Il week-end francese è ormai alle porte e dopo tanto tempo la Formula 1 torna nella terra transalpina per il Gran Premio di Francia.
Tutti attendono con ansia questa gara, ma sarà compito dei team e dei piloti rendere i 53 giri sul tracciato di Le Castellet tra i più avvincenti di tutto il mondiale con sorpassi e staccate al limite.
Proprio parlando di staccate ci rendiamo conto che anche per la Brembo sarà ritorno in terra francese dove nel 1990 aveva vinto grazie alla Ferrari, ma sono passati quasi 30 anni e quindi la casa costruttrice di freni è pronta per una nuova sfida.
Il circuito Gilles Villeneuve era pieno di insidie per la Brembo, ma anche Paul Ricard presenta delle frenate impegnative che metteranno a dura prova i freni costruiti dalla casa italiana.
I tecnici della Brembo, che hanno classificato i 21 tracciati del mondiale, ritengono quello francese come di medio impegno per i freni dato che delle 15 curve, ben 10 richiedono l’utilizzo dei freni.
Di queste 10 frenate, 3 sono considerate ad elevato impegno, 3 di medio impegno e 4 considerate leggere per i freni.
Dando uno sguardo più attento ai dati si vede che il 18% del tempo sul giro è speso con il pedale del freno in azione, ma considerando i 53 giri che si disputeranno domenica si vede che dallo spegnimento dei semafori fino alla bandiera a scacchi i piloti utilizzeranno il pedale del freno per ben 530 volte.
Il carico che il pedale dovrà sopportare per l’intera gara è pari a 51 tonnellate, con una decelerazione media vicino ai 3,5g.
Appena passato il traguardo i piloti si trovano davanti subito una frenata difficile. Le vetture giungono con 317 km/h di velocità e in 106 metri, frenando per 1,81 secondi arrivano a 184 km/h necessari ad affrontare la prima curva. La decelerazione media è già superiore ai 4,2g e il pedale del freno deve sopportare un peso di 112 kg.
Usciti dalla prima curva e affrontata la seconda in accelerazione, i piloti hanno un’altro allungo dove raggiungono i 307 km/h. Lo spazio di frenata di curva 3 è molto più ridotto, sono poco più di 80 metri e il tempo di frenata è di poco superiore al secondo e mezzo, ma i piloti devono perdere circa 215 km/h per affrontare bene la terza curva e le successive in successione. La decelerazione scende di poco sotto i 4 g mentre il peso applicato al pedale del freno supera di poco i 100 kg.
Un lungo rettilineo significa una frenata importante, infatti è la più dura di tutto il tracciato.
Da i 332 km/h i piloti passano a 159 km/h necessari per affrontare curva 8 e la successiva curva 9, ma la frenata dura circa 2 secondi in poco più di 100 metri, con una decelerazione che arriva a 4,5g e un carico sul pedale del freno di ben 125 kg.
Questo tracciato presenta ampie vie di fuga e quindi i piloti avranno un leggero margine di errore, ma dovranno comunque trovare la giusta sensibilità con il pedale del freno per evitare bloccaggi.
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Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/9uKTnB3_eTY/f1-2018-gp-francia-sono-3-le-frenate-impegnative-secondo-brembo.php
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