Alessandro Cappelletti entra nella palestra Porelli e si emoziona alla vista della foto di Roberto Brunamonti. Il 22enne spoletino nello stesso luogo dove uno dei suoi concittadini più illustri ha scritto pagine di storia cestistica. «Una grandissima emozione essere in una palestra storica intitolata a un grandissimo dirigente come Porelli. La Virtus l’ho conosciuta da piccolissimo, mio padre mi raccontava di Brunamonti, che per noi spoletini è un mito. Entrare dove Roberto ha giocato è un’emozione incredibile, sono qua per cogliere l’opportunità e dare una mano alla squadra».
SCUSE. Poi le scuse a Siena. Alla Mens Sana, a cui si era rivolto in polemica lamentando il mancato pagamento dell’ultima delle tre operazioni necessarie a rimetterlo in campo. Parole che non sono piaciute nemmeno a Bologna. «Non va bene che un giocatore della Virtus dica quelle cose, ma si può sbagliare e l’importante è ammetterlo» commenta l’amministratore Dalla Salda. L’ex mensanino l’ammette: «Siena sarà sempre una seconda casa, mi hanno cresciuto, lì ho conosciuto la persona che amo. Ho sbagliato e chiedo scusa alla Mens Sana e a tutta Siena».
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