Un inglese che parte a centro gruppo e che rimonta, fino a vincere un gran premio che sembrava compromesso; no, non stiamo parlando di Lewis Hamilton e dell’ultimo gp in Germania ma di Nigel Mansell che, in una calda giornata di metà agosto alla fine degli anni 80, ha scaldato il cuore dei tifosi ferraristi con un recupero spaventoso. Per di più, su una pista dove i sorpassi sono difficilissimi da effettuare; e che sorpassi, soprattutto uno, ai danni di un certo Ayrton Senna. Una delle corse più belle di quel fantastico decennio che procedeva sulla via del tramonto: cosa resterà degli anni 80? Sicuramente il gran premio d’Ungheria 1989 e la lucida follia del Leone d’Inghilterra.
Fin dalle qualifiche si capisce che non sarà un week end come gli altri, visto che è Riccardo Patrese con la Williams a centrare la pole position e non una delle solite McLaren, che non conquistano la partenza al palo per la prima e unica volta in quella stagione. In seconda posizione c’è Senna seguito da un sorprendente Alex Caffi che riesce a far funzionare alla perfezione la sua Dallara. La situazione per le Ferrari è al limite del disastroso: Gerhard Berger è solo sesto a un secondo e mezzo dalla pole, mentre Mansell è addirittura dodicesimo, alle prese con dei problemi di assetto sulla sua 640. In ottica gara, nessuno dei due piloti esprime grosse speranze.
Ma, si sa, la domenica può cambiare tutto: al via, Patrese mantiene la prima posizione davanti a Senna e Caffi che, però, viene superato in poco tempo dai piloti che lo seguono, penalizzato dal deficit di prestazione della Dallara. Dietro, intanto, Mansell supera già quattro piloti alla prima curva e comincia a macinare un ritmo impressionante per costanza e velocità; è il più veloce in pista, nettamente, e lo dimostra a suon di sorpassi ai danni di Boutsen e Caffi. Nigel è quinto ma non si accontenta, anzi: supera il compagno di squadra ai box e sorpassa la McLaren di Alain Prost, per portarsi, così, in una già fantastica terza piazza, nel corso del 41esimo giro.
Tutto ad un tratto, sulla Williams di Patrese, leader incontrastato, scoppia un radiatore ed è costretto a rallentare fino a terminare la sua corsa al giro 54. Ora sono solo due a giocarsi la vittoria, Senna e Mansell, con l’inglese che continua a guadagnare giro dopo giro sul brasiliano, finché, alla 57esima tornata, il pilota della McLaren si trova davanti la Onyx di Stefan Johansson da doppiare: il campione del mondo in carica ha una leggera esitazione, ma quanto basta a Mansell per scartare velocemente sulla destra e passare entrambi, tra il tripudio delle tribune vestite di rosso. Un sorpasso leggendario che lancia il Leone inglese verso un’insperata vittoria dalla 12esima posizione in griglia. La nascita di un rapporto d’amore tra Mansell e i tifosi italiani che, forse, è durato troppo poco ma che si è sublimato in quella calda domenica d’agosto.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/i6m7vhYgysU/flashback-gp-ungheria-f1-1989-la-strepitosa-rimonta-del-leone-mansell.php
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