Lega A – Virtus Bologna, Sacripanti: 'Con Cantù chiedo ai miei uomini di non giocare al di sotto del 6'

Arriva la Red October Cantù, e per Stefano Sacripanti non sarà mai una sfida qualunque. Al di là dei toni da grande classica (162 faccia a faccia in archivio, il primo 64 anni fa), ci sono le radici: il coach bianconero è nato e cresciuto nella città brianzola, ha allenato la Pallacanestro Cantù partendo dalle giovanili fino a guidare per tante stagioni la prima squadra. Domani, però, il focus è sulla sua Virtus Segafredo, che cresce a dispetto di qualche stop in campionato, e di qualche schiaffo della sorte, e veleggia in Europa. 
“Di fronte avremo una squadra di grande talento, con giocatori come Gaines, Mitchell, Jefferson, gente che può cambiare una partita quando vuole. Serve un piano partita preciso, dobbiamo essere bravi a controllare il gioco e le loro individualità. Dobbiamo avere energia e durezza”. 
“Il nostro percorso mi soddisfa. Dopo la vittoria di Istanbul, abbiamo lavorato subito giovedì, e in questi giorni abbiamo messo insieme buoni allenamenti. Oggi non si è allenato Qvale, per motivi precauzionali, è un piccolo affaticamento e dovremo conviverci. Giovedì e venerdì si è allenato bene, oggi si riposa per vedere di averlo al meglio domani. Non è un problema, solo una precauzione, se non succederà nulla di traumatico dovremo abituarci a una gestione più oculata del nostro capitano rispetto agli altri”. 
“In generale ci aspettiamo un passo in avanti da parte di tutti, io ho bisogno di tutti. Io ai miei giocatori chiedo sempre di non andare mai sotto al 6, non chiedo prestazioni mostruose”. “Cantù è la mia città, sono cresciuto lì, abito lì. Normale che non sia mai una partita come le altre, anche se c’è differenza tra giocare lì o qui. Io però sono concentratissimo sulla partita di domani, che per la Virtus ha una grande importanza”. 
“L’inizio di stagione è stato tosto, e questo ci ha permesso di capire molte cose, di prendere fiducia, di capire subito cosa andava bene e cosa no. Sarei ipocrita se dicessi che il calendario ci ha favorito, ma questa partenza ci ha dato serenità e ci ha fatto capire tanto. Sono chiari i vuoti da riempire, sia per me che per i giocatori. Domani ci giochiamo una partita importante, e a tutti i miei dodici uomini chiedo una prestazione che non scenda sotto al 6”.

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