La forza tranquilla, la certezza del proprio valore, la volontà di essere protagonisti. Pianigiani aveva chiesto di resettare la sconfitta interna con il Real Madrid – immeritata per quanto si era visto in gran parte dell’incontro – dal finale che aveva fatto male al cuore. Invece al Pireo, in casa del mito Spanoulis, l’AX Exchange riparte con la stessa autorità della gara al Forum, resiste al ritorno dei Reds trascinati dal solito loro pubblico fantastico e stavolta il finale lo scrive intrappolando nella rete difensiva del coach un attacco greco capace di 2/13 da tre. Gara di contenimento contro una squadra che nelle prime due giornate sembrava avere la marcia in più per arrivare alla Final Four e una costanza di ritmo che fanno ben sperare per il futuro. Scrivendo un secondo tempo eccellente con Nedovic, senza sbagliare i tiri aperti, valorizzando in lunetta il lavoro sui lunghi (25/27 con 7/7 di Gudaitis e 2/2 di Tarczewski), sotto la guida continua di Mike James, di un Vlado Micov che ha dato l’esempio con i suoi 13 punti nel primo quarto.
Finisce 75-99. Boxscore: 15p+10r Milutinov, 13 Printezis, 12 Vezenkov e Mantzaris per l’Olympiacos; 22 James, 20 Nedovic, 19 Micov, 11 Gudaitis per l’Olimpia Milano.
La cronaca:
L’Olympiacos forza il gioco sull’uomo più in forma, Nikola Milutinov con la sua taglia e forza riesce a giocare vicinissimo al ferro. Segna sei punti nei primi cinque minuti. L’Olimpia trova sette punti da Micov ma soffre dentro l’area. Sul secondo fallo di Brooks, l’Olympiacos con Printezis prova a scappare sul 17-13. Milano risponde con due liberi di Bertans e una tripla di Micov (13 nel primo). Quando James semina il panico nell’area greca e manda a schiacciare Gudaitis, l’Olimpia è avanti 20-17. Dopo il time-out di Coach Blatt, Mantazaris pareggia subito, l’Olimpia perde un minimo di fluidità, Vezenkov segna due volte e l’Olympiacos chiude il primo avanti 26-24. L’Olimpia replica, alla tripla di Mantzaris fa seguito quella di Kuzminskas. Bertans dall’angolo sorpassa in un periodo fatto di vantaggi minimi. Un jumper di James e un paio di buone difese preparano la tripla di Della Valle (che stoppa Spanoulis e lo forza ad un secondo errore dall’altra parte) che vale il 41-37 Milano. James allunga a più sette ma l’Olympiacos finisce meglio il secondo periodo: due liberi di Printezis e un canestro ravvicinato di Milutinov accorciano le distanze a tre punti, 44-41.
IL SECONDO TEMPO – L’Olympiacos aggredisce la ripresa, ha anche un paio di chiamate favorevoli e dopo un canestro di energia di Tarczewski sorpassa con un contorpiede chiuso da Printezis in un momento in cui Milano perde un po’ il controllo del ritmo. Milutinovc fa la voce grossa vicino al canestro. E’ lui a determinare l’allungo a metà del terzo che Nedovic con due jumper dalla media annulla impattando nuovamente a quota 52. Sempre Nedovic completando un gioco da tre come aveva fatto poco prima Gudaitis allunga a più tre per Milano. Il momento è favorevole: James attacca la difesa e va quattro volte in lunetta segnando sempre; Nedovic e Brooks concludono due contropiedi su palla rubata. A 1’51” dalla fine Coach Blatt ferma la partita con l’Olimpia avanti di nove, 66-57. Al rientro, l’Olimpia difende ancora forte, Gudaitis mette due liberi e Jerrells risponde alla schiacciata di LeDay con una tripla. Il vantaggio due volte tocca i 12 punti poi è 73-63 alla fine del terzo con il tap-in sulla sirena di Vezenkov. Nedovic dalla lunetta mette tre liberi prendendo fallo da Spanoulis, su una tripla di Micov l’Olimpia scatta a più 14. E ci resta con due liberi di Jerrells, nonostante il quarto fallo di Brooks, poi con un’entrata di James e momenti di difesa importante. Al rientro dal time-out di Blatt, l’Olimpia dilaga: tripla di Micov, tripla di James con un laser negli occhi (richiamo degli arbitri) che scrive il più 22. Il finale è una passerella dell’Olimpia impressionante.
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