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    Tsitsipas esalta il valore delle ATP Finals: “Le ritengo anche più grandi di uno Slam”

    Stefanos Tsitsipas (foto Getty Images)

    Rinfrancato dalla buona prestazione al Masters 1000 di Bercy, Stefanos Tsitsipas è sbarcato a Torino per le ATP Finals con rinnovate ambizioni e soprattutto una maggior fiducia. Il greco si è qualificato per il “masters” come sesto nella Race, al termine di una stagione agrodolce. Aveva iniziato col “botto”, la finale a Melbourne, battuto solo da un Djokovic straripante; quindi ha vissuto alti e bassi fino all’inizio dell’estate, dove le sue azioni sono crollate dopo aver vinto l’unico torneo in stagione, il 250 di Los Cabos. Incertezze tattiche, poca intensità in campo, un po’ di caos nel suo team con l’addio, ritorno e di nuovo addio con Mark Philippoussis. Non un’annata indimenticabile per Stefanos, che torna alle Finals sognando di ripetere il successo del 2019, quando da esordiente nella kermesse di fine anno alzò la coppa del vincitore. Parlando con i colleghi del sito ufficiale delle Nitto ATP Finals, Tsitsipas ha parlato dell’importanza dell’evento, che vista la presenza dei soli migliori al mondo considera pari, o superiore, a uno Slam.
    “È una celebrazione continua. Le ATP Finals sono una commemorazione e una celebrazione del meglio del meglio del nostro sport”, ha detto Tsitsipas. “Ci riuniamo tutti insieme e giochiamo gli uni contro gli altri concentrandoci sul fatto che siamo i migliori al mondo e cerchiamo di lottare per questo mega trofeo, che è un grande premio nel nostro sport. Significa molto. Lo considero probabilmente qualcosa di ancor più grande di uno Slam. Ha un grande prestigio ed è un titolo molto prezioso se riesci a vincerlo. Per farlo devi battere tutti i migliori. Qua ci sono solo i migliori”.
    Grazie alle tre semifinali consecutive (Anversa, Vienna e Parigi-Bercy), Stefanos ha ritrovato buone sensazioni dopo mesi difficili. Crede che vincere partite consecutivamente sia l’unica medicina per ritrovare la miglior versione di se stesso: “Vittorie come queste ti danno così tanta sicurezza, così tanta fiducia in quanto bene puoi giocare e quanto bene puoi sentirti in campo quando giochi bene. Sono queste esperienze decisive e questo tipo di vittorie sono gli ingredienti che ti elevano e ti portano davvero al punto più alto della sua performance. È importante che io riesca a stabilizzarmi ed essere in grado di tenere questo livello, di andare avanti nei tornei. Potrei non vincerle tutte, ma per me è importante riuscire a raggiungere ripetutamente semifinali, finali o addirittura vincere. La continuità nel nostro sport è fondamentale. Spero di continuare queste strisce vincenti” conclude il greco.
    Stefanos non sarà tra i favoriti a Torino, ma una ritrovata fiducia e una buona condizione fisica potrebbe consentirgli di essere un outsider di lusso. Aspettiamo il sorteggio per vedere chi troverà nel suo girone, anche questo è un fattore di non poco conto.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz fa il suo debutto al Masters 1000 di Shanghai con una vittoria, mentre Medvedev e Tsitsipas avanzano facilmente. Il russo si lamenta dei campi: “non so nemmeno se è più lento qui o a Indian Wells”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, numero due del mondo e prima testa di serie dell’ATP Masters 1000 di Shanghai, Cina, ha fatto il suo debutto assoluto nel torneo cinese questo sabato – l’ultimo svolto nel 2019, quando “Carlitos” aveva appena 16 anni -, conquistando una vittoria di qualità che lo proietta nel terzo turno della competizione.Lo spagnolo ha dovuto lavorare sodo per sconfiggere il francese Gregoire Barrère, 73° ATP e carnefice di Nuno Borges nel primo turno di questo torneo, con punteggi di 6-2 7-5, in un match di 1 ora e 45 minuti, difficile e ben disputato, nel quale anche il primo set è stato molto più equilibrato di quanto il punteggio possa suggerire. Alcaraz ha ora totalizzato la sua 62ª vittoria in 70 match in questa stagione e ora attende al terzo turno il vincitore della sfida tra il britannico Daniel Evans e il kazako Mikhail Kukushkin.
    ATP Shanghai Carlos Alcaraz [1]67 Gregoire Barrere25 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 7-5G. Barrere 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5G. Barrere 0-15 df 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-404-3 → 4-4G. Barrere 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3G. Barrere 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-302-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2G. Barrere 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1G. Barrere 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-155-2 → 6-2G. Barrere 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-1 → 5-2C. Alcaraz 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 df A-404-1 → 5-1G. Barrere 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-0 → 4-1C. AlcarazA-40 0-15 15-15 30-15 40-153-0 → 4-0G. Barrere 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-30 40-40 df 40-A2-0 → 3-0C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 2-0G. Barrere 15-0 15-15 30-30 30-400-0 → 1-0

    Daniil Medvedev, numero tre del mondo, e Stefanos Tsitsipas, quinto nel ranking mondiale, hanno iniziato il loro percorso al Masters 1000 di Shanghai questo sabato con vittorie molto comode, essendo naturalmente tra i favoriti al titolo in questo torneo che è stato ampliato a 12 giorni nell’edizione del 2023.Il russo, recentemente finalista a Pechino, ha battuto il cileno Cristian Garín (98° ATP) per 6-3, 6-3 in 1 ora e 32 minuti, raggiungendo la sua 60ª vittoria (su 73 incontri) in questa stagione, mentre Tsitsipas, cercando di recuperare la sua miglior forma, ha trionfato sull’australiano Rinky Hijikata, 75° ATP, per 6-4, 6-2. Medvedev ha in programma un duello con l’americano Sebastian Korda — possibile bel match! — mentre Tsitsipas attende Botic van de Zandschulp o Ugo Humbert.
    ATP Shanghai Stefanos Tsitsipas [4]66 Rinky Hijikata42 Vincitore: Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 2S. Tsitsipas5-2 → 6-2R. Hijikata4-2 → 5-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2R. Hijikata2-2 → 3-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2R. Hijikata15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2S. Tsitsipas 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1R. Hijikata 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Tsitsipas 0-15 15-30 ace 30-30 30-40 A-405-4 → 6-4R. Hijikata 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df4-4 → 5-4S. Tsitsipas 0-15 0-30 0-40 15-404-3 → 4-4R. Hijikata 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-153-2 → 4-2R. Hijikata 0-15 15-15 ace 30-15 40-153-1 → 3-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1R. Hijikata 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1S. Tsitsipas 0-15 df 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 ace 40-40 A-400-1 → 1-1R. Hijikata 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1

    ATP Shanghai Cristian Garin33 Daniil Medvedev [2]66 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6C. Garin 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-5 → 3-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 df 40-152-4 → 2-5C. Garin 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-4 → 2-4D. Medvedev 0-40 df 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A0-4 → 1-4C. Garin 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-3 → 0-4D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3C. Garin 0-15 0-30 0-40 30-400-1 → 0-2D. Medvedev0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Garin 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-5 → 3-6D. Medvedev 15-0 ace 30-0 ace 40-153-4 → 3-5C. Garin0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df3-3 → 3-4D. Medvedev 0-15 0-30 df 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3C. Garin15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2D. Medvedev 0-30 df 15-401-2 → 2-2C. Garin 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1C. Garin 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    L’ultima volta che si è giocato a Shanghai, nel 2019, i campi erano noti per essere tra i più veloci del circuito ATP. Bene, sembra che ciò sia cambiato in questo ritorno al Masters 1000 cinese. Parola di Daniil Medvedev, campione in quell’anno e un esperto per quanto riguarda i commenti sulla velocità dei campi.“Giocare tornei consecutivi così rapidamente, con palle diverse, una superficie diversa, è molto difficile. Prima era uno dei campi più veloci del circuito. Ora non so nemmeno se è più lento qui o a Indian Wells. Devo giocare in questo modo. Sono già riuscito a giocare bene su hard courts lenti quest’anno, quindi proverò di nuovo”, ha commentato dopo aver battuto Cristian Garín con facilità. LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas – Badosa, coppia al capolinea?

    Stefanos e Paula in uno degli scatti dell’account Tsitsidosa

    Il 2023 off court sarà certamente ricordato anche per la love story tra Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa. La super coppia del tennis ha rivelato alcuni mesi fa la frequentazione, confermando in più interviste una forte unione ed empatia, tra due caratteri forti e due carriere di successo. Solo poche settimane fa Badosa aveva speso parole al miele per il compagno, confermando il profondo affetto tra i due e che vista la sua impossibilità di rientrare in torneo per sanare i problemi alla schiena, il suo programma prevedeva di seguire il greco nei suoi impegni. Ma qualcosa potrebbe essere improvvisamente cambiato.
    I due avevano incuriosito il mondo creando un account Instagram chiamato Tsitsidosa, dove postavano belle foto di coppia, tra momenti romantici, bei paesaggi, semplici scatti di vita assieme. Fu proprio da quell’account che i due rivelarono la propria unione. Hanno tenuto aggiornato con buona frequenza l’account, con foto cliccatissime e ben 95300 follower. Adesso l’account è ancora attivo ma sono state rimosse tutte le foto. Zero. Ulteriore indizio che qualcosa forse non va viene dall’account della spagnola, dove erano presenti varie foto con Stefanos, tutte cancellate.
    Strano segnale in un’epoca nel quale i social hanno un’importanza notevole. Al momento i due tacciono, ma sicuramente al prossimo torneo di Tsitsipas (Pechino, scatta a brevissimo) qualcosa verrà chiesto, a meno che non esca nel frattempo qualche dichiarazione. La più bella coppia del tour potrebbe aver ballato una sola estate… LEGGI TUTTO

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    Notizie dal Mondo: Iga Swiatek e le olimpiadi. Il sogno olimpico di Maria Sakkari. Difficoltà a Guadalajara. Un altro forfait alla Laver Cup

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 – Foto Getty Images

    Iga Swiatek e la Sua Prossima StagioneLa tennista polacca Iga Swiatek ha rilasciato alcune dichiarazioni a Eurosport, rivelando come sta pianificando la sua prossima stagione. Nonostante la sconfitta nel quarto turno dell’US Open 2023 contro Jelena Ostapenko, Swiatek non considera questo come un insuccesso grave. “Non ha senso pensarci fin dall’inizio della stagione. Abbiamo in vista l’Open di Australia, appuntamenti significativi negli Stati Uniti e Roland Garros”, ha detto. Ha anche evidenziato l’importanza dei prossimi Giochi Olimpici ma ha sottolineato la complessità della preparazione per questi eventi, date le molteplici competizioni nel calendario.
    Colpi di Scena alla Laver Cup 2023La Laver Cup 2023 ha visto delle importanti defezioni. Oltre alla mancanza di Holger Rune, Stefanos Tsitsipas, a causa di un infortunio, non parteciperà al torneo. Al suo posto giocherà Arthur Fils, inizialmente un riserva del team europeo. Va notato che Tsitsipas, negli ultimi mesi, ha affrontato momenti difficili, avendo perso al secondo turno dell’US Open 2023 e recentemente in Coppa Davis con la Grecia.
    WTA 1000 di Guadalajara: Torneo in OmbraIl WTA 1000 di Guadalajara, nonostante sia l’evento tennistico più rilevante della settimana, sembra passare inosservato. Con numerosi ritiri, copertura mediatica limitata e le condizioni di alta quota, il torneo presenta diverse sfide. Victoria Azarenka, ex numero 1 del mondo, che ha avanzato fino al terzo turno, ha espresso le proprie difficoltà: “Il clima è complicato, ma la vera sfida per me è l’altitudine. La palla vola diversamente, e perdo un po’ del controllo che solitamente sento”. Tuttavia, la tennista bielorussa rimane determinata a superare questi ostacoli.
    Maria Sakkari e il Sogno OlimpicoMentre il WTA 1000 di Guadalajara è in corso, Maria Sakkari ha avuto l’opportunità di parlare dei prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024. Quando le è stato chiesto di scegliere tra vincere un Grand Slam o una medaglia olimpica, la risposta della tennista greca è stata piena di emozione. “Vengo dalla Grecia, dove sono nati i Giochi Olimpici. Una medaglia d’oro significherebbe tutto per me. Sarebbe incredibile, sia in singolo che in doppio misto con Stefanos Tsitsipas”, ha condiviso con entusiasmo.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    L’affascinante sede della Davis in Grecia, guastata della brutta prestazione di Tsitsipas

    Stefanos nello stadio Panathinaiko

    Splendide le immagini arrivate da Atene, in occasione della sfida di Coppa Davis di World Group I. L’incontro tra i padroni di casa ellenici e la Slovacchia si è disputato all’interno dell’iconico Stadio Panathinaiko, reso celebre (e molto caro) per lo sport italiano grazie all’arrivo vincente di Stefano Baldini nella Maratona dei giochi Olimpici del 2004.
    Il Panathinaiko, noto anche come Kallimarmaro, è una bellissima e antica struttura costruita interamente con marmo pentelico (proveniente dal monte omonimo). Nell’antichità ospitò i Giochi panatenaici, in onore della dea Atena, protettrice della capitale greca. Inizialmente lo stadio aveva i posti a sedere in legno, venne poi rinnovato con il marmo del monte Pentelico nel 329 a.C. e quindi notevolmente ampliato, arrivando a contenere ben 50 000 posti. Rimasto sepolto per diversi secoli, venne riscoperto nel 1870 e restaurato inizialmente per i Giochi olimpici di Zappas, primo tentativo di rinascita delle antiche Olimpiadi svolto nel 1870 e nel 1875. Quando fu decisa l’organizzazione dei nuovi giochi Olimpici, lo stadio venne nuovamente ristrutturato e preparato per il 1895. L’arena era stata costruita molto tempo prima che le dimensioni delle strutture sportive di atletica leggera fossero state standardizzate, da qua la caratteristica forma della pista che segue l’antica traccia e non l’anello omologato successivamente, e che non consente pertanto il suo utilizzo per le gare moderne di atletica. Infatti nel 2004 oltre all’arrivo della Maratona, lì si sono svolte le gare di tiro con l’arco.

    Proprio all’interno di quest’affascinante struttura il team ellenico di Davis ha affrontato lo scorso weekend quello della Slovacchia, con un bel campo preparato per l’occasione, ma la delusione degli appassionati locali purtroppo il momento “no” di Stefanos Tsitsipas è continuato anche con la maglia della sua nazionale. Infatti Stefanos ha portato a casa con tantissima fatica il secondo match della sfida contro Lukas Klein, grazie al ritiro di quest’ultimo quando lo score era sul 4-0 per Stefanos, ma il greco era stato a 3 punti della sconfitta nel secondo set. Peggio ancora la prestazione nella giornata decisiva, quando Tsitsipas ha ceduto in tre set ad Alex Molcan, condannando così la Grecia alla sconfitta, visto che gli slovacchi avevano vinto nettamente secondo singolare e poi anche il doppio sconfiggendo la coppia dei fratelli Tsitsipas. 3-1 per la Slovacchia il risultato finale.
    In patria hanno apprezzato l’impegno del proprio miglior tennista, ma le sue prestazioni sono lontane anni luce rispetto a quelle ammirate ad inizio stagione, quando raggiunse la finale degli Australian Open. Una crisi profonda, condita da troppi cambiamenti di coach con l’andirivieni di Mark Philippoussis e del padre, per una situazione negativa che si trascina ormai da parecchio tempo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il 2023 di Tsitsipas, senza vittorie su top10

    Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas è uscito mestamente di scena negli ottavi del 1000 di Cincinnati, battuto in modo secco da Hubert Hurkacz. Perdere dal polacco sul veloce ci sta, quando il buon “Hubi” prende ritmo col servizio ed è poco falloso col diritto, è un avversario molto pericoloso. Il greco viene dal recente successo al 250 di Los Cabos, suo primo trofeo in stagione. Si pensava che una volta sbloccato, potesse fare molto bene nei due Masters 1000 nord americani, invece è incappato in una sconfitta sorprendente in Canada, battuto dal redivivo Monfils, e quindi un terzo turno a Cincy. Insomma, non proprio risultati da n.4 del mondo. 
    Criticare il 2023 di Tsitsipas, finalista agli Australian Open e a Barcellona, semifinalista a Roma e quarti a Roland Garros, potrebbe apparire ingeneroso. Tuttavia approfondendo i risultati della sua annata, è corretto esprimere alcune valutazioni. Nel 2021 e 2022 aveva vinto a Monte Carlo, due 1000, e ha disputato anche la finale a Roland Garros, a Roma, e lo scorso anno anche a Cincinnati. Quest’anno ha disputato un’annata discretamente solida, ma spicca un dato terribilmente negativo: non è ancora riuscito a sconfiggere un top10. Dato piuttosto grave, perché indica una netta difficoltà nel superare i migliori che, evidentemente, hanno capito assai bene come metterlo in crisi in campo.
    A Melbourne lo scorso gennaio, nel miglior torneo stagionale, il giocatore con classifica più alta battuto da Tsitsipas nella sua strada verso la finale è stato Jannik Sinner, allora n.16 al mondo, seguito da Karen Khachanov in semifinale (20). A Barcellona ha sconfitto altri due top20, De Minaur (19) e Musetti (2o), prima di cedere nettamente ad Alcaraz in finale. Altri due successi su top20 a Roma: di nuovo Musetti (19) e quindi Coric (16). Il film si è ripetuto a Los Cabos, con vittorie su Coric e De Minaur, altri due top20. Sipario. Un po’ poco per un giocatore così forte, ex n.3 ATP e potenzialmente numero uno, posizione che avrebbe potuto raggiungere nel recente passato se si fossero verificati alcuni incastri in un paio di settimane. L’ultimo top10 battuto dal greco è Medvedev, alle Finals 2022 di Torino, mentre in un torneo senza Round Robin è stato Rublev ad Astana, lo scorso ottobre.
    Stefanos ha ripreso a lavorare con Mark Philippoussis, “panchinando” papà Apostolos per provare nuove vie. È evidente che il suo tennis sia fermo da troppo tempo e lui ne sia ormai più che consapevole. Intanto la prossima settimana scivolerà al n.7, con la perdita dei punti pesanti della finale a Cincinnati, passato sia da Sinner che Rune, oltre che Ruud. Senza un salto in avanti, delle novità concrete che possano di nuovo alzare l’asticella del suo gioco, la strada per il greco sembra piuttosto in salita. A lui rilanciare, e sorprenderci.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il tennista perfetto secondo Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 – Foto Getty Images

    Sempre interessanti le sfide dell’ATP che mettono alla prova i migliori giocatori del circuito per creare il tennista ideale. Da quali avversari o campioni leggendari ‘preleverebbero’ le loro tecniche? Questa volta, Stefanos Tsitsipas ha delineato il suo giocatore ideale, con alcune scelte che potrebbero sorprendere molti.
    DIRITTO: Juan Martín del Potro. “Hai visto il suo colpo di diritto? È come un martello!”.
    ROVESCIO: Daniil Medvedev. “Mai visto qualcuno eseguire rovesci come lui”.
    SERVIZIO: Milos Raonic. “Ha un servizio potente; l’ho affrontato alcune volte ed è veramente arduo rispondere alle sue battute, è difficile anticiparlo”.
    RISPOSTA: Novak Djokovic. “È una scelta scontata per chiunque. Ha un’ottima capacità di bloccare la palla e di rispondere in profondità”.
    ROVESCIO SLICE: Roger Federer. “Mantiene la palla molto bassa e lo colpisce con naturalezza”.
    GIOCO A RETE: Nicolas Mahut. “Mi ha colpito molto quando ho giocato in doppio con lui”.
    TOCCO: Diego Schwartzman. “Ha mani eccezionali, lo scelgo sicuramente”.
    MOBILITÀ: Carlos Alcaraz. “Si muove come se non ci fosse un domani; non ho mai visto un giocatore così”.
    VELOCITÀ: Rafael Nadal. “Non ho giocato contro lui a 18 anni, ma mi piacerebbe avere la sua velocità di allora”.
    FLESSIBILITÀ: Grigor Dimitrov.
    MENTALITÀ: Novak Djokovic. “Ha dimostrato di poter superare match estremamente difficili grazie alla sua solidità mentale. Questa è la ragione per cui è attualmente in testa per il numero di Grand Slam vinti”.
    TENACIA: Marton Fucsovics
    COMPETITIVITÀ: Jannik Sinner. “Non è uno che si arrende facilmente”.
    FESTEGGIAMENTI: Stefanos Tsitsipas. “Il mio ballo a Los Cabos dimostra che di recente sto mostrando dei festeggiamenti spettacolari, e mi diverto molto a farlo (sorride)”.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Ho dato a mio padre una pausa, con Philippoussis proveremo cose nuove”

    Mark Philippoussis e Stefanos Tsitsipas

    A volte si lasciano, poi si ripigliano… Questa massima delle tormentate relazioni di coppia calza a pennello per descrivere il secondo atto della collaborazione tra Stefanos Tsitsipas e Mark Philippoussis. I due, dopo la separazione appena prima di Roland Garros, sono tornati ufficialmente insieme. Ma la vera novità è che papà Apostolos, storico allenatore del n.4 al mondo, per la prima volta si fa da parte. Si erano già visti insieme Los Cabos Mark e Stef, ma ancora Tsitsipas non ne aveva parlato ufficialmente. L’ha fatto ieri sera alla stampa in quel di Toronto, raccontando l’evoluzione dei loro rapporti e la decisione di allontanarsi, almeno temporaneamente, dall’ala protettiva ma forse un po’ troppo ingombrante del padre.
    “Ho dato un po’ di tempo libero a mio padre. Non ha avuto da quando ho 12 anni”, ha detto Stefanos nella conferenza stampa pre-torneo. “Penso che per lui sia molto salutare prendersi un po’ di tempo lontano dal campo e sentirsi di nuovo sereno, senza stress. I genitori a volte possono diventare emotivi e lo capisco perfettamente. Io stesso non sono un genitore, ma posso immaginare quanto possa essere difficile a volte vedere tuo figlio dare il massimo e affrontare così tante difficoltà durante una partita. Lo amo e voglio che faccia parte di quel viaggio che abbiamo costruito insieme, e non andrà da nessuna parte. È ancora con noi ed è ancora lì a seguire il nostro percorso e il nostro viaggio”.
    Quindi non un addio, ma un arrivederci. Intanto, l’idea è quella di approfondire il suo gioco, con novità ed esperimenti sotto la guida di Philippoussis, uno dei migliori attaccanti della fine degli anni ’90. Con lui di nuovo al suo fianco, è arrivato il primo titolo del 2023 a Los Cabos.

    “È tempo di continuare a esplorare cose nuove. Ho una mentalità aperta e voglio imparare il più possibile per massimizzare la mia carriera perché a volte mi sono sentito un po’ fermo, stagnante. Mark è lui stesso un genitore. Non è mio padre, ma ha attraversato molti momenti della sua carriera personale che può identificare e catturare meglio in certi modi. È un ragazzo incredibile, mi ha aiutato molto. Lui è stato lì per me. Anche quando la gente non lo vedeva in giro, è stato lì a porte chiuse in privato. Ed è una grande aggiunta alla nostra squadra” afferma Stefanos.
    Vedremo che cosa accadrà nel gioco di Tsitsipas nella seconda parte di stagione, se riuscirà a tornare a quel gioco più proiettato in avanti o cercherà, finalmente, di mettere mano a quel rovescio tanto bello stilisticamente quanto traballante per stabilità ed efficacia. Il finalista dell’ultima edizione degli Australian Open aveva intrapreso lo scorso autunno un nuovo percorso guidato, oltre che dal padre, dall’australiano di chiare origini greche, personaggio di carattere e carisma. “Voglio spostare il tennis di Stef sempre più verso la rete, ha mano e fisico per farlo, è un completamento al suo gioco e oggi quasi nessuno va davvero a rete, farlo per noi sarà un vantaggio competitivo”, così affermava Mark lo scorso inverno nella off-season. I risultati parevano dagli ragione: finale a Melbourne, dove un Djokovic troppo forte sbarrò la strada al suo primo Slam, ma i miglioramenti erano visibili. Poi una primavera modesta, nessuna vittoria contro un top10 e la drastica decisione di interrompere la collaborazione.
    Tsitsipas allora disse che il rapporto con Mark era eccezionale, ma che due visioni diverse di come stare in campo alla fine portavano solo a confusione. Evidente quindi che Philippoussis avesse un progetto di dove portare Stefanos ben diverso da quello di papà Apostolos. Il fatto che il padre sia stato temporaneamente messo “in vacanza”, e le parole di Tsitsipas su di un suo gioco “stagnante”, fanno pensare che si sia reso conto di uno status quo non soddisfacente, con la voglia di provare nuove strade. Del resto i migliori dell’epoca recente hanno insegnato a tutti che il miglioramento continuo deve essere il mantra per una carriera lunga e ricca di successi. Mai stare fermi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO