TRENTO – Il basket italiano cambia padrone. La Reyer Venezia non difenderà in finale il tricolore vinto un anno fa, a giocarsi il titolo con l’Olimpia Milano sarà l’Aquila Basket Trento, che sfrutta il match point casalingo per eliminare i campioni d’Italia e volare, a distanza di dodici mesi, nuovamente all’ultimo atto del massimo campionato. La partita finisce 84-76 ed è una recita perfetta dei ragazzi di coach Maurizio Buscaglia, ancora premiato per il suo sublime lavoro alla guida della Dolomiti Energia.
Un maestoso Forray, un leonino Hogue e gli sprazzi di Silins e Sutton, quest’ultimo a secco per 28 minuti prima di accendersi nel quarto decisivo, riportano Trento in finale scudetto: un anno fa fu proprio Venezia a spegnere il sogno dei bianconeri. “Parliamo di una bella partita e di una bella serie – ha dichiarato a caldo Buscaglia – e loro oggi hanno iniziato molto bene e noi facevamo fatica, cercando di pensare troppo a cosa dovevamo fare. È sempre stata una partita aperta, siamo riusciti nella ripresa a condizionare il loro attacco. Siamo una buona squadra, un bel gruppo: possiamo vincere se giochiamo insieme. Siamo in finale, devo solo dire che i ragazzi sono stati fantastici. Dopo quattro-cinque azioni del terzo quarto abbiamo capito che potevamo mettere in campo quello che avevamo detto negli spogliatoi. Con il senno di poi, è stato meglio non aver iniziato forte: c’è stato un click, come sempre è arrivato di squadra, e qualcosa è cambiato. Milano? Ci penserò da domani, è un’altra montagna da scalare. Faccio i complimenti al nostro pubblico e a Venezia, che è una grande squadra”.
IL PRIMO TEMPO – L’avvio è tutto degli ospiti: Tonut affonda la schiacciata, Daye firma la bomba del 5-9. A tenere in piedi Trento è l’asse Forray-Hogue, prima di un canestro splendido di Shields per il 10-12. Si gioca a ritmi folli, le due squadre attaccano sempre nei primi secondi dell’azione, Tonut porta nuovamente i suoi sul +4. L’arma in più di Trento è Forray, che va a segno per il -2, stoppa Haynes e cerca di innescare Hogue, fermato dal secondo fallo di serata di Haynes: De Raffaele lo richiama in panchina per De Nicolao. Daye e Forray continuano con il botta e risposta, il primo vantaggio trentino arriva con la bomba di Silins (20-18). Trento tocca il +4 con un tocco morbido di Shields, alla prima sirena è 25-20 grazie a un libero di Hogue.
La breve pausa fa bene a Venezia, che rientra sul parquet alzando la voce in difesa e piazzando con Johnson e Sosa le triple del sorpasso immediato, ispirate da un Peric che si concede anche il gancio del 25-28, una stoppata su Sutton e un rimbalzo-assist per Daye (25-31). Il digiuno di quasi 5 minuti dell’attacco trentino viene interrotto da un layup (e fallo subito) di Gutierrez. E’ la scossa che serviva all’Aquila, di colpo nuovamente a -1 grazie a Beto e Hogue (32-33). Gutierrez dalla lunetta fa soltanto 1/2 e ristabilisce la parità, Venezia si riporta sul +6 grazie a un ispiratissimo Watt, all’intervallo lungo il punteggio è 36-41.
IL SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con una bomba per parte: apre Daye, risponde Silins. Il lettone è scatenato e firma anche la tripla del -2, Shields riporta Trento in parità. Haynes per il nuovo +3, ancora Silins dall’arco a infiammare la partita (47-47). Trento rimette la testa avanti con Forray, De Raffaele vuole parlare ai suoi e chiama immediatamente timeout. Una tripla estemporanea di Johnson non basta a Venezia per rimanere a contatto, Trento scappa con uno Shields chirurgico dalla lunetta (57-50).
Nel momento migliore dell’Aquila, una soluzione dall’arco di Sosa permette ai campioni d’Italia di respirare e di tornare a due possessi di distanza. Soltanto a 1’32” dalla fine del terzo quarto arriva il primo punto di Sutton, con un 1/2 ai liberi. Altre due trasformazioni dalla lunetta valgono il +7, un tap-in di Bilingha fissa il 62-57 con cui si entra nei 10′ finali. La difesa casalinga stringe qualche vite e per Venezia diventa un’impresa trovare il fondo della retina, Sutton oscura Daye e inizia ad avere fiducia anche in attacco, trovando un pazzesco canestro con un appoggio rovesciato proprio sull’opposizione di Daye. Una tripla senza senso di Johnson cancella la doppia cifra di vantaggio di Trento (67-60), Haynes rimette definitivamente la Reyer in carreggiata con la tripla del -4. Johnson continua a forzare e a firmare canestri incredibili, Trento si mantiene a distanza con Forray e Hogue e cancella dalla partita Daye, autore di due palle perse sanguinose.
A 3’37” dalla sirena, Sutton vola a canestro per la schiacciata del +7, con il libero aggiuntivo sbagliato: è il quinto fallo di Watt, costretto a uscire dal match. Venezia si aggrappa ancora una volta alle doti balistiche di Johnson, sua la tripla del -4. Hogue non trema dalla lunetta, Haynes sbaglia un comodo layup e Trento entra nei 120 secondi finali avanti di 6. Il ferro sputa la tripla di Shields, Hogue commette fallo a rimbalzo e regala due liberi a Peric, che sbaglia il secondo e ringrazia il tap-in di Daye: 77-74. La Dolomiti Energia attacca frettolosamente e Beto spara un airball da 7 metri, dall’altra parte Daye si divora il layup del -1.
Ultimo minuto, forzatura di Sosa da tre, Hogue domina a rimbalzo. Non si segna più ma a Trento sta bene così, perché quando arriva il canestro di Gutierrez ha il sapore della vittoria (79-74 a 29″ dalla sirena). Haynes cerca la tripla rapida, il ferro non accoglie la sua preghiera da circa 8 metri, Sutton cattura il rimbalzo ma dalla lunetta non riesce a chiudere il match, facendo solo 1/2 per i due possessi pieni di vantaggio. E’ la schiacciata di Beto Gomes a mettere il punto esclamativo sull’impresa di Trento, arrivata dopo l’ennesima palla persa di Daye.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO-UMANA REYER VENEZIA 84-76
(25-20, 36-41, 62-57)
Trento: Franke, Sutton 10, Silins 12, Forray 16, Conti ne, Flaccadori ne, Gutierrez 5, Czumbel ne, Gomes 7, Hogue 17, Lechtaler ne, Shields 17. All.: Buscaglia
Venezia: Haynes 9, Peric 6, Johnson 17, Sosa 6, Tonut 4, Daye 16, De Nicolao 2, Bolpin ne, Ress ne, Biligha 4, Cerella, Watt 12. All.: De Raffaele
Tiri: Trento 20/38 da 2, 8/19 da 3, 20/30 ai liberi; Venezia 17/34 da 2, 12/28 da 3, 6/8 ai liberi
Rimbalzi: Trento 35 (10 offensivi), Venezia 30 (8 offensivi)
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