ROMA – A dieci giorni dalla partenza del Tour de France, il ciclismo italiano mette in palio la sua maglia più iconica dopo quella rosa del Giro. Sabato 30 giugno, i migliori corridori del Paese si sfideranno nei Campionati Italiani su strada per decretare chi erediterà la corona di Fabio Aru (diretta dalle 14:30 su Repubblica Tv Sport). Il ciclista sardo, dopo un deludente Giro d’Italia, sarà l’unico assente di una gara piena di fuoriclasse: a partire da Vincenzo Nibali. Lo “squalo dello Stretto”, in piena preparazione per il Tour, va a caccia del tris ai Campionati Nazionali dopo due successi consecutivi (2014, 2015), per raggiungere un mito come Francesco Moser e avvicinarsi ai quattro titoli del leggendario duo Coppi e Bartali. Ad aiutarlo ci saranno i compagni della Bahrain Merida, squadra completa e numerosa che potrebbe puntare sia sul siciliano sia su Sonny Colbrelli per la vittoria.
Discorso diverso per Gianni Moscon, il talento più promettente del ciclismo italiano, che potrà fare affidamento solo su tre gregari del Team SKY. Uno svantaggio importante ma il percorso disegnato dall’organizzazione con il Commissario Tecnico della Nazionale, Davide Cassani, sembra perfetto per le caratteristiche del trentino: tanti strappi brevi ma molto impegnativi che faranno selezione in vista dell’arrivo.
Tra gli altri favoriti: Diego Ulissi dell’UAE Emirates, secondo lo scorso anno dietro ad Aru e numero 12 della classifica UCI (Unione Ciclistica Internazionale), Giulio Ciccone (Bardiani
CSF), Fabio Felline (Trek Segafredo), Enrico Battaglin (Lotto Jumbo) e Marco Canola (Nippo Vini Fantini), tutti potenziali vincitori della maglia tricolore. Più difficile veder trionfare Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), ancora in fase di recupero dopo il brutto infortunio alla Parigi – Roubaix, o Elia Viviani (Quick-Step Floors). Il velocista veneto, protagonista di una prima parte di stagione esaltante con tredici successi di cui quattro al Giro d’Italia, valsi la maglia a punti, parte svantaggiato per le tante salite ma in un’eventuale volata sarebbe sicuramente favorito. Curiosità, infine, per la gara di Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini), vincitore del Giro 2004 e di tre Lombardia, che dopo i Campionati Italiani si ritirerà.
Percorso stressante per i muscoli degli atleti con 234 chilometri divisi in otto giri di Darfo Boario Terme. Nei primi quattro i ciclisti scaleranno le salite di Gianico, 1200 metri con pendenza media al 10%, e Cornaleto, uno strappo che raggiunge il 17%, simile a quello che i ragazzi della Nazionale dovranno affrontare nel Mondiale austriaco di settembre e per questo fortemente voluto dal Ct Cassani. Dal quinto giro cambierà l’ostacolo iniziale con protagonista la scalata di Berzo inferiore (due chilometri in media al 6,5%) mentre la seconda parte del tracciato sarà identica. Dopo l’ultima salita del Cornaleto mancheranno solo tre chilometri al traguardo e chi avrà retto lo sforzo si giocherà il 118° titolo italiano.
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