Italia – Petrucci delinea il Mondiale in Cina e il dopo

Intervista a tutto campo per il Presidente della FIP Gianni Petrucci che delinea i tratti del prossimo futuro della Nazionale, sgombrando il campo su eventuali dubbi sulla presenza degli italiani nella NBA ai Mondiali in Cina e sul futuro del rapporto con Sacchetti, con Vincenzo De Schiavi de La Gazzetta dello Sport..

Il giorno dopo. Prevalgono due sensazioni: realismo e sofferenza. Il realismo dice che siamo messi decisamente meglio delle nostre avversarie in classifica, poi però c’è la sofferenza di non aver chiuso il conto ed essere già al Mondiale. Siamo ancora in ballo, insomma. Ma un anno fa avremmo firmato per vivere una situazione del genere. E abbiamo più di un motivo per essere ottimisti.

Ungheria a febbraio. Non esistono partite del genere. Ricordo, per esempio, un Roma-Lecce nel calcio, tanti anni fa, che dovrebbe essere un monito per tutti. Non sottovalutiamo nessuno, ma l’ottimismo c’è, ne abbiamo tanto. Anche perché sono convinto che non potremmo mai ripetere una partita come quella con la Polonia». Dove si giocherà? «Vorremmo giocare nel luogo più vicino possibile a Milano. Per mettere tutti i giocatori nelle migliori condizioni possibili.

Trattativa con l’Olimpia. Ci aspettiamo la massima collaborazione, quella che c’è sempre stata. Con Livio Proli e con l’Olimpia abbiamo sempre avuto la massima intesa». Vi aspettate quindi anche Brooks e Della Valle? «Io sono certo che Proli e Simone Pianigiani capiscano l’importanza della partita con l’Ungheria». Dovrete venirvi incontro… «Non ho mai litigato con Milano e Proli. Il signor Armani, lo dico sempre, è stato sponsor quando ero presidente del Coni, sponsor olimpico. Sanno tutti benissimo che queste finestre potrebbero portare l’Italia non solo al Mondiale ma anche ai giochi olimpici

Belinelli, Gallinari, Sacchetti. Per me Gallinari e Belinelli vanno in Cina. Poi vedremo le convocazioni del Ct. L’allenatore è intelligente. Sono innamorato di Sacchetti prima dal punto di vista umano e poi da quello tecnico. Il et. ogni giorno ci conquista sempre di più. Dopo le vittorie ma anche per come reagisce alle sconfitte. Per me potrebbe rimanere a vita in federazione. Finché ci sono io si va avanti con lui.

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