Una vittoria in sei partite, ma con le ultime sconfitte, compresa quella di ieri sera contro i Clippers, umilianti e imbarazzanti. E dopo il licenziamento di Tyronn Lue a Cleveland, potrebbe essere la volta di Scott Brooks a Washington. Scarso rendimento collettivo, apatia, sottomissione in ogni aspetto del gioco e in ogni angolo del campo. Dopo John Wall e Bradley Beal arrivano le parole pesanti dell’ultimo arrivato Austin Rivers: “La nostra difesa è spaventosa. Non so come ci si può aspettare di vincere quando gli avversari possono passeggiare nella nostra area o scegliere di prendere comodi tiri da tre punti. Dobbiamo impegnarci di più e parlare tra di noi. Dobbiamo essere orgogliosi. Dobbiamo impazzire quando qualcuno ci segna un canestro. Noi non siamo i Warriors.” La risposta, quindi deve venire dai giocatori: guai a toccare l’allenatore: “Abbiamo un sacco di talento in questa squadra. L’allenatore ci mette nelle condizioni di riuscire. Non è colpa sua . Ve lo dico chiaramente: non è colpa di Brooks. Sono nuovo qui e mi rendo conto che tutti dicono qualcosa su di lui, ma non ha colpa.”
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