Un amore nato anche attraverso discussioni e scontri. Luca Vitali, ti aspettavi il bagno di folla che vi hanno riservato i tifosi nel giorno del primo allenamento? “Ogni volta è una sorpresa. Diciamo che c’erano circa seicento leoni pronti a sostenerci”. Sei stato molto acclamato dai tifosi. Che effetto fa? “È molto bello. I tifosi sono fantastici e non perdono occasione per dimostrare il loro affetto: è una cosa reciproca. Staremo insieme ancora tanti anni, abbiamo voglia di sognare e crescere insieme”.
Ruolo decisivo. Non so. io credo che le cose vengano naturali. Per i due anni che ho passato qua e quello che abbiamo costruito, mi sento sicuramente una guida per questi ragazzi. Credo che sia importante avere dei pilastri che guidino il gruppo e permettano di capire il rispetto reciproco che c’è con il coach, il suo staff e la società.
Giocatore importante. No, sinceramente no. Ma è una cosa bella e le cose più belle nascono quando sono inaspettate e passano anche attraverso scontri. Il grande rispetto che c’è nei confronti della dirigenza è nato anche scontrandoci. C’è un retroscena che si può raccontare. Un mese dopo il mio arrivo, due anni fa, io avevo quasi consegnato la borsa: ci siamo seduti e guardati in faccia e da lì è partita la nostra storia, un grande rapporto con la dirigenza e la città che mi spinge a dare tutto me stesso. E per questo che io finirò la carriera a Brescia.
Europa. Con dieci anni di più (ride, ndr). La testa è la mia, anche se ovviamente ho dieci anni in più di esperienza e questo credo sia un punto a mio favore. Allora avevo esordito in Eurolega, dove il livello è ancora superiore, però siamo pronti e stimolati per questa nuova avventura.
Nazionale. La Nazionale è una cosa a sé. Conta il rispetto che la gente ha di te quando vai in Nazionale, da Petrucci a coach Sacchetti e i compagni: è una cosa bella, perché l’ho costruita negli anni. Il nostro obiettivo sono i Mondiali.
Dalle spiagge di Miami al cuore della motor valley, Imola si prepara a ruggire per il Gran Premio del made…
"Giocare col Papa? Perché mi dovete mettere in difficoltà....". Jannik Sinner nasconde l'imbarazzo con un leggera risata, alla domanda scontata…
Per la Sir Sicoma Monini Perugia si è aperta la settimana che porta alla Final Four di Champions League: nel…
E’ arrivato alla Yuasa Battery Grottazzolina a stagione in corso, quando la squadra stava ingranando la marcia decisiva direzione salvezza…
Da Cincinnati a Roma. Due anni dopo Lorenzo Musetti ritrova Daniil Medvedev, stavolta sulla terra del Foro Italico e con…
Da Roma a Roma. Due anni dopo sarà di nuovo Sinner-Cerundolo negli ottavi degli Internazionali d'Italia. Jannik ritrova l'avversario che…