Giro, a Mohoric la 10^ tappa. Yates resta rosa

Matej Mohoric ha conquistato la decima tappa del Giro d’Italia 2018, da Penne a Gualdo Tadino di 239 km. Lo sloveno della Bahrain Merida (quarto del suo Paese dopo Roglic, Mezgec e Polanc) ha preceduto il tedesco Nico Denz. A 34” il gruppo della maglia rosa, Sam Yates, con lo sprint per il terzo posto vinto da Sam Bennett. Il britannico della Mitchelton – Scott Simon Yates mantiene la maglia rosa, che porterà mercoledì nell’undicesima tappa da Assisi a Osimo per il sesto giorno consecutivo. Yates è il quarto atleta di Sua Maestà a vestire il simbolo del primato dopo Mark Cavendish (nel 2009, 2011 e 2013), Bradley Wiggins (nel 2010) e David Millar (nel 2011). Esce di classifica Esteban Chaves, andato in crisi sulla prima salita di giornata a causa di un problema respiratorio: il colombiano della Mitchelton – Scott era partito con appena 32’’ di svantaggio dalla maglia rosa e occupava il secondo posto della graduatoria. 

La cronaca della tappa

La fuga di giornata prende il via già dopo km e vede come protagonisti ben 17 corridori: Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Davide Ballerini (Androni Sidermec), Luis Leon Sanchez (Astana), Matej Mohoric (Bahrain Merida), Ben Hermans e Krists Neilands (Israel Cyclcing Academy), Ben King (Dimension Data), Thomas Scully (EF Drapac), Tony Martin e Mads Wurtz Schmidt (Katusha Alpecin), Koen Bouwman (LottoNL Jumbo), Jarlinson Pantano e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Ruben Fernandez (Movistar), Valerio Conti (UAE Emirates), Jacopo Mosca (Wilier Selle Italia) e Giulio Ciccone (Bardiani CSF). Che non sia una giornata come le altre lo si capisce fin dal principio, con il gruppo che trascinato dal Team Sky fa subito un’andatura pazzesca per non far scappare i fuggitivi. Quest’andatura provoca uno spaccamento all’interno del gruppo, con i velocisti che mollano subito la presa (tra questi, Elia Viviani) e le chiare difficoltà sulla prima ascesa di giornata (1254 metri di Fonte della Creta) di Esteban Chaves, che si stacca dai migliori e comincia il suo calvario. Il colombiano della Mitchelton – Scott (si scoprirà poi dei suoi problemi di gola e respirazione) resta attardato di oltre 3’ ai 70 km di gara, riuscendo prima a recuperare qualcosa grazie al lavoro della Quick Step, per poi precipitare nel baratro nonostante l’aiuto di due gregari fatti fermare dall’ammiraglia per trainarlo. Il gruppo principale, accortosi delle difficoltà dell’ex maglia blu, comincia un lavoro di forcing pauroso per tagliarlo fuori dalla classifica. Il risultato è la fine della fuga poco prima del traguardo volante di Sarnano, dove Simon Yates sprinta davanti a Pinot per guadagnare altri 3 preziosi secondi di abbuono.

L’azione decisiva di Mohoric, la crisi di Chaves

Ai -80 km è Frapporti a tentare l’azione solitaria: il corridore dell’Androni viene poi raggiunto da Mohoric e  Villella sull’ultimo GPM di Annifo, formando un terzetto a una trentina di km dal traguardo, mentre Chaves precipita a oltre 9’ di distacco. Frapporti è il primo a mollare, mentre Mohoric sfrutta le sue doti di grande discesista per lanciarsi verso il traguardo in solitario. Lo sloveno viene raggiunto da Villella e Denz (+30” sul gruppo maglia rosa ai -17 km), mentre tra i big Dumoulin soffre di una foratura e Carapaz di un guaio meccanico, fortunatamente per loro senza conseguenze. De Marchi-Henao provano invano l’inseguimento, con un Mohoric scatenato che si porta dietro il tedesco Denz: lo sloveno della Bahrain, in fuga da 244 km, vince lo sprint a due, conquistando la sua prima vittoria al Giro, la seconda di questo 2018 dopo il GP di Larciano. La maglia rosa arriva a 34” insieme al gruppo: Yates guadagna altri 3″ su Dumoulin grazie all’abbuono del traguardo volante, vedendo uscire di classifica il suo compagno Chaves, arrivato al traguardo con 25’26” di ritardo. Per lui, il Giro, è praticamente finito. 


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml

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