Serie B – Intervista al coach della Rossella Civitanova, Piero Millina

Dopo due mesi di durissimo lavoro da parte dei ragazzi e dello staff, è giunta l´ora di iniziare a fare sul serio per la Rossella Civitanova. Sarà la seconda stagione consecutiva in Serie B, con tante novità nella squadra, a partire da coach Piero Millina, che ha preso le redini della panchina dopo sei anni di gestione Rossi, arrivando ai nuovi arrivati Burini, Pierini, Mitt, Cimini e Attili. Prima di cominciare, facciamo il punto con coach Millina, che ritrova subito la sua (e di Burini) ex squadra.

 

Allora coach, dopo questa preparazione come arriva la Rossella al primo appuntamento ufficiale dell´anno? 

Per quelle che erano le mie previsioni siamo ancora abbastanza indietro in generale, soprattutto nei minimi particolari e nei dettagli, che poi sono quelli che ti fanno giocare bene o male. Abbiamo sicuramente ancora giocatori non al meglio della condizione e in recupero, quindi dobbiamo lavorare in entrambe le direzioni, migliorando di squadra e individualmente.

 

Il caso ha scelto come prima avversaria proprio la tua ultima ex squadra, sarà un vantaggio conoscerli bene? 

Hanno cambiato praticamente tutti i giocatori tranne Valerio Miglio, quindi in realtà non so come giocano né in realtà mi interessa più di tanto, perché abbiamo già abbastanza lavoro da fare anche pensando solo a noi stessi.

 

Alla luce del lavoro e delle varie amichevoli, pensi di poter dare obiettivi di classifica più precisi per la Rossella? 

Credo che si sia evidenziato un grande equilibrio con tante squadre che si equivalgono. Per quanto ci riguardo abbiamo quasi sempre perso, giocando a volte bene a volte male, a volte completi altre incompleti, però alla fine c´è da dire che al momento tutte le squadre mi sono sembrate sullo stesso piano. Ovviamente durante l´anno, quando le squadre tireranno fuori tutto il potenziale, magari si potranno dare giudizi più realistici. Quindi faccio fatica a stabilire quale deve essere l´obiettivo di Civitanova, continuo a dire che dobbiamo andare in campo tutte le sere, sia che ci alleniamo sia che giochiamo, cercando di fare il 100% di quello su cui lavoriamo e quindi portando sempre miglioramenti.

 

Guardando al resto del campionato, chi vedi come candidate ai piani alti della classifica?

Sulla carta sono sempre quelle: San Severo sopra tutti con Chieti e Bisceglie. Fabriano è una buona squadra, così come Senigallia, che non ho mai visto giocare ma possiede giocatori di livello oltre ad uno zoccolo duro e un buon pubblico, quindi potrebbe essere la sorpresa del girone. Non conosco, invece, le squadre del sud, come Nardò e le calabresi, comunque sotto le prime tre vedo un grande equilibrio.

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