Dopo le tre settimane di pausa, è tempo per la Formula 1 di tornare in pista sullo spettacolare tracciato di Spa-Francorchamps.
La pista belga è la più amata dai piloti e dai tifosi che ogni anno invadono le tribune e lo scenario che circonda questo lunghissimo tracciato è tra i più belli di tutto il campionato. Le curve e i rettilinei del tracciato belga mettono sempre a dura prova i piloti che devono anche tenere sotto controllo il meteo perché da queste parti può cambiare in pochi minuti.
Per la Brembo si tratta di un tracciato poco impegnativo per i freni, dato che i lunghi rettilinei aiutano la gestione delle temperature e delle 19 curve, soltanto 8 richiedono l’utilizzo dell’impianto frenante prodotto dalla Brembo, ma ben 4 sono considerate ad elevato impegno per i freni, 2 di medio impegno e 2 considerate invece “leggere”.
Questo tracciato, nonostante la sua lunghezza, richiede l’utilizzo dei freni per il 13% del giro e per questo non è considerato impegnativo per i freni. Dal semaforo verde alla bandiera a scacchi, i piloti useranno il pedale del freno per ben 352 volte subendo una decelerazione media di 4g con un carico totale sul pedale del freno di 41 tonnellate. Sebbene la pista di Spa sia considerata poco impegnativa per i freni, anche il meteo potrebbe creare qualche problema all’impianto frenante.
Come abbiamo detto prima i lunghi rettilinei consentono un’ottima gestione delle temperature, ma se la temperatura ambiente è troppo bassa, i piloti rischiano di avere freni troppo freddi e questo creerà sicuramente grossi problemi in fase di frenata.
Come detto prima sono ben 4 le frenate considerate molto impegnative per i freni, ma vediamole più nel dettaglio.
Neanche il tempo di iniziare il giro che i freni sono subito sotto stress. I piloti percorrono il rettilineo del traguardo raggiungendo velocità superiori a 280 km/h e in soli 121 metri, frenando per 2,53 secondi, devono raggiungere gli 80 km/h necessari a percorrere lo strettissimo tornante “La Source”. La decelerazione va subito oltre la media con 4,5g e il carico sul pedale del freno arriva a 138 kg.
Si trova subito dopo il lunghissimo rettilineo del “Kemmel” ed è la frenata più impegnativa di tutto il tracciato con una velocità iniziale di 311 km/h e una velocità finale di 168 km/h. Lo spazio di frenata è molto ridotto, 68 metri, mentre il tempo di frenata è di 1,60 secondi . È qui che la decelerazione raggiunge il valore massimo con i suoi 4,6g, mentre il carico sul pedale del freno è molto simile a quello della prima curva.
Affrontata curva 7, i piloti si trovano in discesa in una delle curve più difficili di tutto il tracciato. In questa curva è molto complicato trovare l’esatto punto di frenata e per questo vedremo molte uscite di pista durante il week-end.
I piloti arrivano con una velocità iniziale di 280 km/h e perdono ben 161 km/h in soli 97 metri, frenando per 2,49 secondi. La decelerazione continua ad avere valori sopra la media, con 4,5g, mentre il carico sul pedale del freno supera ancora i 130 kg.
Per trovare l’ultima frenata impegnativa dobbiamo raggiungere la parte finale del tracciato, dove i piloti raggiungono ancora una volta velocità superiori ai 300 km/h e in 130 metri, frenando per 2,45 secondi raggiungono gli 80 km/h necessari per affrontare la stretta chicane. La decelerazione raggiunge i 4,6g con il carico sul pedale del freno che arriva a ben 142 kg.
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Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/2YpaJLXUi6Q/f1-2018-gp-belgio-sono-4-le-frenate-impegnative-secondo-brembo.php
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