Niccolò Petrucci, per lei una prova straordinaria domenica scorsa contro Pozzuoli. 30 punti in 30 minuti, 10 triple a segno su 13, sette delle quali consecutive. Da dove nasce una prestazione del genere?
Sicuramente è stata una giornata che capita poche volte, una gara con una percentuale così alta al tiro non avviene spesso. Ma è merito anche del gruppo, i compagni mi hanno messo in ritmo e mi hanno servito bene per tutta la gara.
Le era già capitato di avere serate simili in carriera?
Sì, mi era già capitato di avere gare così in attacco, mai però ero arrivato a 10 triple segnate.
Uno sguardo alla stagione della Decò Caserta, protagonista di un buon inizio di stagione. In cosa secondo lei potete ancora migliorare?
Siamo un gruppo completamente nuovo, ci vorrà più tempo rispetto alle altre squadre per trovare la giusta alchimia e il sistema di gioco. Ma stiamo già migliorando rispetto ad inizio stagione. Peccato solo per la sconfitta in trasferta contro la In Più Broker Roma, altrimenti saremmo stati in testa da soli.
Com’è giocare a Caserta, in una piazza importante per il basket italiano, ripartita dalla B in questa stagione? Sentite di avere una particolare responsabilità?
Caserta vorrebbe tornare in alto nel minor tempo possibile, faremo di tutto per provarci. Anche per i nostri tifosi, che ci hanno seguito con calore e passione sia in casa che soprattutto in trasferta. Se nel prosieguo della stagione otterremo dei risultati positivi, avremo ancora più gente a vederci.
Ora per la Decò arriva la trasferta di Valmontone, contro una squadra che non ha avuto un buon inizio di stagione. Maggiori insidie di questa trasferta?
La classifica attuale non rispecchia il valore della loro squadra, sicuramente non hanno avuto finora un calendario facile, più avanti riprenderanno la giusta posizione di classifica. Non sarà una partita agevole per noi.
Un giudizio sul livello attuale della Serie B, in particolare riguardo al vostro girone D che presenta molte squadre con un passato importante.
A mio parere il nostro girone è il più competitivo, con tante squadre costruite per fare un campionato al vertice. Questo è un campionato molto lungo e molto impegnativo, bisogna essere costanti.
Che ricordi ha delle sue precedenti promozioni dalla B con Eurobasket (stagione 2015-16) e Cassino (nel 2017-18)? Ci sono dei punti in comune tra queste due stagioni, entrambe concluse con il salto in A2?
Vincere questo campionato non è per nulla semplice, alla fine la formula fa sì che ti giochi tutto alla Final Four. Devi arrivare pronto a quelle sfide, dopo una stagione difficile e complicata. Per tutto l’anno si cerca di fare il meglio possibile, così da avere il fattore-campo nei playoff. All’atto finale arrivano le quattro squadre più forti d’Italia e lì conta molto l’aspetto mentale.
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