Gp di Monaco, ore 15:10: si accendono i motori e si abbassano le palpebre. Il nuovo orario domenicale, con i primi caldi estivi, rischia di assopire anche il tifoso italiano più affiatato. Se per assistere ad un Gp occorrono dosi di caffè per scongiurare il rischio pennichella, qualcosa in pista non sta girando per il verso giusto.
Nell’anno della rivoluzione di Liberty Media si è decisa, fra l’altro, l’abolizione delle grid girls, considerate dal direttore commerciale della F1, Sean Bratches: “Un’usanza che non trova più spazio nello sport moderno”.
Una riflessione sorge spontanea, il GranPrix nelle stradine del Principato di Monaco non è, oggi, una tradizione altrettanto anacronistica?
Per quanto vi sia stato un miglioramento negli ascolti TV F1 rispetto al disastroso del Montmelò, il weekend glamour di Montecarlo ha registrato un calo di audience rispetto al 2017 che ha del clamoroso.
In un solo anno, infatti, si è registrata una evidente perdita di ascolti TV F1 (-75%). Si è passati da uno share di 5.8 milioni spettatori, incollati alla diretta Rai di Mazzoni-Capelli, ad appena 1.5 mln per la telecronaca esclusiva Sky di Vanzini-Gené.
Ha inciso la mancanza della diretta in chiaro di mamma RAI ma in parte anche la soporifera processione andata in scena nel Principato. L’anomalia di una corsa cittadina che, casualmente, non ha visto il tanto agognato ingresso della safety car ed ha espresso un coinvolgimento emotivo da GrandPrix pista Polistil.
La colpa non può ricadere sullo sciagurato leader Ricciardo che, su una Red Bull a mezzo servizio, ha reso la corsa una sfilata di bolidi, piuttosto che un Gran Premio di F1.
Le moderne monoposto sono concepite per sfrecciare su circuiti velocissimi, larghi e con punti di sorpasso macroscopici. Dubitiamo che persino Senna, da mago di Montecarlo, riproporrebbe oggi la sua massima: “Non esiste una curva dove non si possa sorpassare.”
Probabilmente qualche pilota, tra una curva alle Piscine e uno sguardo sugli yacht, avrà ripensato alla celebre dichiarazione di Nico Rosberg: “Sono finalmente libero, i piloti vivono da ricchi criceti”.
Ad eccezione di un Verstappen che si prodigava in una rimonta ragionata dal fondo, i top drivers sono arrivati al traguardo esattamente nelle posizioni di partenza. Una lenta locomotiva, trascinata, in modo insperato, dal macchinista Daniel, sotto la bandiera a scacchi.
A criticare aspramente lo spettacolo si sono presentati ai microfoni tre campioni del mondo.
Hamilton ha dichiarato “Siamo andati a passeggio già dal giro 6, forse. Letteralmente a passeggio. Non è stato un vero correre, eravamo rallentati e pensavamo solo ad arrivare alla fine. Non so se sia stato avvincente da guardare, per voi. Se lo è stato, nessun problema. Sono stati i 78 giri più lunghi di sempre.”
Va detto che il britannico, giunto sul terzo gradino del podio, si è preoccupato di gestire le sue gomme e limitare i danni su un circuito non congeniale alla sua W09. Il fatto che Hamilton non avesse lamentato alcuna noia nel precedente appuntamento spagnolo, nonostante i distacchi siderali rifilati al resto del gruppo, risulta abbastanza curioso.
Alonso dal canto suo, dopo il ritiro, si è consolato con i pop-corn davanti alla tv: “Sì, vedrò la 500 Miglia di Indianapolis, perlomeno mi divertirò, perché di certo le persone che hanno assistito alla gara odierna l’hanno trovata un po’ soporifera. Estremamente noiosa, probabilmente la gara più noiosa della storia, senza una safety car o bandiere gialle. Penso che lo sport debba pensare un po’ allo spettacolo, tutto ciò è deludente, mi sono limitato a seguire la macchina che avevo davanti. Monaco, con queste macchine così larghe diventa la gara più noiosa. Forse dovremmo offrire qualcosa ai tifosi per compensare il prezzo del biglietto che hanno pagato”.
Alonso ha rincarato la dose sui social, twittatando, in riferimento alla corsa delle 500 Miglia di Indianapolis, dove ha partecipato lo scorso anno saltando proprio il Gp di Monaco: “Pronto a guardare e divertirmi con la GARA del giorno”.
Persino Ice-man, solitamente molto pacato, ha lasciato trapelare un certo nervosismo: “Non è successo praticamente nulla durante la gara, è stata noiosa e ci siamo limitati a inseguire chi stava davanti – ha spiegato Raikkonen – Chi stava davanti dettava il ritmo e non c’era possibilità di superarlo. Non abbiamo neanche potuto attaccare Hamilton. Noi cerchiamo di fare sempre bene in ogni gara e l’obiettivo è quello di imparare qualcosa di nuovo: oggi però non potevo fare molto meglio”.
Dopo un inizio di stagione imprevedibile, molti spettatori hanno lamentato una evidente involuzione, compreso gli innamorati come noi della F1. Provate dunque ad immaginare le sensazioni di noia di uno spettatore medio davanti alla tv o la frustrazione dei paganti del salatissimo biglietto monegasco!
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/x73OUby3lXk/gp-di-monaco-ascolti-tv-f1-in-calo-e-una-tradizione-anacronistica.php
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