More stories

  • in

    Diretta Mondiali Basket, Italia-Repubblica Dominicana: segui il LIVE

    10:41
    Italia-Repubblica Dominicana 37-31
    Due tiri da tre animano la partita. Spissu replica al canestro caraibico

    10:40
    Italia-Repubblica Dominicana 34-28
    Fontecchio marca la differenza! canestro stellare, poi mette dentro anche il libero supplementare

    10:37
    Italia-Repubblica Dominicana 31-26
    Polonara dalla lunetta ristabilisce il margine realizzando due tiri liberi

    10:35
    Italia-Repubblica Dominicana 29-24
    Towns mantiene i caraibici in scia dell’Italia. Poi sbaglia il tiro libero supplementare

    10:34
    Italia-Repubblica Dominicana 29-22
    Ancora Datome! Altro canestro dell’azzurro che conquista anche un fallo

    10:31
    Italia-Repubblica Dominicana 27-22
    Datome riporta l’italia a +5. La partita si accende

    10:30
    Italia-Repubblica Dominicana 25-22
    L’Italia torna in vantaggio di un possesso grazie a due tiri liberi di Spagnolo

    10:29
    Italia-Repubblica Dominicana 23-22
    La Repubblica Dominicana si riporta pericolosamente sotto trovando due tiri da tre

    10:27
    Italia-Repubblica Dominicana 21-16
    Datome marca la differenza in avvio di secondo quarto. L’Italia è ripartita nella stessa maniera in cui aveva iniziato la partita

    10:23
    Italia-Repubblica Dominicana 19-13
    L’Italia chiude in vantaggio il primo quarto di partita. Partenza sprint per gli Azzurri (12-0) che poi hanno vissuto un passaggio a vuoto consentendo agli avversari di rientrare. Nervosismo sulla panchina azzurra: due tecnici, uno per il coach, uno collettivo

    10:20
    Italia-Repubblica Dominicana 17-9
    Ricci riporta l’Italia avanti: cinque punti per l’azzurro

    10:18
    Italia-Repubblica Dominicana 12-9
    Il ct Pozzecco contesta il canestro dgli avversari: tecnico per la panchina azzurra

    10:16
    Italia-Repubblica Dominicana 12-6
    Zero su tre al tiro per gli Azzurri che sembrano aver perso la misura sotto canestro

    10:13
    Italia-Repubblica Dominicana 12-6
    Time out per l’Italia. Gli Azzurri dopo una partenza devastante si sono fermati. Il ct Pozzecco rimprovera ai suoi un’eccessiva superficialità al tiro.

    10:09
    Italia-Repubblica Dominicana 12-6
    La Repubblica Dominicana resta in scia degli Azzurri: i caraibici si riportano sotto

    10:05
    Italia-Repubblica Dominicana 12-0
    partenza devastante dell’Italia che in questi primi minuti sta dominando la sfida contro gli avversari. Secondo time out per i dominicani

    10:01
    Italia-Repubblica Dominicana 4-0
    Polonara firma i primi due canestrI della partita! L’Italia inizia al meglio. Subito time out per i caraibici

    10:00
    Palla a due: si comincia!
    Italia e Repubblica Dominicana si sfidano per il primato del loro raggruppamento

    9:55
    Il quintetto azzurro
    Il ct azzurro Gianmarco Pozzecco ha deciso di iniziare la sfida schierando sul parquet: Spissu, Tonut, Melli, Fontecchio, Polonara 

    9:51
    E’ il momento degli Inni Nazionali
    Gi Azzurri sono allineati al centro del campo: per loro oggi arriva una sfida decisiva nel percorso di qualificazione alla seconda fase dei Mondiali

    9:50
    Repubblica Dominicana, ok all’esordio
    E’ stato un esordio vincente anche per la selezione caraibica che nella prima sfida dei Mondiali ha battuto le Filippine con il punteggio di 87-81.

    9:40
    Italia, esame di maturità
    La sfida odierna all’Araneta Coliseum di Quezon rappresenta un vero e proprio esame di maturità per il quintetto azzurro che nell’ultima partita del girone dovrà affrontare le Filippine che avranno il vantaggio di poter contare sul pubblico di casa

    9:30
    Italia-Repubblia Dominicana, dove vederla in tv
    Italia-Repubblica Dominicana, seconda partita degli azzurri ai Mondiali 2023, si giocherà oggi alle ore 10:00. Sarà possibile seguirla in diretta tv gratis e in chiaro su Rai2, oltre che su Sky Sport Summer (canale 201). Diretta streaming su RaiPlay, Sky Go, Now Tv e Dazn. 

    Filippine, Quezon (Araneta Coliseum) LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, l’Italia si prepara ai Mondiali: ecco quando partirà per l’Asia

    Gli azzurri si sono ritrovati oggi al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma e partiranno domani verso l’Asia.
    Basket, l’Italia vince il torneo dell’Acropoli: Grecia ko
    Mondiali, il programma dell’Italbasket
    La prima tappa dell’Italbasket del ct Gianmarco Pozzecco sarà Shenzhen, in Cina, dove l’Italia sosterrà le ultime due amichevoli al Bao’an Stadium Center contro Brasile (20 agosto, ore 9.00 italiane) e Nuova Zelanda (21 agosto, ore 11.30 italiane) nell’ambito del torneo internazionale Solidarity Cup. Il 25 agosto l’esordio nel Mondiale contro l’Angola (ore 10.00) nella spettacolare ‘Philippine Arena’ di Manila, impianto da 55.000 posti. Nella seconda giornata gli azzurri sfideranno la Repubblica Dominicana (ore 10.00, Araneta Coliseum) e nella terza i padroni di casa delle Filippine (ore 14.00, Araneta Coliseum).
    Basket, sorteggi qualificazione EuroBasket 2025: Italia nel Gruppo B LEGGI TUTTO

  • in

    Dai Mondiali U21 ad Aurispa DelCar: Arguelles è il nuovo opposto

    È stato annunciato il tanto atteso colpo di mercato di Aurispa DelCar: si tratta dell’opposto italo-cubano Edwin Arguelles Sanchez, impegnato con la Nazionale Under 21 ai Mondiali di categoria che si stanno tenendo in Bahrain.
    Il direttore sportivo Antonio Scarascia ha battuto la concorrenza e ha convinto il giovane schiacciatore, classe 2003, alto 199 cm, a sposare la causa Aurispa DelCar. Cresciuto nel vivaio della Vero Volley Monza, nella stagione 2021/22 viene convocato in prima squadra nel campionato di Superlega, prima di essere nominato miglior schiacciatore alle Finali Nazionali Under 19. Nella stagione passata, invece, gioca in Serie A2 con la maglia dei lupi di Santa Croce per poi conquistarsi la convocazione del tecnico federale Matteo Battocchio in Nazionale Under 21.
    Adesso, dunque, approda alla corte di mister Pelillo, che avrà il compito di sfruttarne tutto il potenziale.
    Uff. Stampa Aurispa DelCar LEGGI TUTTO

  • in

    Scariolo esclusivo: “Numeri 1 ma nel momento del ricambio generazionale”

    Scariolo, le sensazioni sue e della Spagna al sorteggio?
    «Pensare di essere n. 1 del ranking mondiale, oro mondiale ed europeo fa un po’ sorridere, perché sappiamo benissimo di non essere né i migliori del mondo, né d’Europa. Però abbiamo meritato per il cammino, superando squadre più forti, giocando molto bene. In questo momento noi siamo in un evidente ricambio generazionale, dobbiamo traghettare verso la nuova generazione dei nati intorno al 2005/2006 che promette di essere grandissima. Però siamo nel mezzo. Stiamo lanciando giocatori nuovi, e quanto fatto ci dà ancora più fiducia e coraggio. Ma ci sono almeno 3-4 squadre più forti in Europa».

    Intanto avete lanciato giocatori con esperienze nelle coppe, ma non ritenuti fenomeni. Eppure avete vinto.
    «Sono frutti del grande lavoro che ormai da 8 anni almeno stiamo facendo per far crescere giocatori con coesione e compattezza di valori, metodologia tecnica e tattica fin dalle giovanili. Questo permette loro di inserirsi con maggiore facilità a un livello più alto e sofisticato, lavorando in linea con quello che fanno da diversi anni. Questa grande capacità di trasformare i valori individuali in valore collettivo è il punto fondante».

    Perché agli altri non riesce?
    «Non sono indicato a rispondere perché non ho conoscenza dettagliata degli altri. Posso però dire che a volte sorrido quando spieghiamo il nostro sistema e chi ha posto domande risponde subito: “ma quello noi non possiamo farlo”. Un grande cammino è fatto di piccoli passi tra i quali il primo è imprescindibile. Mi viene in mente il Topolino quand’ero bambino: zio Paperone faceva lustrare tutte le monete a Paperino e gli regalava un dollaro che il nipote buttava. Al che Paperone gli ricordava che il deposito era partito da 1 cent».

    Ai Mondiali avrete Lorenzo Brown?
    «Sì, è stato felicissimo e non smette di ringraziarci, quando un po’ di gratitudine la dovremmo a lui, soprattutto per l’atteggiamento. La Nazionale dà un tipo di gratificazione diverso anche a chi è stato Nba ed è considerato tra i più forti del ruolo in Eurolega. Anche se non è nato nel Paese di cui difende la maglia. Nemmeno io sono spagnolo, però è una grande emozione, perché so quanta gente e lavoro stiano dietro. E ciò mi dà più allegria è quando in giro mi ringraziano. Ho la sensazione che non solo si tratta di vincere medaglie o coppe, ma di trasmettere qualcosa a chi magari il giorno dopo va in fabbrica o in ufficio con il sorriso. Non è retorica, ce lo dicono».

    All’Olimpiade tutti i fenomeni vogliono partecipare. Al Mondiale si aspetta più defezioni?
    «Io credo che anche al Mondiale i giocatori abbiano l’idea di andare. Non mi aspetto tante defezioni che non ci sarebbero ai Giochi. La variabile è legata alle condizioni fisiche. Poi la dedizione in qualche Paese è stata sviluppata meglio che in altri. Ma è sempre stato così».

    Mondiale nelle Filippine: ci sta, vista la passione. Ma nel 2027 in Qatar. Che ne pensa?
    «Che la globalizzazione lo richiede. Del resto delle ultime 4 Olimpiadi, due sono state in Asia. Il Qatar ha dimostrato di avere organizzazione con il calcio. E nelle Filippine mi aspetto grandissimo entusiasmo. Io ho fatto un’Olimpiade  e un Mondiale in Oriente ed è stata una bella esperienza».

    Campione Nba da assistente a Toronto, è tornato in Eurolega con la Virtus. Si gioca troppo, è un fatto. Ma differenze reali nei calendari?
    «Ce ne sono un paio evidenti: la prima è che nella Nba si gioca di più rispetto all’Eurolega. Le squadre hanno pure il campionato nazionale, ma non tutte le gare sono di uguale valore. In Eurolega invece tutte le partite pesano molto. Nella Nba no, perché i back to back, le franchigie in ricostruzione, le partite in cui restano fuori titolari, tutto questo crea una quota di partite meno impegnative. Eppoi l’Eurolega ha un livello di tolleranza dei contatti più alto. Nella Nba la grande priorità è proteggere i giocatori di talento da infortuni e azioni violente, non si lascia troppo spago alla difesa. Gli arbitri hanno l’input chiaro. Qui l’asticella è più alta, certe azioni sono tollerate, la fisicità è molto forte. Noi europei siamo più abituati, non avvertiamo la mancanza degli spazi di cui godono i giocatori Nba. Ma è chiaro che questo incida».

    Cosa ha pensato ascoltando Giannis Antetokounmpo opporsi all’idea del fallimento sportivo?
    «Mi dà pena che ci siano stati commenti del tipo “però guadagna milioni”. Sono parole ignoranti, di gente che ignora quale di competitor sia lui e quale dedizione e leadership metta. A partire dalla scelta di rimanere a Milwaukee e non andare in un mercato più ricco. È il frutto della subcultura che regna in molte fasce della popolazione e dell’informazione, soprattutto nel sud Europa e che ormai siamo aiutati a razionalizzare, quando invece dovremmo restarne fuori. La cultura sportiva di un Paese non si cambia da oggi a domani o perché due sanno parlare, comincia dal far crescere i bambini in maniera sana, anche nello sport».

    Un commento sulla rissa di Eurolega tra Real e Partizan.
    «Credo che occorra distinguere un po’ tra la reazione di Punter su un fallo duro, ma entro i limiti del botta e risposta campo. Mi spiego: Punter provoca con i palleggini e tutti sanno che dia fastidio a risultato acquisito, Llull risponde come non dovrebbe. Però mi piace si siano spiegati con messaggi social distensivi. Quanto è successo dopo è inqualificabile. Ci sono tensioni molto grosse, è qualunquistico dire che se uno guadagna dovrebbe sapersi comportare, salute e condizione mentale non dipendono da quello, lo dimostra che ci siano miliardari in depressione, o uomini molti ricchi che si sono suicidati. Chiaro, i campioni devono imparare a essere responsabili per il ruolo pubblico. Altrettanto chiaro che un’azione come quella di Yabusele a livello inferiore di Lessort non possono essere giustificate, neanche se si gioca in promozione».

    Chiudiamo con la Virtus. A che punto siete? E cercherete un lungo?
    «Il problema sotto canestro rimarrà, non sarà incorporato nessun giocatore in maniera definitiva. Io penso ci sia una generale soddisfazione, siamo in Italia la squadra n. 2, abbiamo fatto 3 competizioni: primi in Supecoppa, secondi in Coppa italia e nel peggiore dei casi in A finiremo nella nostra posizione di riferimento. In Europa, sommando lo scotto del debutto e la falcidia degli infortuni che ha avuto uguali solo in Milano, siamo rimasti in gioco fino a 3-4 giornate dalla fine nell’Eurolega più competitiva ed equilibrata di sempre. In campionato vorremmo mantenere il 1° posto, garantisce un fattore campo che magari per una volta può contare e qualifica il lavoro di 7 mesi. Poi nei playoff si tratta di fare bene per un mese. E lì vorremo giocarcela fino in fondo». LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, impresa Italia: la Spagna di Scariolo è ko, ma passa come prima

    CACERES (Spagna) – Bella vittoria dell’Italia di Pozzecco, che passa in Spagna contro i campioni del Mondo e d’Europa di Scariolo per 72-68. Un successo che però fa solo “curriculum” per gli Azzurri, che restano comunque alle spalle delle Furie Rosse nel girone per la diffrenza canestri. Unico rimpiano di una prestazione maiuscola, che aveva visto l’Italbasket condurre anche con 15 punti di vantaggio. Caruso miglior marcatore del match con 19 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    Basket, la favola del Sud Sudan

    Mai successo che una nazionale africana si qualificasse per i Mondiali di basket al primo tentativo. C’è riuscito il Sud Sudan, lo Stato più povero al mondo e quello con l’indice di sviluppo umano peggiore. La squadra, che gioca sempre in trasferta perché non ci sono impianti ed è formata da giocatori residenti all’estero, fuggiti dagli orrori delle guerre civili, ha compiuto un’impresa dai contorni storici.  LEGGI TUTTO

  • in

    Sudan del Sud nella storia: stacca il pass per i Mondiali di basket

    ROMA – Un’autentica impresa quella compita dal Sudan del Sud, che grazue al successo sul Senegal (83-75) si è qualificato per i prossimi Mondiali di basket. Un traguardo storico per la nazione più giovane del mondo, che rappresenta uno dei Paesi più piccoli e classificato come il più povero al mondo, nato nel 2011 dall’indipendenza dal Sudan e diventato una piccola realtà del mondo cestistico grazie al supporto del suo presidente Luol Deng, ex Los Angeles Lakers in Nba e naturalizzato inglese nonostante la provenienza sudsudanese. LEGGI TUTTO