Sandro Gamba: peccato il finale con Real, James basta lamenti

Come ogni martedì ritornano su La Repubblica edizione di Milano le considerazioni sull’amata Olimpia di coach Sandro Gamba. Ecco la sua analisi lucida:

“Ma sì, che ha convinto anche un antico difensivista come me! Con 100 punti sempre in mano, Italia o Europa, con l’autorità e la capacità di controllare le partite anche in trasferta, senza mai andare in difficoltà. E allora, visti questi progressi convincenti dell’Armani, mi viene ancora da pensare al finale della partita col Real Madrid, e a considerarla come un’occasione buttata via. Perché era a portata di mano, a lungo anzi in mano di James e di Micov. E perché è questione di mentalità: mai essere felici di una sconfitta in casa, nemmeno se sofferta e contro i campioni d’Europa. Anzi, quella dovrà essere una lezione su come migliorare ancora: provare ad allungare la difesa, almeno a metà campo se non col pressing, soprattutto quando devi inseguire (il Real lo ha fatto, con una zona 2-2-1, ed è risalito, l’Olimpia no); tenere l’attacco avversario su un lato il più a lungo possibile (contro l’Olympiacos lo ha fatto, nel secondo tempo, e i risultati si sono visti); e mai sbilanciare i quintetti, nemmeno quando il vantaggio è consistente (ancora al Pireo la conduzione dalla panchina è stata impeccabile).

Dunque, grossi passi in avanti per Milano, e altri ancora da fare. Nella difesa del pick’n’roll, nel non ubriacarsi di tiro da tre, nel non andare sotto a rimbalzo, mai, con nessuno. Individualmente, aspetto di vedere dei progressi difensivi da Nedovic, che continua a perdere l’uomo, e da Kuzminskas negli spazi stretti. Ne ho visti, contro Pistoia, dalle seconde linee, in un buon allenamento giocato con attenzione al momento giusto, per non cadere in disgrazie. Mi è piaciuto molto Burns, il più continuo anche se impiegato a singhiozzo, con la sua volontà infinita, sempre attivo e positivo. Non male la partita di Fontecchio, più convinto e da tener d’occhio. Lodevole l’applicazione di Bertans e da ammirare le stoppate di Tarczewski, diventato miglior specialista del campionato. Chiudo con un consiglio a Mike James, che ha già la squadra in mano e fa i numeri: guai a prendere l’abitudine di lamentarsi con gli arbitri, avrà soltanto da perdere. Perché in Italia non tutti chiuderanno un occhio, anzi. E in Europa possono arrivare soltanto penalizzazioni. Che non servono a nessuno.

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