A.S. Pistoia Basket 2000 comunica che, in data odierna, è stato siglato un accordo, di durata annuale, con il giocatore statunitense Kerron Johnson. Nato a Tallahassee (Florida) il 14 dicembre 1990, playmaker di 185 cm per 80 kg, Johnson è un giocatore atletico, di temperamento ed esperienza internazionale. Prodotto di Belmont University (con cui conquista le Finali del campionato NCAA per tre volte in quattro anni), esordisce fra i professionisti nella stagione 2013/14, firmando per i New Zealand Breakers, campioni in carica del massimo campionato australiano. La buona stagione oltre-oceano, gli vale un’importante chiamata dall’Europa: lo ingaggia il Ludwigsburg, con cui disputa 32 partite in Bundesliga, chiudendo a oltre 14 punti e quasi 4 assist di media a gara. Inizia il campionato successivo in serie A francese, al Rouen, ma, a gennaio, torna al Ludwigsburg, confermandosi sugli ottimi livelli della stagione precedente. Chiude la regular season a 11.1 punti, 4.5 assist e 2.8 rimbalzi a partita, guidando la formazione giallonera (con cui gioca anche l’Eurocup) al quinto posto, con conseguente qualificazione alla Champions League. Nell’estate del 2016 si accorda con i polacchi del Dabrowa Gornicza: con 14.2 punti e 4.2 assist a partita è fra i migliori playmaker del campionato, tanto da convincere il Ludwigsburg, dopo un solo anno, a riportarlo per la terza volta in Germania. Presenza fissa in quintetto, è di nuovo fra i protagonisti della massima serie tedesca: il Ludwigsburg conquista infatti il terzo posto in regular season, la semifinale playoff e la semifinale di Champions League e Johnson, con 9.6 punti e 4.1 assist a gara fra campionato e coppa, si afferma definitivamente come giocatore di grande affidabilità , anche a livello continentale. “Ogni tribù ha bisogno di un capo -ha affermato coach Ramagli commentando il suo ingaggio- e noi lo cercavamo, anche e soprattutto sul piano emotivo. Avevamo bisogno di un giocatore esperto e che avesse già giocato in Europa con una certa costanza, anche di rendimento: credo che Johnson risponda in pieno a questo identikt. Se lo dovessi definire con due aggettivi da abbinare alla parola “capo”, direi affidabile e competitivo: affidabile perché quando un giocatore gioca tre anni nella stessa squadra, venendo richiamato per due volte, vuol dire che è in primis una persona seria e un certo tipo di giocatore, competitivo perché questo senso di sfida, di voglia di competere è la sensazione che ti trasmette fin dal primo impatto. Sul piano tecnico, anche se ho usato il termine affidabile non lo definirei il classico playmaker sempre in controllo: ama molto giocare a tutto il campo su alti ritmi, correre e battere l’uomo”.
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