Guenther Steiner sogna una F1 più competitiva. La Haas perde il ricorso


Il disastroso weekend messicano della Haas ha frenato la rimonta del team americano verso il 4° posto tra i costruttori. Dopo il deludente Gran Premio di casa ad Austin, Romain Grosjean e Kevin Magnussen hanno terminato la gara di Città del Messico addirittura in ultima e penultima posizione. L’obiettivo di inizio stagione del team di Gene Haas era sfidare la Renault per lo scettro di quarta forza del Circus. Complice anche il fallimentare inizio di stagione di Roman Grosjean, il quarto posto è diventato definitivamente una chimera dopo le due trasferte americane. La classifica costruttori attuale recita 84 punti per la Haas, 30 punti in meno della Renault.

“Non c’è nulla di buono da portare via dal Messico, eravamo troppo lenti e non riuscivamo a far funzionare le gomme. Pensiamo al Brasile”. Sono state queste le amare parole di Gunther Steiner, team principal del team Haas, dopo la terzultima tappa del mondiale di F1. L’ingegnere bolzanese rappresenta un po’ d’Italia nello sfaccettato universo della F1. Orgoglioso delle sue origini trentine, Steiner sogna una Formula 1 più aperta e spettacolare.

“La ricetta – ha aggiunto Steiner – è provare a dare allo spettatore quello che vuole vedere gare interessanti e competitive, con diverse macchine che possono vincere e non sempre gli stessi team”.

La presenza di una terza vettura per ciascun team rischierebbe di rendere la Formula 1 ancor più scontata: “E’ un problema che non deve riguardare la F1 ma solo la Mercedes che ha tanti piloti e poche macchine. Sono contrario perché sarebbe strano vedere certe squadre che dominano con la terza vettura”.

Il team principal italiano ritiene soddisfacente il primo triennio della scuderia americana in F1: “Siamo stati accolti molto bene. Siamo solidi e il signor Haas sta finanziando molto bene il team – ha tenuto
a precisare Steiner – nel nostro piccolo siamo competitivi, lottando per il 4° posto nei costruttori.”.

Per via dello stretto legame con la scuderia Ferrari, la scuderia Haas è stata definita la «Ferrarina» della F1. Un soprannome molto importante che genera grande aspettativa: “Essere soprannominati la «Ferrarina» non ci ha dato fastidio, ma non è stato nemmeno un complimento. Abbiamo provato un modo diverso di entrare in F1, associandoci ad un team importante come la Ferrari. Senza la Ferrari non saremmo al punto dove siamo adessoha confessato Steiner -. La Ferrari ci ha dato una mano sempre nel rispetto delle regole”.

Gunther Steiner augura la migliore fortuna possibile ad Antonio Giovinazzi nel prossimo campionato di F1. Un pensiero speciale va anche a Stefano Marchionne: “Una persona che ha avuto tanto successo e per l’industria italiana dell’automobile è stato il salvatore”.

Confermata la squalifica di Roman Grosjean

Il Tribunale d’appello della FIA ha rigettato l’appello presentato dal team Haas avverso la squalifica di Roman Grosjean nel Gp d’Italia. Il pilota francese aveva conquistato un ottimo sesto posto ma viziato da una grave irregolarità. La Haas non aveva provveduto, nei termini stabiliti, ad adeguare il T-tray della VF-18 nel pieno rispetto di una direttiva tecnica della FIA emessa prima del Gp di Ungheria.

La FIA aveva dato un ultimatum alla Haas prima dell’appuntamento brianzolo. Il team non ha ottemperato alla richiesta entro i termini normativi. Dopo il Gp di Monza la Renault non si è lasciata sfuggire l’opportunità di richiamare l’attenzione sulla irregolarità della monoposto di Grosjean. A nulla è valsa l’impugnazione del team americano che dovrà accontentarsi della attuale quinta posizione in classifica.

Il proprietario della Haas si è risentito ed ha sottolineato la disparità di trattamento delle recenti decisioni della FIA: “Cosa hanno detto alla Mercedes? I piccoli fori sui cerchi non avevano una funzione aerodinamica e l’effetto aerodinamico era da considerarsi trascurabile. Ebbene è la stessa cosa che successa a noi – ha sottolineato anche Gene Haas – l’adeguamento alla regola dello spitter aveva un effetto trascurabile sulle prestazioni. Quando si tratta della Mercedes, non li toccano, mentre se si tratta di noi, ci picchiano. Così non va bene!”.

“Ovviamente siamo delusi di non aver vinto il nostro appello – ha commentato Gunther Steiner – andiamo semplicemente avanti e guardiamo alle ultime due gare dell’anno per continuare a lottare in pista, guadagnare più punti e concludere la nostra stagione migliore da quando siamo in Formula 1″.

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/Rwl93SX9YGY/steiner-sogna-la-haas-perde-il-ricorso.php

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