I primi due anni di un sanguinoso quadriennale da 72 milioni di dollari sono stati ampiamente deludenti per Joachim Noah. 46 partite nel 2016-17 e poi un infortunio importante. Una squalifica di 20 partite da scontare all’inizio della stagione 2017-18 per doping e una separazione a febbraio dopo un alterco con l’allenatore Havlicek. Poi il tentativo della squadra di scambiarlo, con un contratto troppo costoso per poter trovare una squadra che si prendesse il pivot francese. A maggio il nuovo coach Fizdale ha detto alla stampa che nell’offseason si sarebbe potuto incontrare con Noah, ma non è ancora successo e tutte le opzioni sono possibili. Intanto il giocatore manda segnali di voler rimanere con i Knicks, come racconta in una intervista a TMZ Sports. Ma se venisse tagliato con la clausola della stretch provision dopo il primo settembre, la franchigia potrebbe liberarlo spalmando l’ingaggio su tre stagioni e liberando per la free agency del 2019 altri 12 milioni di dollari di cap space.
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