La mattina maestra alle elementari, nel tempo libero presidentessa di un club di A-2. Il marito invece è un otorinolaringoiatra di fama: quando non esercita, si diletta come direttore sportivo. Lei si chiama Donatella Formisano, lui Leonardo Manzari: insieme agli amici Renato di Carlo e Guido Grossi – rispettivamente vice-presidente e segretario – sono l’anima della Virtus Cassino. Attorno a loro figli, amici, parenti. Tutti volontari: tanta passione, zero euro. Una storia nata dal nulla sette anni fa, quando la dirigenza dell’Eurobasket voleva dismettere la società satellite Città Futura, e offrì il titolo sportivo al dott. Manzari. Il primo anno in Serie D, dando spazio a giocatori del territorio cassinese, servì per capire in quale avventura si fossero cacciati. Poi la decisione di ampliare panorami e ambizioni: l’arrivo di giocatori da fuori, la promozione nell’allora C-2, la wild card per la C-1, l’ascesa in B nel 2014. Al quarto anno nella terza serie italiana, l’ennesima scalata: è storia recentissima, immagini datate 10 giugno 2018. La vittoria su San Severo alle Final four di Montecatini ha proiettato la cittadina frosinate in A-2: una vera impresa, per una piazza dove la pallacanestro è vissuta come novità assoluta e per una realtà giovanissima, che considera un gran risultato aver riempito il palazzetto da 450 posti in occasione dei match di cartello.
Ricordi — I meno giovani vi racconteranno la leggendaria avventura in B-2 negli anni ‘90 della Foibos Cassino, in cui per un biennio allenò – per una serie di casualità – il “Divino” Sergei Belov: vero, ma da allora e fino a pochi anni fa, la passione per la palla a spicchi non ha più toccato quelle terre. In A-2 qualcosa cambierà: il palazzetto innanzitutto, inadatto alla categoria. La squadra giocherà al palasport di Frosinone, nella speranza di convogliare pubblico dall’intera provincia. Il roster avrà qualche rivoluzione fisiologica: il bomber Dalton Pepper e Raucci saranno i fari, Ingrosso e Castelluccia i graditi ritorni, il rookie Antino Jackson (play classe ‘96 da New Mexico) il potenziale fenomeno. Se escludiamo il centro Bagnoli, tutti gli altri (specie Paolin, Masciarelli e De Ninno) sono polivalenti, in grado di giocare almeno due ruoli. Non cambierà la filosofia della società, che resterà a gestione familiare, con l’apporto d’esperienza del team manager Furio de Monaco: originario di Cassino, giocò in A a Pistoia. Non muterà neppure lo staff tecnico: pensate che coach Luca Vettese è sempre rimasto alla guida della squadra, portandola dalla D all’A-2. Gli obiettivi? La salvezza senza dubbio, ma soprattutto affermarsi nel territorio sia con la prima squadra, sia con lo sviluppo del settore giovanile: oggi la collaborazione con la Scuba Frosinone funziona, ma i margini di crescita sono notevoli.
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