La Virtus Bologna saluta il suo campione “Grazie Manu, hai onorato il basket”

Quando arrivò il tempo dei saluti, per attraversare l’oceano e regalarsi l’America, Manu assicurò che sarebbe partito con la Virtus nel cuore. E così fu, in effetti, perché la Virtus era stata la sua pista di decollo per il pianeta Nba, e alla Virtus lui aveva dato tanto da guadagnarsi un posto tra le leggende bianconere. Non solo giocate spettacolari, roba da far sognare e impazzire i cuori virtussini. Tanta concretezza, anche, e quattro trofei alzati in due sole, fantastiche stagioni. Su tutto, il Grande Slam del 2001, momento esaltante della storia bianconera. Non era arrivato per essere il primo violino, il ragazzo di Bahia Blanca, ma seppe diventarlo proprio a Bologna.

Ora Emanuel Ginobili cala definitivamente il sipario su una carriera meravigliosa e brillantissima. Da Bologna partì nell’estate del 2002, con in tasca un contratto biennale da tre milioni di dollari, per indossare la canotta dei San Antonio Spurs. Da allora, e fino alla decisione di chiudere col basket giocato maturata in questo lunedì di fine agosto, non ha più cambiato colori, città, franchigia. Una bandiera per gli Spurs, con cui ha giocato sedici lunghe stagioni americane. Era partito per inseguire un sogno. Lo ha trasformato in realtà: chiude a quarantun’anni, compiuti lo scorso 28 luglio, da campione assoluto. Quattro titoli Nba con San Antonio, un oro olimpico con la sua Argentina, ad Atene nel 2004, al quale quattro anni dopo, a Pechino, ha aggiunto una medaglia di bronzo. Tante giocate che resteranno nella memoria non solo dei suoi tifosi e ammiratori, ma di chiunque abbia a cuore la bellezza del basket. E uno spirito da agonista puro, fuori dal comune.

“La Virtus mi ha dato tanto in appena un paio di stagioni, bellissime”, disse mentre faceva le valigie, destinazione Texas. “Sono stati anni vissuti oltre i sogni, per me che arrivavo da Reggio Calabria con la voglia di crescere in un club ricco di storia e gloria. Per questo devo dire grazie a tutti, dai dirigenti ai tecnici a questi meravigliosi tifosi, che mi hanno eletto a loro idolo. Ho vinto tanto con la Virtus, e in poco tempo. E mi resta addosso il successo in Eurolega nel 2001, un ricordo che porterò sempre nel cuore”. Insieme al riconoscimento quale Mvp della Final Four, che lo incoronò re d’Europa insieme alla sua Virtus.

Agli Spurs è entrato allo stesso modo, talento riconosciuto ma pronto a ritagliarsi spazi sempre più importanti, e con tenacia e classe cristallina ha centrato il suo obiettivo. Se ne va dopo lunghe riflessioni, avrebbe potuto continuare con un altro anno di contratto garantito, ma il richiamo della famiglia e della vita dopo il basket è stato più forte, alla fine. Al momento della decisione finale gli sono bastate poche righe affidate a Twitter per abbassare la saracinesca: “E’ stato un viaggio favoloso, di 23 anni. Che chiudo con immensa gratitudine nei confronti di famiglia, amici, compagni di squadra, allenatori e tifosi. Sono andato oltre i miei sogni più ambiziosi”.

Chiude con i quattro anelli del 2003, 2005, 2007 e 2014, ma anche con un totale di cinque finali, due chiamate all’All Star Game, due designazioni nel terzo quintetto Nba. Con quel pesantissimo oro olimpico di quattordici anni fa. E da questa parte dell’oceano con un’Eurolega, uno scudetto, due Coppe Italia, due chiamate da Mvp del campionato italiano e una da Mvp della rassegna continentale. Tutta roba preziosa, conquistata con la V nera sul petto.

Manu si chiude la porta alle spalle. Torna nel mondo di noi “normali”, lui che normale non è mai stato, sul parquet. Dopo aver dispensato talento, carisma, furore agonistico, spirito di squadra, negli ultimi anni anche saggezza e buoni consigli nei confronti dei compagni di viaggio più giovani. Dopo aver onorato la Virtus, per due splendide e indimenticabili stagioni. Dopo essere entrato per sempre nel cuore dei tifosi, e aver guadagnato sempre il rispetto degli avversari.

Buon meritatissimo riposo, guerriero. La Virtus ti ringrazia e ti rende onore.

(m.tar.)

Il palmares:

4 titoli NBA con i San Antonio Spurs (2003, 2005, 2007, 2014)
1 Oro olimpico con la Nazionale Argentina nel 2004
1 Bronzo olimpico con la Nazionale Argentina nel 2008
1 Argento ai Mondiali con la Nazionale Argentina nel 2002
1 Eurolega con la Virtus nel 2000-01
1 scudetto con la  Virtus nel 2000-01
2 Coppa Italia con la Virtus (2001, 2002)
2 FIBA Americas (2001, 2011)
2 volte MVP della Serie A (2001, 2002)
MVP Euroleague Final Four nel 2001
All-star NBA nel 2005 (Spurs).

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