È tornato il ciclismo di…una volta. Quello delle imprese eroiche, vedi Froome a Bardonecchia, con più di 80 chilometri di fuga su e giù per le montagne, e quello delle grandi crisi, scomparse da tempo. La “cotta”, con corridori che faticano anche all’idea di pedalare, che sembrano pietrificati nel loro sforzo, dalle facce smunte e dalle gambe vuote. Simon Yates in due giorni è passato dalla maglia rosa a più di un’ora e un quarto da Froome, Pinot è crollato alla penultima tappa, lasciando il podio a Lopez, e lasciando soprattutto quarantacinque minuti sul terreno, accompagnato e spinto dai compagni di squadra, di fianco ai velocisti del cosiddetto “gruppetto”, perfetti nel controllare i distacchi per non finire fuori tempo massimo e non mandare il fisico fuori giri. Pinot vomita al traguardo, stravolto, distrutto nel fisico e nel morale. La crisi è di nuovo protagonista, batte il ciclismo tecnologico, pieno di watt, computerini, auricolari e molto altro. E batte forse il vero grande nemico, il doping!
Il tour de force di inizio campionato mette la Vero Volley Monza di fronte a una vera e propria prova…
La Terni Volley Academy non ha tremato al debutto assoluto nel campionato di Serie A3 Credem Banca. Nella gara di…
Due brevi ma significative cerimonie, domenica scorsa, prima dell’esordio interno della ErmGroup Altotevere nella gara contro la Conad Reggio Emilia.…
L’ha visto vicino il podio, più vicino che mai, ma è tornato a casa con l’ennesima delusione. Respinto, buttato giù…
A metà del secondo quarto la Reale Mutua era sotto di ventidue, nel match casalingo dello scorso weekend contro l’Urania.…
Partenza col botto! La Domotek esordisce con un netto 3-0. Polimeni: “Squadra abile, ma il campionato è tosto”. Domenica il…