L’Olimpia ha chiuso la sua preseason con un record di 7-2, incassando una sconfitta a Cagliari contro Sassari e una a Zara contro il Fenerbahce. Aldilà dei risultati, comunque confortanti (due tornei vinti, a Castelletto Ticino e a Lucca; 3-1 il bilancio contro squadre di EuroLeague), è stata gestita al meglio una prestagione inusuale e ad intermittenza. L’Olimpia è partita al completo, poi ha cominciato a “perdere” giocatori a causa delle finestre di calendario riservate alle Nazionali. Con l’aggiunta dei problemi di Curtis Jerrells e poi anche l’infortunio di Dairis Bertans si è trovata a giocare a Cagliari contro Sassari (ed è stata la sconfitta più pesante) con soli quattro giocatori del proprio roster. Alla fine il torneo di Zara è stato sicuramente il più attendibile per misurare lo stato di forma attuale. Contro tre squadre di EuroLeague, l’Olimpia ha colto due vittorie – contro Maccabi e Bayern – e una sconfitta contro il Fenerbahce. Sono state tre gare combattute e tutte decise nel finale: l’Olimpia ha vinto in rimonta contro il Bayern ed è stata rimontata dal Fenerbahce hce successivamente ha sconfitto anche il CSKA Mosca nella finale del torneo croato. Ovviamente, l’amalgama non può essere il migliore, qualche singolo ha giocato poco per varie ragioni, e alcune cose andranno sistemate in corsa. Vale per quasi tutte le squadre di EuroLeague.
Mike James è stato ovviamente il protagonista della prestagione. A Zara ha vinto il trofeo di MVP del torneo, a tratti è stato immarcabile e ha abbinato alla sua potenza realizzativa anche fisicità, leadership e rimbalzi. Prima di approdare al Panathinaikos, il suo ruolo era stato sempre di point-man a tempo pieno, quindi il riadattamento non è stato problematico. Quando è accoppiato a Nemanja Nedovic può capitare che per qualche possesso si sposti “off the ball” perché anche il serbo sa giocare e creare palla in mano (a Zara ha fatto 8/13 da tre). Vlado Micov, che ha cominciato la preseason in eccellenti condizioni fisiche, non è sempre stato micidiale al tiro ma è sempre stato prezioso come suggeritore (10 assist in tre gare a Zara) e come rimbalzista (quasi sei di media). In sostanza l’Olimpia ha tre giocatori del presunto quintetto che sanno risolvere, tirare e creare per i compagni. E finora non c’è stato Curtis Jerrells. Gli altri hanno fatto avanti e indietro con le Nazionali e sono stati discontinui, ma di questi tempi è del tutto normale.
E’ importante che la squadra abbia mostrato carattere, abbia generalmente difeso bene e attaccato con lucidità. Quando è stata costretta a scavare dentro sé stessa ha saputo farlo: dopo la sconfitta con Sassari, senza giocatori e stanchi, ha battuto il Fenerbahce che aveva a sua volta molte assenze ma mostrava un assetto più credibile. A Zara, dopo la battaglia con il Fenerbahce, fisicamente estenuante, ha risposto forte contro il Bayern rifiutando la sconfitta che sul meno 19 del primo tempo poteva essere accettata come inevitabile. Sono segnali molto positivi.
L’Olimpia affronta la Supercoppa nel prossimo weekend e poi la stagione comincerà a pieno ritmo con il classico impegno settimanale doppio. Le regole del campionato italiano costringeranno Coach Pianigiani a fare scelte di turnover in Italia attorno ai giocatori nostrani.
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