Il PalaNat ha riaperto le sue porte all’Allianz Geas, da oggi impegnato con la preparazione, con due sedute quotidiane. Assenti giustificate Nicolodi, Ercoli (entrambe ancora con la Nazionale A) e Brunner, che si uniranno al gruppo nei prossimi giorni, mentre Ilaria Panzera, impegnata durante tutto il periodo estivo con le nazionali giovanili e reduce dall’oro europeo con l’Under 16, godrà di un doveroso periodo di riposo. I nuovi innesti Williams e Loyd sono alle prese con le visite mediche e potranno iniziare ad allenarsi a breve. Le rossonere, affiancate da alcune ragazze del vivaio (Pellegrini, Grassia, Merisio, Lamperti e Calvi), hanno cominciato con una mattinata di atletica, sotto la conduzione del preparatore Davide Bocci.
Ed ora la parola a Cinzia Zanotti: “Nella prima settimana affronteremo un lavoro di rodaggio: dalla prossima, la squadra sarà al completo, con l’eccezione di Barberis (in riabilitazione dopo l’intervento al crociato, ndr), e sarà allora che inizieremo veramente. Primo obbiettivo è riuscire a giocare senza rischi sin dalle battute iniziali, così da poter congiungere la preparazione fisica a quella tecnica. Dovremo cercare di togliere la ruggine, stando lontani dagli infortuni. I primi momenti di lavoro assieme sono davvero importanti. Il lavoro collettivo insegna a mettere da parte gli egoismi e a far trovare i giusti equilibri tra talento ed energia”.
Quali sono gli obiettivi dell’Allianz Geas per la nuova stagione?
“Rimanere in A1. Sulla carta, la squadra ha potenziale per far bene. A parte il gruppo di squadre di prima fascia, c’è grande equilibrio. Ragusa, Schio, Venezia e Napoli hanno messo in campo budget imparagonabili a tutti gli altri: sono su un gradino più alto, anche se nessuno vorrà partire battuto in partenza con loro. Considero Lucca su un livello intermedio, mentre noi, Torino, Broni, Battipaglia, San Martino di Lupari, Empoli e Vigarano siamo lì. Saranno tutte battaglie dall’esito incerto”.
Il microfono passa alla capitana Giulia Arturi, che comincia il diciottesimo anno in rossonero, se si contano anche i due anni passati nelle giovanili: “Essere a Sesto da così tanto vuol dire aver legato la propria carriera cestistica e la propria vita a dei colori; significa che ogni partita ed ogni vittoria valgono di più perché questo è il posto in cui sono cresciuta. Questa squadra l’ho vista lievitare, crollare, rinascere di nuovo dalle proprie ceneri. Siamo state in balìa degli eventi a lungo e per tante volte: l’inizio di annata con questa squadra, questo staff, questa società e questo sponsor crea veramente felicità. Essere da così tanto tempo in una squadra significa anche sentirsi un po’ custode di alcuni valori che sono sempre esistiti nel Geas e che devono essere trasmessi ai nuovi arrivi”.
Qual è stata la tua impressione sul primo giorno di preparazione?
“Ottima, anche se il gruppo si sta ancora formando. Stiamo aspettando che tornino tutte: tra vecchi volti e facce nuove ci sono molte cose da raccontare e tanta voglia di iniziare. È bello che ci siano nuove compagne da integrare. Il lavoro di oggi con Cinzia e Davide è cominciato alla grande”.
Che cosa ti aspetti dalla nuovo campionato?
“Di rimanere in A1, disputare un bel torneo ed esprimere una buona pallacanestro. L’obiettivo è vivere un anno migliore di quello passato a lottare fino alla fine tre stagioni fa. Aspetto anche di divertirmi: è bello potersi confrontare con avversarie molto forti. Sarà difficile, ma abbiamo lavorato due anni per essere qui: ora siamo pronte ad affrontare questa nuova annata. Desidero anche che si crei un gruppo forte sia in campo sia fuori: questo è qualcosa su cui bisogna lavorare tanto”.
Dalla veterana alla recluta. Costanza Verona, 19 anni, ha svolto i primi allenamenti sestesi: “Sono carica e pronta per iniziare. Oggi abbiamo cominciato a conoscerci: l’ambiente mi è sembrato dei migliori. In questo bel clima inoltre siamo molto seguite e lo staff è sempre disponibile”.
Infine la prima impressione di Brooque Williams, che ha assistito alla prima seduta: “Sono davvero entusiasta di essere qui. Sono appena arrivata dagli States ed è stato un viaggio molto lungo. Ho un ricordo positivo delle mie precedenti esperienze in Italia: non vedo l’ora di scendere in campo e rimettermi in gioco”.
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