DANZICA – L’attesa lunga 12 anni non è ancora finita: l’Italia cade nettamente in Polonia (94-78), spreca il primo dei tre match ball a propria disposizione e deve rimandare al 2019 la qualificazione ai Mondiali, quando a febbraio affronterà Ungheria e Lituania nelle ultime due sfide del girone. A Danzica non c’è stata praticamente mai partita, con la Polonia che domina dall’inizio alla fine e tiene sempre a debita distanza gli azzurri, che possono consolarsi soltanto per aver mantenuto in proprio favore la differenza canestri grazie al +19 dell’andata al PalaDozza. I padroni di casa prevalgono in fisicità ed intensità, costruiscono azioni d’attacco più fluide e tirano con maggiore precisione da tre (47.06% contro 29.6%). Agli azzurri non bastano carattere e forza di volontà, ogni volta che Aradori e compagni provano ad avvicinarsi vengono ricacciati indietro dall’incontenibile forza d’urto biancorossa.
POLONIA SUBITO IN FUGA – Che per i ragazzi di Meo Sacchetti sarà dura lo si intuisce subito in avvio di gara. La Polonia scende sul parquet con piglio aggressivo, prende in mano le redini del gioco e costringe l’Italia a una lunga serie di palle perse che innescano sanguinose transizioni degli uomini di Taylor, capaci di segnare in contropiede ben 14 punti. Nel primo quarto, chiuso 31-18, la Polonia scava il solco che peserà come una zavorra nell’economia del match. Nel secondo periodo, dopo un avvio da dimenticare (-17, 64-47), gli azzurri tengono meglio il campo, provano ad alzare la pressione difensiva ma non si spingono oltre il -8 (47-39) per poi andare all’intervallo ancora in doppia cifra di svantaggio (52-41).
AZZURRI MANTENGONO LA DIFFERENZA CANESTRI – Al ritorno sul parquet l’Italia compie il massimo sforzo per riaprire il match. Aradori sembra finalmente entrare in ritmo e Gentile trova un incredibile gioco da quattro punti che avvicina gli azzurri a sole 6 lunghezze di distanza (71-65). Non appena la manovra degli uomini di Sacchetti cala di intensità, però, emergono nuovamente la fisicità e la brillantezza di una Polonia che trova risorse in tutti i fondamentali e sfoggia un Lampe davvero in stato di grazia. Tra la fine della terza e l’avvio dell’ultima frazione, i biancorossi premono sull’acceleratore e mettono a segno l’ennesimo affondo che fa precipitare l’Italia ancora a -17 (82-65). Le sorti dell’incontro sono ormai segnate e l’unica preoccupazione dell’Italia diventa quella di preservare la differenza canestri. In un sofferto epilogo, a conferma del dominio polacco, Aradori e compagni riescono almeno a portare a termine questa missione. La Cina resta a un passo, ma la vittoria che manca per la qualificazione ai Mondiali è rimandata al 2019.
Amaro il commento del ct Meo Sacchetti subito dopo la partita: “Subire questo break all’inizio ci ha condizionato, al massimo siamo arrivati a 6 punti da loro. Rispetto alla partita di Bologna sono migliorati, hanno inserito due giocatori nuovi e hanno giocato complessivamente meglio di noi. I calcoli sulla differenza canestri? No, a noi manca una vittoria, non siamo ancora qualificati e non potevamo esserne condizionati. Dovevamo essere più lucidi nei momenti decisivi e invece abbiamo fatto degli errori dettati dalla fretta e loro ci hanno colpito in contropiede. Escludo però che dopo la Lituania ci sia stato appagamento, non siamo una squadra con una tale quantità di vittorie alle spalle che può permettersi di essere appagata”.
Gli fa eco Cinciarini: “Subire quasi cento punti non è una cosa normale. Dispiace, potevamo chiuderlo qua il discorso, ma ora non facciamoci prendere dal nervosismo, basta sempre una vittoria”. Aggiunge Brian Sacchetti: “In casa è facile gasarsi quando si trova con tale regolarità il canestro. Con la Lituania abbiamo consumato molte energie mentali, ma ora è inutile piangerci addosso”.
POLONIA-ITALIA 94-78
(31-18, 52-41, 73-65)
Polonia: Slaughter 10, Waczynski 14, Ponitka 18, Cel 1, Lampe 22; Gruszecki 3, Hrycaniuk 2, Kolenda ne, Koszarek 9, Nowakowski ne, Sokolowski 15, Sulima ne. All. Taylor.
Italia: Vitali 2, Aradori 13, Tonut 6, Polonara 0 , Burns 10; Abass 13, Biligha 4, B. Sacchetti 6, Cinciarini 6, Filloy 9, Gentile 10, Fontecchio ne. All. R. Sacchetti.
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