Adrian Newey conosce meglio di chiunque altro Sebastian Vettel. Il genio della Red Bull Racing, insieme al pilota tedesco, ha dominato intere stagioni vincendo ben quattro titoli mondiali tra il 2010 e il 2013.
In un’intervista rilasciata al tabloid tedesco Bild am Sonntag, Newey ha ammesso:“ Sebastian è un mio amico. Lavora incredibilmente duro, a volte troppo duro. Quasi nessuno è più autocritico di lui”.
“Se ha una debolezza – ha proseguito l’ingegnere della RBR – è che a volte fa errori stupidi nella foga del momento. Quando guida il gruppo è quasi imbattibile, ma nei duelli diretti, a volte difetta”.
Il vantaggio di Hamilton di ben 40 punti a sei gare dalla conclusione della stagione, rappresentano non solo un vantaggio in termini aritmetici ma anche dal punto di vista psicologico: “Nello sport, ma anche nella vita, ci sono persone che affrontano diversamente la pressione. Per un pilota questo può essere particolarmente difficile. In macchina, non è solo responsabile per se stesso, ma ha l’intero team sulle spalle”, ha dichiarato Newey.
“Ad alcuni piloti non importa, come i finlandesi Kimi Raikkonen e Mika Hakkinen – ha proseguito Newey – ma poi ci sono anche piloti che, proprio alla fine di una stagione, quando sono in lizza per il campionato, sentono la pressione che grava su di loro. Più un pilota lavora duramente più sente la pressione, Sebastian è uno di loro”.
Alla domanda se la gestione della pressione fosse ormai divenuta la forza di Hamilton, Newey ha risposto: “Quando era più giovane, anche lui ha fatto degli errori. Ora ha apparentemente trovato un modo per gestire al meglio la pressione”.
L’ingegnere britannico ha voluto sottolineare che “Ora per poter conquistare il titolo mondiale, Sebastian ha bisogno almeno di un ritiro di Lewis, altrimenti sarà dannatamente difficile”.
Tuttavia, Newey non ha nascosto la sua ammirazione per il quattro volte campione del mondo tedesco: “Per quanto riguarda l’interesse per il design dell’auto e l’aerodinamica, solo Sebastian può eguagliare Senna”. Sebastian Vettel, secondo Newey, ha un lato in comune con la leggenda della F1 Ayrton Senna, ossia “la curiosità di capire ogni cosa sulle loro auto”.
Riguardo alla prossima stagione di F1, le monoposto presenteranno alcune novità per favorire i sorpassi. Per aumentare l’effetto del DRS saranno introdotte delle ali anteriori meno elaborate e quelle posteriori saranno più larghe rispetto a quelle delle attuali macchine. Al riguardo Adrian Newey ritiene che l’idea non sia delle più brillanti per accrescere lo spettacolo: “Abbiamo alcune modifiche alle regole aerodinamiche che, a mio avviso, sono state introdotte precipitosamente – ha spiegato l’ingegnere – temo che renderanno i sorpassi ancora meno probabili e che i tempi sul giro in qualifica saranno ancora più lontani”.
Newey ripone però grandi speranze nella partnership tra Red Bull Racing – Honda del prossimo biennio e non ha nessuna intenzione di mollare il suo lavoro: “Se me lo aveste chiesto dieci anni fa, avrei detto: ‘Altri cinque anni’. Cinque anni fa avrei detto la stessa cosa, ma non sono ancora pronto per smettere”.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/eLjrZsNItaY/newey-vettel-bisogno-ritiro-di-hamilton.php
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