TORINO – Il nono posto nel Gp di Germania, per Marcus Ericsson vale due punti importanti. Alla sua quarta stagione con la Sauber, nelle ultime due non ne aveva totalizzato neanche uno, visto che le due monoposto che ha pilotato, la C35 e la C36 non erano abbastanza competitive. Quest’anno, però, la macchina della squadra svizzera, la C37, sembra andare più forte. Il giovane Charles Leclerc è a quota 13, mentre lo svedese è salito a 5.
UN FUTURO NELLA SAUBER «Volevo fare punti, sapevo di poterli fare», ha detto Ericsson, che a Hockenheim è partito dalla 13esima posizione, davanti a Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo. «Partendo con le gomme soft, la mia strategia era molto chiara: fare un primo stint lungo (la porzione di gara tra i due pit stop, ndr), più o meno come ho fatto in Austria (dove Ericsson è arrivato decimo, ndr), per poter essere un po’ sfalsato rispetto agli altri. Ho voluto stare un pista il più lungo possibile con le soft per poi essere incisivo nel finale con le gomme nuove». E così è andata. Con Leclerc probabilmente destinato alla Ferrari nel 2019, Ericsson, 27 anni, dopo aver visto un netto miglioramento del team, soprattutto grazie alla collaborazione con Alfa Romeo, ora sembrerebbe voler prolungare la sua permanenza alla Sauber.
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