MERCATO A – Avellino tenta Ragland e riporta Green in Italia

Caleb Green sarà il primo acquisto straniero. Il colpo ad effetto potrebbe essere il ritorno di Joe Ragland. L’alternativa è Lazeric Jones. Si tratta per la coppia di centri Nnoko-Ndiaye

A volte ritornano in carne ed ossa o solo rievocando un ricordo. Il rientro del direttore sportivo Nicola Alberani dalla Summer League di Las Vegas potrebbe condurre ai primi colpi importanti in casa Sidigas Avellino dopo aver quasi sistemato, e non senza fatica, il parco italiani (D’Ercole, Filloy, Campogrande e Campani). Bastano semplicemente due nomi per infiammare la fantasia dei tifosi biancoverdi: Green e Ragland.

L’ALTRO GREEN – Per il primo non si tratta del “monumento” Marques, ma di Caleb Green. Il trentatreenne statunitense con ogni probabilità sarà il primo acquisto straniero. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare nella giornata di domani. Dopo un lungo corteggiamento la domanda ha incrociato l’offerta su una cifra lontana dai 400 mila dollari richiesti inizialmente dall’atleta. Per l’ala grande di Tulsa si tratta di un ritorno in Italia dopo la parentesi del 2013-14 a Sassari. Nelle ultime due stagioni in Turchia al Trabzonspor è stato elemento di punta di una formazione di fascia media. Ha chiuso l’ultima stagione con il suo miglior fatturato: 18,5 punti di media in campionato. E’ un cestista completo dalla doppia dimensione offensiva, in grado di essere pericoloso dall’arco dei tre punti, è presente a rimbalzo (6,6 di media nell’ultima stagione) ed è in grado di servire i compagni (3,2  assist di media in campionato e 4 in Fiba Europe Cup). Green sarà l’erede di capitan Leunen ed avrà Campani come primo cambio.

RAGLAND – Certi non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano: citiamo Venditti, ma potremmo citare anche Ian Fleming. Dalla Russia con amore: Joe Ragland ha nel cuore Avellino e la Sidigas prova a creare le condizioni per riportarlo a casa dopo che il cestista americano è uscito dal contratto che lo legava al Lokomotiv Kuban Krasnodar. L’esperienza russa alla corte di un sergente di ferro come Obradovic lo ha fortificato ulteriormente. Finale di Eurocup ed ora la possibilità di guardarsi intorno. Alberani ci prova e Ragland è apparso tutt’altro che insensibile alla proposta. E’ un matrimonio che può farsi probabilmente con la benedizione decisiva del patron Gianandrea De Cesare. Tutte le altre ipotesi in cabina di regia sono via via sfumate: Dee Bost ha firmato al Khimki Mosca, Gerald Robinson è stato confermato al Monaco ed anche John Roberson, in uscita da Villeurbanne, ha trovato l’accordo con i siberiani dell’Enisey Krasnoyarsk. L’unica reale alternativa resta Lazeric Jones. Anche lui come Caleb Green arriverebbe dal campionato turco. Nell’ultima stagione il ventottenne di Chicago ha conquistato i playoff con la neopromossa Sakarya. Al suo attivo la vittoria nel campionato ungherese con il Szolnoki, una stagione positiva in D-League, la preseson 2015-16 a Memphis e la prima esperienza turca qualche mese dopo al Pinar prima della promozione dalla seconda lega turca con il Sakarya. E’ un giocatore esplosivo che ricorda molto Ragland nel suo modo di attaccare dal palleggio sapendo concludere sia in penetrazione che dalla distanza.

NNOKO E NDIAYE – Nel reparto lunghi Caleb Green troverà un altro ex sassarese come Shane Lawal. Il nigeriano resta sotto contratto con la Sidigas. In prima battuta partirà come straniero di coppa. La situazione è in evoluzione. Da definire gli altri due centri. Si tratta la riconferma di Hamady Ndiaye Al suo fianco il nome nuovo è quello del camerunense Landry Nnoko che dopo la stagione positiva da rookie a Pesaro è stato protagonista nella seconda lega americana risultando il miglior difensore (14,8 punti e 11,5 rimbalzi di media ai Grand Rapids). Su di lui è fortissima la concorrenza del Gran Canaria. La partita più grande sui tre esterni stranieri da quintetto. E’ qui che il direttore sportivo Alberani si scontrerà con una minore disponibilità economica rispetto al passato. La proprietà ha abbandonato la strada della premialità optando per contratti standard ma sulle stesse basi delle annate precedenti. Il tutto si traduce in una potenziale sforbiciata media del 30%. Una riduzione cospicua che finirà per tenere lontani nomi importanti dall’Irpinia. Ed ecco che si è in grossa difficoltà nel ruolo chiave di play. Nel ruolo di ala piccola sfuma l’idea dell’ex Capo d’Orlando, Vojslav Stojanovic. Il ventunenne talento serbo è nel mirino di una formazione di Eurolega e di Trento. Pare essersi raffreddata anche la pista che portava all’ex Venezia, Dominique Johnson.

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