Al Red Bull Ring vittoria di Max Verstappen davanti alle due Ferrari, con Kimi Raikkonen che ha preceduto Sebastian Vettel. Disastro Mercedes, con entrambe le monoposto ritirate per problemi di affidabilità. E ora le classifiche iridate vedono Vettel e Ferrari al comando!
Dopo le qualifiche del sabato, in Austria ci si aspettava un ennesimo dominio Mercedes. E invece dalle retrovie è spuntata la Red Bull di Max Verstappen, che, in una gara caratterizzata da problemi di blistering, e di affidabilità delle monoposto, è riuscito a portare a casa il terzo podio consecutivo, e la prima vittoria nel 2018.
Il giovane olandese, supportato da una nutrita schiera di tifosi stile “torcida” brasiliana, ha preceduto le due Ferrari, con Kimi Raikkonen che per una volta ha preceduto Sebastian Vettel.
Debacle completa in casa Mercedes: ritiro di Valtteri Bottas al 14° giro, che involontariamente ha arrecato danno, e non poco, al suo team. Grave errore di strategia, che ha compromesso la gara di Lewis Hamilton, e successivo ritiro dell’inglese a sette giri dal termine del Gran Premio.
Erano 44 GP di fila che la Mercedes andava a punti, ed era dal 1955 che entrambe le monoposto non arrivavano al traguardo per problemi di affidabilità.
Con questo doppio ritiro la casa di Stoccarda ha perso il primato in entrambe le classifiche iridate. Un week end da dimenticare e da analizzare attentamente in vista del prossimo appuntamento mondiale previsto già per domenica prossima
Ottime prestazioni delle due Haas, quarta e quinta, e di Fernando Alonso, che partito dai box, ha chiuso in ottava posizione.
Diamo i voti ai protagonisti (nel bene e nel male) del Red Bull Ring.
MAX VERSTAPPEN – 9,5: quarta vittoria della sua carriera per il giovane olandese, che sembra essere tornato il baby prodigio che piace agli amanti della Formula 1. In qualifica non è riuscito ad esprimere il meglio di sé e soprattutto della sua monoposto. In gara, dopo una partenza fulminante, e grazie ai pasticci Mercedes, è riuscito a conquistare il primo posto, e a conservarlo fino alla bandiera a scacchi, nonostante le sue gomme non fossero in piena salute. Con un inizio di mondiale meno irruento, probabilmente avrebbe potuto giocarsi il mondiale. Ma la stagione e ancora lunga, e conoscendo Max non mollerà
KIMI RAIKKONEN – 8,5: la sua probabile dipartita dalla Ferrari a fine stagione sembra avergli dato lo smalto e la grinta mancata in altre occasioni. Peccato per la prima parte di gara un po’ sotto tono e per il sorpasso subito da Ricciardo, senza i quali probabilmente avrebbe potuto lottare per la vittoria. Terzo in classifica, con un po’ più di continuità, e approfittando di errori altrui, potrebbe inserirsi nella lotta per il titolo: oltre che dare un importante contributo nella classifica costruttori.
VALTTERI BOTTAS – 8,5: pole position strappata al suo compagno di team. Partenza non delle migliori rimediata con un grande doppio sorpasso all’esterno a danno di Verstappen e Raikkonen. Il suo ritiro al 14° giro ha dato il via al calvario Mercedes
FERNANDO ALONSO – 8: ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto, e che nonostante la vettura imbarazzante che ha tra le mani, è uno dei migliori (se non il migliore) piloti del Circus. Partito dai box per la sostituzione dell’ala e del nuovo MGU-K, è riuscito a rimontare fino all’ottava posizione, portando in dote alla McLaren punti, che oggi come oggi sono come manna dal cielo. Peccato che la F1 dall’anno prossimo si priverà del suo talento!
ROMAIN GROSJEAN/KEVIN MAGNUSSEN/HAAS – 8: quarto e quinto posto per le due monoposto del team americano, che dopo una serie di gare anonime, sono riuscite a tornare protagoniste. Primi punti iridati per Grosjean che sembrava essersi perso irrimediabilmente. Ora occorre continuità per risalire le classifiche.
SAUBER/ALFA ROMEO – 7: altro mezzo miracolo per il team svizzero, motorizzato italiano. Entrambe le monoposto a punti: con un Leclerc che ormai è una garanzia, e Ericsson che è riuscito finalmente a dare il suo contributo alla causa. La Toro Rosso è a soli tre punti. Il sogno continua……
SEBASTIAN VETTEL – 6,5: altro errore veniale in qualifica, che gli ha fatto perdere tre posizioni in griglia. In gara è riuscito a rimontare anche grazie alle disgrazie altrui. Ha riconquistato il primo posto in classifica nonostante un week end non proprio brillante. Segno che può essere l’anno buono….
DANIEL RICCIARDO – 6: speriamo (e crediamo) che lontano dalle piste abbia festeggiato meglio il suo 29° compleanno. Perché al Red Bull Ring, l’unica che gli ha fatto “la festa” è stata la sua monoposto. Prima con un blistering alla posteriore sinistra che lo ha costretto a tirare i remi in barca per buona parte della gara: poi con il ritiro per la rottura della PU Renault. E le speranze mondiali sempre più compromesse…
LEWIS HAMILTON – 5: come spesso è accaduto anche in passato, quando la Mercedes va in crisi Hamilton non riesce ad esprimersi al meglio. E’ vero che in Austria al campione del mondo è successo di tutto e di più. Ma anche lui è apparso in difficoltà. E ha passato buona parte della gara a lamentarsi via radio. Sarebbe bello vederlo al volante di una McLaren…
MERCEDES – 3: a parte la prima fila in qualifica, uno dei week end più neri per la casa di Stoccarda. Ritiro di Bottas al 14° giro, con conseguente grave errore di strategia che ha fatto scivolare Hamilton in quarta posizione. Problemi di blistering per l’inglese, e successivo parcheggio della monoposto per un problema di pressione alla pompa del carburante. Persi entrambi i primati nelle rispettive classifiche. Il 2018 per la Mercedes non è, e non sarà, una passeggiata di salute….
WILLIAMS/MCLAREN – 2: chissà se e quando i due team che fanno parte della storia della F1, torneranno nell’olimpo del Circus. La realtà attuale è fatta di ultime posizioni e distacchi abissali. E non si intravedono, almeno nel breve periodo, possibilità di riscatto.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/MTOlNKiRoRo/gp-austria-f1-2018-le-pagelle-della-gara-del-doppio-ko-mercedes.php
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