Una tassa una-tantum direttamente proporzionale alle emissioni di CO2 per chi acquisita auto nuove nei prossimi due anni e incentivi fino a 6.000 euro per vetture ecologiche.
Finalmente un atto concreto sulla mobilità del futuro da parte del Governo. L’impellente necessità di varare una strategia di impatto per sostenere contemporaneamente il mercato dell’auto e la transizione verso un parco circolante più aggiornato ed ecologico ha avuto la prima risposta nella notte di martedì.
“Abbiamo inserito in legge di bilancio la previsione di un bonus-malus sulle auto che permette di pagare meno tasse e avere meno aggravi in base a quanto fa di emissioni la macchina. Le auto elettriche costeranno di meno e finalmente le portiamo sul mercato, dove finora hanno avuto una quota irrisoria. Ci saranno fino a 6 mila euro di incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica”.
Lo ha annunciato il Vice Premier Luigi Di Maio, dando implicitamente una scadenza entro la quale dovrebbe avvenire il varo del provvedimento, ovvero il 15 dicembre. Quella del resto è la data in cui è prevista la definitiva approvazione della Legge di Bilancio. In attesa che la proposta sia formulata nei dettagli, conta valutarne l’impatto, cioè; la capacità; di fornire una exit strategy ai possessori di vetture euro 4, che nel nostro Paese sono oltre 13 milioni.
L’emendamento inserito nella legge di Bilancio prevede appunto, che chi acquista un veicolo nuovo – anche in leasing o precedentemente targata all’estero – dall’1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 sarà tenuto al pagamento di una imposta parametrata al numero di grammi di biossido di carbonio emessi a partire da 110 gr/km.
Questo lo schema dell’imposta progressiva relativa alle emissioni di CO2
110-120 g/km 150 €
120-130 g/km 300 €
130-140 g/km 400 €
140-150 g/km 500 €
150-160 g/km 1.000 €
160-175 g/km 1.500 €
175-190 g/km 2.000 €
190-250 g/km 2.500 €
>250 g/km 3.000 €
Per chi invece nello stesso periodo compra un’auto elettrica o a basse emissioni, gli incentivi variano da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 6.000. Una scelta intelligente quella di bloccare tutto al 2021, mettendosi così nelle condizioni di riallinearsi con il successivo e previsto (dall’UE) abbassamento delle emissioni di CO2.
Nel dettaglio, sono previste tre fasce di emissioni: da 0 a 20, da 20 a 70, da 70 a 90 g/km. Il contributo varierà rispettivamente da 6 mila euro, a 3 mila fino a 1.500 euro. I milioni stanziati per questi incentivi nella Legge di Bilancio sono 300 e sono validi (solo per le autovetture fino a 3,5 tonnellate e max 8 posti, quindi niente autocarri) fino ad esaurimento della somma. Per cui avremmo un massimo di 200.000 mila acquirenti di prima fascia, 100.0000 di seconda e 50mila di terza.
Per specificare ancora meglio, si tenga conto, che, a differenza del passato, l’accesso agli incentivi non è subordinato ad alcun genere di rottamazione
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