Trento riabbraccia Marble: “Sto bene e ho voglia di riscatto”

ROMA – In casa della Dolomiti Energia Trento oggi è stato il giorno di Devyn Marble, guardia-ala classe 1992 che per la seconda volta in carriera vestirà la maglia bianconera dopo la parentesi della stagione 2016/2017 che è bruscamente terminata con un grave infortunio al ginocchio che ha costretto il giocatore a restare ai box per recuperare per tutta la scorsa stagione. Ora però Marble è perfettamente guarito e, come ha dichiarato oggi alla stampa ha grane voglia di terminare positivamente qul cammino iniziato quasi due anni fa prima di gioarsi la carta del ritorno in NBA dove ha vestito la casacca degli Orlando Magic: «Sono contentissimo di essere qui, di essere tornato a Trento dove sentivo di avere un conto in sospeso e del lavoro da fare. Di quei pochi mesi in bianconero ho soli bei ricordi: società, staff e compagni eccezionali, tifosi super: non ho esitato a cogliere questa occasione. Sono stato fermo tanti mesi, è vero, non ho voluto accelerare i tempi o affrettare il recupero, rientrare per giocare i playoff non avrebbe avuto senso, così ho preferito allungare i tempi della riabilitazione per tornare al top fisicamente. Ora mi sento alla grande, vicino alla possibilità di tornare ai miei livelli: con lo staff medico e atletico stiamo procedendo con calma e pazienza perché abbiamo ben chiaro il fatto che ci aspetta una stagione lunghissima in cui dovrò affrontare il doppio impegno. Il mio obiettivo sarà sempre provare a tornare in NBA, ma è difficile pensare a lungo termine perché sono molto concentrato sulle sfide che attendono questa squadra: essere qui da inizio stagione sicuramente mi renderà le cose più facili nell’inserirmi dal punto di vista tecnico e del gruppo, è un cambiamento importante rispetto alla mia prima esperienza qui. Un’altra differenza la vedo negli occhi dei miei compagni e nell’aria che respiro all’interno del club: c’è grande fame di vittoria dopo le due finali perse, il gruppo ha più esperienza ma non certo meno voglia di provarci. Non sarà facile, questo è sicuro, e sarà cruciale pensare a crescere una partita alla volta. Ci saranno alti e bassi, ci saranno momenti difficili, non possiamo pensare all’obiettivo finale senza ricordarci di quanti piccoli passi occorrano per arrivarci».


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/basket

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