ROMA – L’ultimo atto. In Lombardia, terra in cui è nato il movimento del criterium italiano, saranno incoronati il primo campione e la prima campionessa di Italian Fixed Cup (sabato, dalle 21.30, in diretta su Repubblica Tv Sport la finale maschile). L’ultima tappa coincide con la quarta Coppa Agostoni Cinelli, ormai una classica del crit nostrano, che si disputerà in notturna come da consuetudine. Un’ambientazione suggestiva per la conclusione di una corsa che già alla prima edizione ha coinvolto tanti fuoriclasse di questa specialità in cui le biciclette non hanno freni. Tra loro ci sono i due leader delle classifiche generali: il campione italiano Martino Poccianti e la campionessa del mondo Giorgia Fraiegari.
La graduatoria maschile racconta di una Fixed Cup sin qui molto equilibrata e combattuta. Dopo tre tappe Poccianti comanda con 58 punti, solo quattro in più di Adrien Merkt. Lo svizzero, vincitore della prima gara, a Montecatini, ha offerto due prestazioni non all’altezza a Milano e Firenze cedendo il passo all’italiano che, pur non avendo mai conquistato un successo, è stato più costante. Tuttavia il distacco inferiore ai cinque punti consente a Merkt di avere il destino della corsa nelle proprie mani: vincendo a Lissone sarebbe campione a prescindere dal piazzamento del rivale. Più staccati dalla coppia di testa ci sono Giovanni Longo, con una gara in meno rispetto agli altri, e Marco Poccianti, fratello di Martino, entrambi a 46 e con ben poche chance di conquistare la maglia rossa. Marco Poccianti, però, è ampiamente in vantaggio su Merkt nella classifica a punti data dai traguardi volanti (34 contro 21) e, a meno di colpi di scena, si avvia a mantenere la maglia bianca.
Senza storia, finora, la corsa femminile. Fraiegari domina la classifica generale con 85 punti, frutto di due vittorie e un secondo posto, e ben 24 di vantaggio su Letizia Galvani, ferma a 61. Per mettere le mani sul titolo, Galvani può sperare solo in un ritiro della sua avversaria che, per altro, ha già vinto la classifica dei traguardi volanti. Fraiegari, 23 anni compiuti a luglio, sta vivendo la migliore stagione della propria carriera collezionando soddisfazioni in qualsiasi specialità del ciclismo. Oltre alle vittorie di Montecatini e Firenze e al successo nel quarto Campionato mondiale Fixed non ufficiale, a Berlino, l’atleta laziale ha conquistato podi in competizioni sia su strada sia su pista, stupendo tutti per la facilità di adattamento ai diversi mezzi e percorsi. Con la conquista della prima Fixed Cup, ampiamente a portata, chiuderebbe al meglio un’annata già eccezionale.
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