Ritorno al passato per Italvolley che, come quell’estate delle Olimpiadi di Rio 2016 (al maschile) o come 13 anni fa a Reggio Calabria in occasione del Grand Prix, perde una finale porprio contro i verdeoro. Le azzurre a Nanchino sono state protagoniste della stessa solita illusione, perdendo 3-2 (26-24; 17-25; 25-22; 22-25; 15-8) conrtro le ragazze di Ze Roberto.
Il secondo posto al Grand Prix ha tutto il sapore della delusione e nient’altro per una nazionale che ancora una volta non ha centrato l’appuntamento con la storia e non riesce a sfatare il tabù sudamericano. E pensando al percorso fatto fino a prima della disputa della finale, caratterizzato da sei vittorie consecutive nella fase preliminare e dal trionfo in semifinale sulla Cina Campionessa Olimpica, è ancor più difficile mandare giù l’insuccesso. Unici elementi di conforto sono sapere di essere tornate ai vertici mondiali, dopo la brutta parentesi alle Olimpiadi di Rio, salendo di nuovo sul podio dopo 6 anni ( risultato che mancava dalla vittoria azzurra della Coppa del Mondo 2011), dunque aver messo al collo per la settimana volta una medaglia del Grand Prix. E la consapevolezza consolidata sempre più della forza di una squadra giovane e fresca (24 anni di media) che fa ben sperare per il futuro. Dalla prestazione della squadra di Mazzanti però derivano impressioni positive: le ragazze hanno lottato per portare a casa la vittoria fino alla fine, quando nel tie-break le avversarie l’hanno spuntata imponendosi per la 12^ volta nella competizione (seconda consecutiva) e riscattandosi dall’infelice sconfitta ai quarti di finale delle Olimpiadi tra le mura amiche. Il successo verdeoro arriva in maniera inaspettata con l’assenza delle big del recente passato (Danielle, Jaqueline, Fe Garay, Fabiana, Gabriela su tutte).
Il sestetto di coach Mazzanti ha sbagliato proprio nei momenti decisivi: costano troppo le rimonte dal 23-21 nel primo set e dal 20-14 nel terzo parziale. Troppi anche gli errori della stella italiana Paola Egonu, che era stata trascinatrice nell’ascesa alla finale e che nel match contro il Brasile ha comunque conquistato 29 punti (3 muri). Bene anche Caterina Bosetti (17) e la capitana Cristina Chirichella (14), coadiuvata da Raphaela Folie alla quale è poi subentrata Sara Bonifacio. Di banda Lucia Bosetti (6), regia affidata a Ofelia Malinov, Monica De Gennaro il libero. Per il Brasile grandi prestazioni di Tandare e Natalia (22 punti a testa). Importanti anche i 5 muri di Ana Beatriz e le quattro schiacciate di Adenizia.
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