ROMA – Meno chiacchiere e più fatti. Se la F1 non è più di richiamo, buona parte della responsabilità è dei media, accusati di riportare notizie poco accurate o semplicemente inutili. Kimi Raikkonen va dritto al punto in un’intervista esclusiva rilasciata al magazine Autosport. «Spesso ci chiediamo perché alla gente non piaccia più la F1 o perché non la ritengano più interessante. Ad essere onesto, io credo che si dicano troppe stupidaggini, c’è troppa attenzione al gossip e ad altre cose. Se non fosse così, credo che la F1 sarebbe molto meglio. Credo che in realtà tutte queste cose insensate facciano addirittura male a questo sport».
NOSTALGIA DI CASA Poi il pilota della Ferrari, che a 39 anni compiuti ha appena firmato un contratto di 2 stagioni con la Sauber a partire dal 2019, ha parlato di un altro aspetto a lui poco gradito della F1, i lunghi e continui viaggi: «Quando hai dei figli piccoli e li tieni sulle gambe è difficile salutarli e dir loro “OK, papà torna a casa tra due settimane”. A volte, inoltre, sei così stanco che ti fermi a pensare “Ma che ci faccio qui? Adesso potrei stare a casa mia”. Ma credo che questa sia una cosa normale».
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