ROMA – C’è un lato degli atleti che spesso rimane nascosto dai riflettori ed è quello umano, del cuore, che spinge a compiere le azioni più nobili, quelle che davvero fanno la differenza. Come nel caso di Marc Gasol, centro dei Memphis Grizzlies che ha rivelato di aver partecipato nei giorni scorsi ad una missione a largo del Mar Mediterraneo a bordo della nave ONG Open Arms. Una missione che ha portato al salvataggio di vite umane e ha lasciato un segno indelebile nel cuore del gigante catalano: «Frustrazione, rabbia e impotenza –ha scritto Gasol su Twitter –. È incredibile come tante persone vulnerabili siano abbandonate alla morte in mare. Provo profonda ammirazione per i ragazzi di Open Arms che questa volta voglio chiamare miei compagni». Un gesto che vale più di mille schacciate.
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