TORINO – La vittoria a Silverston a riacceso i riflettori dei quotidiani britannici su Sebastian Vettel. In un’intervista al Guardian, il pilota della Ferrari ha colto l’occasione per raccontare perché lui è diverso da Lewis Hamilton, sia dentro che fuori la pista. Rispetto al suo rivale, spesso sulle copertine di riviste patinate, uomo immagine di marchi di moda e amante degli eventi mondani, il tedesco conduce una vita schiva e appartata. Un gestione della propria privacy che gli è stata anche contestata in passato, ma che rivendica essere il suo stile.
ELOGIO DELLA NORMALITA’ Al Guardian ha spiegato: «Io sono uno sportivo, non una celebrità . Per cui quando vado in giro e qualcuno mi riconosce, penso che sia interessato allo sport e non a come porto i capelli o a quali scarpe indosso, o a cavolate del genere». E ancora, «per me la cosa più normale è essere normale». Per Vettel poi «la gente si sorprenderebbe. Molti pensano che i piloti sotto il casco sia sono tutti “Arggh”. Invece bisogna essere calmi perché la guida richiede la massima concentrazione. Ma ovviamente spesso sono emozionato, a volte e sento l’adrenalina».
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