NBA – Mike D'Antoni capisce il momento complicato per Carmelo Anthony

Dopo 1054 partite da starter in NBA, cominciare la stagione dalla panchina e per di più in una partita persa in casa contro i Pelicans, è doppiamente difficile da accettare per Carmelo Anthony. Ne è cosciente il giocatore ma anche l’allenatore Mike D’Antoni che ne parla così allo Houston Chronicle.

“So che è complicato. Ero in una posizione leggermente più semplice in Europa. Sono dovuto partire dalla panchina nel mio ultimo anno, avevo 39 anni. E non mi è piaciuto. Pensavo fosse una retrocessione. Sbagliavo e mi è servito di lezione. E’ solo che la squadra lavora meglio così. So che è difficile per lui. Apprezziamo quello che fa per permetterci di provare a vincere il titolo. “

L’allenatore dei Rockets cita l’esempio di Bob McAdoo, brillante nelle squadre deboli, e che alla fine della sua carriera ha finalmente accettato un ruolo di sostituto tra i Lakers di Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabbar.

“Ricordo che Bob McAdoo era un panchinaro nel grande team dei Lakers (tra il 1981 e il 1985). Kurt Rambis era titolare. Mac (che poi ha giocato in Italia con Mike D’Antoni, ndr) è un Hall of Fame, eletto al primo turno, ma ha vinto due titoli, quindi ammorbidisce la cosa. So che non è la situazione ideale (per Carmelo Anthony), è una Hall of Fame e tutto il resto. So che è un grosso problema. Ma sai, è rimasto fedele alla sua parola. Ha detto che era pronto a tutto per la squadra, e pensiamo che sia la cosa migliore per la squadra in questo momento. Forse cambierà idea? Non lo sappiamo. Con lui abbiamo qualcosa che non abbiamo avuto l’anno scorso, e va bene. “

Per aiutare la transizione, Mike D’Antoni ha anche adattato le sue rotazioni, alternandole molto velocemente. La scorsa notte, Carmelo Anthony ha sostituito P.J. Tucker dopo quattro minuti nel primo e terzo quarto, un sistema che il coach crede di poter mantenere per tutta la stagione, per coinvolgere tutti rapidamente.

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