Arriva lo straniero in casa Crema, si potrebbe dire scherzando. L’ultimo acquisto della dirigenza cremasca è infatti nativo della Repubblica di San Marino , con la quale ha vinto un campionato europeo U18.
Ygor Biordi, centro di 202 cm classe 1996, lo scorso anno a Catanzaro, dove ha griffato 9.7 punti in 23′ di utilizzo medio, darà grinta e vigore atletico al pacchetto lunghi dei leoni cremaschi nella prossima stagione.
Formatosi nel settore giovanile dei Crabs di Rimini, con i quali ha esordito in serie B nella stagione 2013/14, ha proseguito la propria carriera “senior” a Fondi (serie B girone C), per poi passare a Cefalù ed a Catanzaro, nel girone D della serie B.
Igor è un giocatore che non ama risparmiarsi, un vero combattente. E’ un lungo dinamico con senso della posizione che gli permette di essere un buon rimbalzista, può giocare sia da 4 che da 5 e in attacco può colpire fronte o spalle a canestro, avendo nel proprio bagaglio tecnico un buon tiro dalla media e dalla lunga distanza.
Ma per conoscere meglio le sue caratteristiche meglio affidarsi a Paolo Lepore:”È il centro che partirà dalla panchina per dare esperienza e fisicità al reparto lunghi, ma soprattutto darà al pacchetto sotto le plance la possibilità di variare, con diverse soluzioni, la coppia in campo, potendo ricoprire entrambe le posizioni giocando da numero 4 e 5 a seconda delle necessità . Usando il suo atletismo e la sua rapidità negli spazi può attaccare il ferro dopo aver bloccato, guadagnandosi spazio a centro area oppure giocare per prendere vantaggio in post basso, specialmente quando è impiegato da numero 4. E’ molto duttile in difesa, dove grazie alla sua mobilità può marcare diverse tipologie di avversari ed aiutare la squadra grazie a questa sua peculiarità fondamentale.”
Le prime dichiarazioni cremasche di Ygor:�Ho scelto Crema perché penso sia una società seria con grandi ambizioni ed, essendo io una persona ed un giocatore con tanta voglia di crescere, penso sia stata la scelta più giusta che potessi prendere quest’anno.
Sinceramente a me non piace autoattribuirmi dei meriti o dare un giudizio sulle mie prestazioni, preferisco altresì essere giudicato dagli altri e far parlare i fatti, che alla fine valgono più di cento parole. Quello che posso dire però è che sono una persona che da sempre il 100% sia in campo che nella vita e do tutto me stesso pur di vincere una partita.�.
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