MotoGp, spettacolo ad Assen: Marquez vince e allunga, Dovizioso quarto e Rossi 5°

ASSEN – E’ stata la gara più spettacolare della storia moderna del motociclismo? Forse. Sei campioni, 4 moto diverse (2 Ducati e altrettante Yamaha, una Honda, una Suzuki), un intreccio di sorpassi e colori a 300 all’ora dal via al traguardo, 26 giri da far scoppiare il cuore. Ha vinto il migliore, Marquez. Però oggi vanno premiati e ringraziati tutti i piloti, per talento e coraggio: Rins e Vinales, che salgono sul podio col campione in carica, Dovizioso e Rossi dietro di loro. Lorenzo scivola 7°, ma merita anche lui un applauso. Marc chiude saltellando indemoniato di felicità sulla sella, sventola giustamente orgoglioso la bandiera spagnola. E aumenta di brutto il suo vantaggio in classifica sul Doc, che con il 5° posto nel “suo” gp ora insegue a -41: il catalano mette un’ipoteca sul titolo, però il pesarese non si arrende. Con gare come questa olandese, tutto può ancora accadere.

Marquez: “Che battaglia” – “Lo sapevo che sarebbe stata dura, oggi erano tutti veloci”, sorride Marc all’arrivo. “E’ stata una battaglia, ci siamo toccati in continuazione. Ho cercato di risparmiare le gomme e nel finale ho dato tutto, cercando di gestire un piccolo vantaggio”. Per Rins un 2° posto da incorniciare. “Incredibile, sono senza parole”, confessa lo spagnolo. “Stamani stavo male, ma i dottori mi hanno rimesso in piedi. Gara difficile, fantastica”. E Viñales: “Speravo di vincere, ma non sono riuscito a frenare come volevop. Però che felicità, questo podio”.

Lorenzo sorprende tutti – Al via Lorenzo ha sorpreso tutti con un impressionante scatto che dalla quarta fila lo ha prima proiettato alle spalle di Marquez, e poi addirittura davanti. Dopo un giro era già un arcobaleno di sorpassi con i quattro campioni impegnati in una serie di testa a testa da impazzire: il maiorchino con Marc, il Doc e Dovizioso. Per un po’ andava in testa il campione del mondo, poi Jorge, quindi era DesmoDovi a farsi sotto passando il catalano sul dritto ma quello che rispondeva in ingresso curva. Un gioco di colori a 300 all’ora, roba da perdere la testa, e però Lorenzo alla quarta tornata si metteva a comandare, poi – come se non ci fossero già abbastanza emozioni – ad un certo punto sbagliava marcia e Rossi addirittura lo tamponava. I duelli continuavano senza sosta, solo che dall’8° giro si faceva avanti un altro protagonista: Alex Rins. Lo spagnolo della Suzuki dopo altre 4 tornate tirava una spallata all’interno di Marc che rischiava di cadere, insolitamente nei panni della vittima di un sorpasso “aggressivo”. Anche Viñales faceva capolino, che spettacolo. A metà gara Valentino segnava il miglior tempo, ma nel frattempo era scivolato in quinta posizione. Tutti contro tutti.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml

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