Ciclismo, Vuelta: Dennis prima maglia rossa, Nibali e Aru resistono

MALAGA – Pronostico rispettato. Rohan Dennis ha vinto la prima tappa della 73esima Vuelta a Espana, un cronoprologo di 8 chilometri sulle strade di Malaga. Il campione nazionale australiano della Bmc ha percorso la distanza in 9’40”, indossando così come lo scorso anno la prima maglia rossa di leader della classifica generale. Seconda piazza per il polacco Michal Kwiatkowski (Sky), secondo a 6″, terzo il belga Victor Campenaerts (Lotto-Soudal) a 7″.

”BELLISSIMA SENSAZIONE” – ”Il tempo di Kwiatkowski mi ha messo addosso tanta pressione – spiega a fine gara Dennis, al suo sesto centro stagionale (compresa la cronosquadre alla Tirreno-Adriatico) – Ho messo tutto quello che avevo per arrivare alla vittoria. Vincere in un Grande Giro è sempre una bellissima sensazione, ma non vi è mai nulla di scontato”. Il migliore degli italiani è Alessandro De Marchi (Bmc), sesto a 21″, mentre Fabio Felline (Trek-Segafredo) è 12esimo a 22″.
SI DIFENDONO NIBALI E ARU – Nibali, al suo rientro dopo la riabilitazione lampo in seguito alla frattura alla vertebra riportata nell’incidente al Tour de France, è partito per ultimo con il dorsale numero 1 (il campione uscente, Cris Froome, è assente) e ha terminato la sua performance in 64esima posizione, a 40″ dal vincitore. Uno scarto che condivide assieme allo scalatore francese Thibaut Pinot (Groupama-Fdj) e al britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott), gemello di quel Simon che ha vestito a lungo la maglia rosa all’ultimo Giro (con tre tappe all’attivo) e che si è presentato alla Vuelta con il 30esimo tempo nel prologo (+0″29). Si è salvato anche Fabio Aru (Uae Emirates), 59esimo a 39″ da Dennis.

PRESENTE MARCO SCARPONI – Alla Grande Partenza di Malaga c’era anche Marco Scarponi, fratello dello sfortunato Michele, che ha abbracciato tanti corridori (in primis Nibali) e portato il messaggio della sicurezza stradale, la ‘mission’ della Fondazione Scarponi. Domenica, si disputa la seconda frazione, la prima in linea, della corsa iberica del WorldTour, la Marbella-Caminito del Ray di 163,5 chilometri. Tracciato mosso e impegnativo, con un arrivo già in leggera ascesa. I velocisti, con in testa il campione italiano Elia Viviani, potrebbero abdicare in attesa di traguardi più congeniali.

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