TORINO – «Siamo stati uno o due passi indietro (rispetto alle Ferrari, ndr) ma abbiamo chiuso davanti. È una sensazione speciale di orgoglio e credo che questo sia uno sprone per tutti. Ci sono ancora sette gare e credetemi, non stiamo affatto dormendo sugli allori. Sappiamo di dover lavorare ancora più sodo di loro per ricucire il gap o per assicurarci di trovare risultati come questo più spesso». A Die Welt, Lewis Hamilton confessa che, nonostante il trionfo di Monza, sente forte la pressione di Vettel per la lotta al titolo, nonostante i suoi trenta punti di vantaggio nella classifica globale: «La pressione è così forte che l’unica cosa che posso fare è portare a casa il risultato ogni fine settimana: posso solo dire che sto estraendo molto di più dalla macchina, ma di sicuro in queste ultime tre gare, non abbiamo davvero avuto la vettura più forte. La tensione è palpabile e nessuno può evitarla. Per chi guarda da fuori è molto difficile da capire. La pressione è la più alta che io ricordi ed è quella che ti imponi per il successo, per le paure e per le persone che dipendono da te, che sono tante…».
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