La IUL Basket ha il suo playmaker: la cabina di regia nelle mani di Andrea Scuderi. Reduce da una positiva esperienza triennale con la maglia della Luiss, conclusa solo a gara 5 di semifinale contro la poi promossa Cassino, l’esterno originario di Catanzaro, nato nel 1992, cambia maglia, ma resta nella Capitale. “Mi sono tuffato in questo progetto perché l’ho ritenuto, tra le varie proposte ricevute in Estate, quello che più si avvicinasse alla mia idea relativamente anche ai miei progetti di vita futuri – è il primo commento di Scuderi – ovvero mettere a frutto una laurea conseguita in una università prestigiosa come la Luiss, ma senza abbandonare il basket di alto livello a 26 anni”.
Così, per l’atleta calabrese, si schiudono le porte di un nuovo duplice percorso professionale e sportivo, che gli consente di aggiungere un nuovo capitolo ad una già significativa carriera agonistica in B ed intraprendere, allo stesso tempo, un’esperienza lavorativa di spessore. Cresciuto in un settore giovanile capace di sfornare talenti come quello di Catanzaro, “Scudo” esordisce in prima squadra a 18 anni, diventandone, nei campionati successivi, un autentico punto di riferimento: dopo tre stagioni in C, il debutto in cadetteria con 11.5 punti di media, cui aggiunge anche 4 rimbalzi e 3.6 assist.
Nel frattempo fuori dal campo arriva il conseguimento della Laurea Triennale in Economia presso l’Università della Magna Grecia, allora la Luiss è lo step successivo per continuare a percorrere contestualmente le due strade: prima un master in Management, poi la Laurea Magistrale sono la proiezione, fuori dal campo, di una crescita esponenziale che, sul parquet, lo vede passare dai poco più di 4 punti di media del primo anno ai 16 (col 39% da 3) della stagione successiva, confermati dagli oltre 13 dell’annata appena conclusa, come detto ad un passo dalla finale.
Ora l’approdo alla IUL, con le idee chiare a pochi giorni dall’inizio di una stagione stimolante ed impegnativa: “La proposta della IUL rappresenta un connubio molto positivo per me, sportivamente parlando mi ha colpito subito coach Righetti per la sua carica e gli stimoli in vista della sua prima stagione da capo allenatore, mi ha subito coinvolto ed entusiasmato – conclude il nuovo numero 10 della IUL – sarà una stagione molto dura e dovremo farci trovare pronti, perché credo che il livello del campionato si sia alzato, ma avremo motivazioni giuste in tutti gli ambiti in cui saremo impegnati, che speriamo indirizzeranno positivamente la nostra stagione
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