Il postpartita di Trieste – Pistoia è utile, in sala stampa, per ascoltare le parole di due protagonisti della vittoria biancorossa, ovvero l’assistant coach Matteo Praticò e l’ala forte croata Hrvoje Peric.
Il primo a parlare, con un’analisi più che precisa, è Praticò: “A mio modo di vedere, dobbiamo dividere la partita fra i primi trentacinque minuti in cui abbiamo fatto tutto bene, sbagliando molto poco a livello di scelte e di idee, e gli ultimi cinque, dove abbiamo incassato un parziale di 4 – 17. Una squadra matura e che vuole migliorare a livello di gruppo non può permettersi questi cali, in altre partite è una cosa che si paga e, specialmente contro una diretta avversaria, questo è un aspetto importante. Dobbiamo essere molto più concentrati per “finire” il lavoro e diventare ancora più squadra. A livello di singoli, Peric sta trovando finalmente pace a livello fisico e riesce ad allenarsi con continuità, Silins è un giocatore molto equilibrato che non ha bisogno della palla in mano per essere efficace e, poi, alla prima settimana da ala piccola ha fatto subito bene. Spenderei però due parole per Daniele Cavaliero che, a dispetto delle cifre finali e dell’espulsione, ha fatto una partita straordinaria a livello difensivo su Dominique Johnson, mostrando di essere sempre “dentro” alla gara”. Avevamo preparato la partita cercando un impatto a livello di rimbalzo offensivo, con Strautins e Silins che aiutavano Mosley e Peric, e questo lo si è visto con sei carambole offensive nel primo periodo; diciamo che, per trentacinque minuti, siamo stati nelle regole, prendendo un margine in doppia cifra nel quarto iniziale e poi difendendo bene nelle due frazioni centrali”.
Il top scorer di Trieste, Hrvoje Peric: “Una vittoria importante e direi meritata. Abbiamo fatto un buon lavoro, ma se vogliamo diventare una vera squadra sarà fondamentale non mollare negli ultimi cinque minuti: siamo stati bravi a seguire il piano partita che il coach ha preparato durante questa settimana, ma nonostante il risultato dobbiamo rimanere con la testa bassa e giocare fino al quarantesimo. Per quel che mi riguarda, l’infortunio di inizio stagione mi ha fermato per tre settimane e non mi era mai capitato prima, ma ora la mia condizione migliora giorno per giorno, la stagione è lunga e devo sfruttare ogni momento per migliorare ulteriormente. So cosa posso fare, anche questa sera mi sono preso parecchie conclusioni, ma i miei compagni sono stati bravi a pescarmi sempre al momento giusto e nella posizione giusta, per cui non posso fare altro che ringraziarli”.
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