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    Gp Australia F1 2024, le pagelle: Sainz e Ferrari da sogno, Haas sugli scudi, notte fonda per Mercedes

    Il mondo sotto-sopra. Il Gran Premio d’Australia riporta indietro di vent’anni i tifosi della Ferrari, che riassaporano il gusto della doppietta a Melbourne grazie alla vittoria di Carlos Sainz e al secondo posto di Charles Leclerc. Un trionfo su tutta la linea, incentivato anche dal primo ritiro dopo 44 gare di Max Verstappen, riscopertosi umano come la sua Red Bull, naufragata a un minuto dalla SF-24 con Sergio Perez. Ottima la McLaren, sul podio con Lando Norris e chiaramente terza forza in griglia. Altra prestazione solidissima della Haas, con entrambi i piloti a punti, mentre naufraga la Mercedes, che torna dall’Oceania con un doppio ritiro, a suggellare un inizio di stagione da incubo. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Australia.
    Australia F1 2024, le pagelle
    VOTO 10 A CARLOS SAINZ, DALL’OSPEDALE AL TRIONFO
    Una montagna russa dolce, dal sapore del trionfo. Due settimane fa Carlos Sainz era in un letto d’ospedale, costretto a saltare il Gp d’Arabia Saudita per l’operazione all’appendicite. Oggi è protagonista principesco nel nuovo mondo: dominio netto, incontrastato, costruito con una qualifica solidissima e concretizzato con una gara d’antologia. Svernicia Verstappen al secondo giro, di cui veste i panni per 3/4 di gara inanellando giri veloci a ripetizione. Si esalta con una Ferrari d’altri tempi, e porta a casa una vittoria leggendaria. The Smoothest Operation ever.
    VOTO 9 A FRED VASSEUR, CHE STA CUCINANDO
    Un anno di assestamento, a tirar fuori un potenziale inesistente dalla SF-23. Un anno di messa a punto del team, dilaniato dalla scellerata gestione Binotto. E ora i risultati iniziano a vedersi: Fred Vasseur ha restituito credibilità e dignità alla Ferrari. La sua “prima figlia”, la SF-24, ha mandato in pensione con disonore la sua progenitrice, tornando ad assaporare il gusto della vittoria netta, mai in discussione per tutti i 58 giri. Che riporta la Rossa a -4 dalla Red Bull nella classifica costruttori. Se sarà vera gloria lo dirà il tempo, ma dall’Australia il Team Principal e tutti gli uomini di Maranello tornano con una consapevolezza diversa: si può lottare. Let him cook…
    VOTO 8 ALLA MCLAREN, LA TERZA FORZA IN GRIGLIA
    Con una Red Bull e una Ferrari, ad oggi, inarrivabili, dietro la lotta è per capitalizzare ogni occasione. E a Melbourne la McLaren sfrutta l’occasione come meglio non potrebbe: eccellente terzo posto di Lando Norris, davanti all’idolo di casa Oscar Piastri. E nella seconda parte di gara prova a infastidire da vicino persino Charles Leclerc per la seconda posizione. Una conferma, dopo due gare un po’ anonime: la McLaren è a tutti gli effetti la terza forza in griglia. Solidità.
    VOTO 7 A TSUNODA E HAAS, “VINCITORI” DEGLI ALTRI
    Da una parte cinque team (quasi) sempre a punti, dall’altra cinque team costretti ad accontentarsi delle briciole. E in una gara costellata da defezioni eccellenti, ecco che le occasioni si presentano. A coglierle sono Yuki Tsunoda e i due piloti della Haas. Il giapponese bastona Daniel Ricciardo sin dal venerdì nel suo giardino, trascinando la Racing Bulls all’ottavo posto e ai primi punti stagionali. Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen completano la top-10, confermando le ottime sensazioni messe in mostra dalla Haas a Jeddah. Grasso che cola, in un campionato dove non ci saranno così tante chances di affacciarsi in zona punti.

    VOTO 6 A LECLERC, ANCORA BATTUTO DA SAINZ
    Ancora un secondo posto, ancora un giro veloce, -4 in classifica da Max Verstappen. Numeri forse fantasiosi prima del via del mondiale, ma oggi quantomai concreti (e positivi, ça va sans dire). Eppure, Charles Leclerc forse è il più scontento degli uomini Ferrari in questo momento. Perché torna dall’Australia con una sonora sconfitta nel confronto col compagno di squadra, superiore (per distacco) a lui sia al sabato che alla domenica. Tra setup non ottimali e lotte malsane con le due McLaren, il monegasco non ha mai avuto la chance di stare vicino a Sainz, e provare a battagliare con lui. Si conferma inossidabile uomo squadra, quello sì. Ma le ultime vittorie rosse non portano la sua firma.
    VOTO 5 ALLA RED BULL, TORNATA SUL PIANETA TERRA
    La pole position mostruosa di Max Verstappen al sabato aveva illuso un po’ tutti, probabilmente. Già dal venerdì, infatti, la Red Bull ha palesato difficoltà su tutta la linea, dal passo gara alla gestione del graining. Il resto, poi, l’ha fatto l’affidabilità, che ha tradito l’olandese per la prima volta dopo 44 gare (secondo ritiro in Australia negli ultimi tre anni). E quando manca il campione del mondo, allora sono dolori: Sergio Perez rimedia quasi un minuto di distacco dalla Ferrari, roba impensabile anche dal più ottimista dei tifosi della Rossa. Non cambia la gerarchia, quello sì: il team austriaco resta nettamente favorito per la vittoria di entrambi i mondiali. Ma gli scricchiolii interni, oggi, si sono trasferiti tutti sul tracciato di Melbourne.
    VOTO 4 A RICCIARDO, SUL VIALE DEL TRAMONTO
    Se da una parte Yuki Tsunoda sfodera una prestazione tutta cuore e solidità, dall’altra parte del box della Racing Bulls Daniel Ricciardo incassa un’altra sonora batosta dal compagno di squadra. Con l’aggravante di essere di fronte al pubblico di casa. L’ex Red Bull continua a dare segnali sconfortanti, come testimonia l’orribile qualifica che lo relega in ultima fila, mentre il giapponese trascina la macchina fino all’ottavo posto. Un ulteriore segnale di un lento e inesorabile declino, che potrebbe indurre Helmut Marko a prendere decisioni forti, chissà, magari già a stagione in corso.
    VOTO 3 ALLA MERCEDES, ALLA FINE DI UN’ERA
    Sembrano lontani anni luce gli anni di dominio a Melbourne della Mercedes e di Lewis Hamilton. Un’era ormai alle spalle, che ha lasciato spazio a una mediocrità imbarazzante e oltraggiosa alla forza di quel team ormai inesistente. Dall’Australia le Frecce d’Argento tornano con uno sconcertante “zero” alla voce “punti”: il sette volte campione del mondo paga un problema tecnico nelle prime fasi della corsa, mentre il compagno di squadra è vittima di un pauroso incidente all’ultimo giro, che lo fa finire mezzo cappottato in piena traiettoria. Una parabola discendente, che ha riportato gli uomini di Toto Wolff nel limbo dell’anonimato. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Australia (gara): gli orari delle repliche di oggi su SKY e TV8

    Ti sei perso il terzo Gran Premio dell’anno che si è corso questa mattina alle ore 5:00? Niente paura perché oggi, domenica 24 marzo 2024, su Sky Sport F1 e TV8 sono in programma diverse repliche della gara di Melbourne in Australia.16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Xavi Bonilla / DPPIL’appuntamento è stato trasmesso in TV su Sky Sport F1 e in streaming su NOW in diretta e in esclusiva, questa mattina alle ore 5:00. Oggi sono poi in programma diverse repliche, per chi non ha potuto seguire la terza gara del Campionato Mondiale F1 2024. Il racconto della gara è, come sempre, affidato a Carlo Vanzini, Marc Gené e Roberto Chinchero.
    Qui sotto il programma completo di domenica su Sky Sport F1Domenica 24 Marzo | F1, Orari gara AustraliaOre 05.00: F1 gara (diretta)Ore 08.00: F1 gara (replica)Ore 10.00: F1 gara (replica)Ore 14.00: F1 gara (replica)Ore 20.00: F1 gara (replica)Ore 22.00: F1 gara (replica)
    Per tutti i non clienti Sky, sul canale numero 8 del digitale terreste (TV8) sarà possibile guardare in chiaro il Gran Premio.

    Qui sotto il programma completo di domenica su TV8Domenica 24 Marzo| F1, Orari gara AustraliaOre 14.00: F1 gara (differita) LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Australia ci giocheremo le nostre carte”

    E’ un Fred Vasseur molto fiducioso quello che, alla vigilia del Gran Premio d’Australia 2024 di Formula 1, ha dichiarato: “A Melbourne ci giocheremo le nostre carte”.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    “Dopo le prime tre intense settimane in Bahrain e Arabia Saudita e un weekend di pausa, affrontiamo ora la trasferta più lunga fino in Australia”, ha detto oggi Fred Vasseur.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “La pista di Albert Park è tra le più amate dai piloti e come squadra pensiamo di poterci giocare le nostre carte in una terra nella quale possiamo contare su un gran numero di tifosi. Quello di Melbourne è un tracciato che potrebbe riproporre valori simili a quelli visti sul circuito della Jeddah Corniche. Dal canto nostro siamo decisi ad assumere un approccio aggressivo per cercare di mettere sotto pressione i rivali che hanno avuto la meglio nelle due gare fin qui disputate”.

    Le gare a due soste vanno per la maggiore a Melbourne, sia per le caratteristiche del circuito che per la frequenza con la quale la Safety Car viene mandata in pista, il che tiene gli esperti di strategia costantemente sulla corda. Il Gran Premio d’Australia è spesso tra le corse più spettacolari della stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio d’Australia: numeri e curiosità

    Gran Premio d’Australia di Formula 1: numeri e curiosità della terza gara del mondiale F1 2024 che si correrà a Melbourne.4 – GP AUSTRALIA F1/2023 – DOMENICA 02/04/2023 credit: @Scuderia Ferrari Press Office0. I piloti australiani che hanno corso in Formula 1 per la Scuderia Ferrari. Eppure sono ben due i rappresentanti del più grande stato dell’Oceania ad aver gareggiato per la squadra di Maranello. Stiamo parlando di Tim Schenken e di Robert Paul Hawkins, entrambi impegnati con la squadra in gare Endurance. Schenken fu tra i protagonisti della trionfale stagione 1972, nella quale si impose nella 1000 Km di Buenos Aires e nella 1000 Km del Nürburgring insieme allo svedese Ronnie Peterson sulla 312 P. Hawkins corse invece la 1000 Km di Brands Hatch del 1967 insieme al britannico Jonathan Williams sulla 330 P4 cogliendo un sesto posto.
    7. Gli ettari di superficie sui quali si sviluppa il Queen Victoria Market di Melbourne. Si tratta di uno dei luoghi da non perdere di Melbourne nonché del più grande mercato scoperto dell’emisfero meridionale. Da anni è stato inserito nel Victorian Heritage Register come l’unico mercato ottocentesco sopravvissuto nel distretto finanziario della città. Gli altri due mercati, l’Eastern Market e il Western Market, furono chiusi negli anni ‘60 del XX secolo.
    18. L’ora nella quale fino al 1966 chiudevano i pub e i bar nello stato del Victoria, dove ancora oggi molti ristoranti chiudono molto presto. A questa usanza era legato il rito del “six o’clock swill”, ovvero la corsa all’ultimo minuto per comprare da bere cui coloro che finivano di lavorare alle 17 erano spesso costretti arrivando nel pub intorno all’ora di chiusura.

    1.700. Le fermate di tram attive sparse per la città di Melbourne. Il sistema tranviario può contare su 24 percorsi. È la più grande rete urbana operativa al mondo e una delle più utilizzate con più di 500 tram e 250 chilometri (160 miglia) di doppio binario. I tram sono la seconda forma di trasporto pubblico più utilizzata a Melbourne dopo la metropolitana.
    16.153. Il numero chilometri che separano Melbourne da Maranello. Si tratta, come è facile immaginare, della trasferta di gran lunga più lontana per la Scuderia. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia in TV: gli orari della F1 su TV8 e della F2 su Cielo

    Un altro weekend dedicato ai motori su TV8 e Cielo: le qualifiche e la gara di F1 in differita su TV8 mentre su Cielo la diretta della due gara di F2.

    La F1 fa tappa a Melbourne con il Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Campionato Mondiale 2024. Si parte sabato 23 marzo alle ore 10.00 con la differita della sessione di qualifiche, ma già dalle 9.30 collegamento con lo studio pre-gara condotto da Davide Camicioli e Vicky Piria.
    La gara sarà invece trasmessa in differita domenica 24 marzo alle ore 14.00, con studio pre-gara dalle 12.30.
    Torna anche la F2 su Cielo, con la differita della Sprint Race F2 sabato 23 marzo alle 00:30, e la Feature Race F2 in diretta all’1:30. LEGGI TUTTO

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    F1 2023, Gp Australia: le pagelle. FIA inqualificabile, paradosso Ferrari, Verstappen inarrivabile

    Va in archivio anche il terzo appuntamento del mondiale 2023 di Formula 1. Dall’Australia, precisamente da Melbourne, il Circus va in pausa per tre settimane con certezze e perplessità che non sembrano trovare risposte. Una verità assoluta è la superiorità netta (ma non imbarazzante come nelle prime due gare) della Red Bull, che torna alla vittoria sul circuito australiano con Max Verstappen. Segnali di ripresa dalla Ferrari, nonostante il risultato molto negativo. Ma la copertina è tutta per l’ennesima, scellerata dimostrazione di inadeguatezza della FIA.

    VOTO 10 ALLA PROFEZIA DI ECCLESTONE
    “Per gli americani sarà anche una gran cosa, ma stanno trasformando il mio ristorante di lusso in un banalissimo McDonald’s”. Con queste parole datate 28 ottobre 2017, Bernie Ecclestone sembrava preannunciare ciò che, di fatto, si sta vedendo negli ultimi anni. Quanto successo a Melbourne incarna perfettamente il senso delle parole dell’ex patron della Formula 1, che da sport adrenalinico e di nicchia è stato trasformato da Liberty Media in fenomeno da baraccone utile solo per costruirci serie televisive.
    VOTO 9 A VERSTAPPEN E ALLA RED BULL, VINCENTI MA NON PERFETTI
    Nelle prime due gare hanno rasentato la perfezione. Nel week-end di Melbourne, però, Max Verstappen e la Red Bull si sono limitati ad essere vincenti. Già, perché il team campione del mondo non ha condotto un Gran Premio da lode, lasciando qua e là sbavature che, tuttavia, non hanno cambiato la sostanza: la RB19 resta di un altro pianeta. Per l’olandese il momento più alto è stato il giro da alieno in qualifica, che gli è valso la pole. In gara, poi, si è limitato al “compitino”, dopo un paio di partenze non brillanti e un errore a fine gara. Ma alla fine conta il risultato.
    VOTO 8 A HAMILTON E ALONSO, VECCHI (?) LEONI INDOMABILI
    38 anni il primo, 41 il secondo. Eppure, l’età per Lewis Hamilton e Fernando Alonso continua ad essere soltanto un numero. In una pista amica per entrambi, i due “vecchietti” della Formula 1 dimostrano ancora una volta tutto il loro talento e la loro qualità, conquistando gli altri due gradini del podio con pieno merito. L’inglese trova un feeling inaspettato con la Mercedes, mentre lo spagnolo continua la sua terza giovinezza, confermandosi l’unico (insieme a Verstappen) sempre a podio nelle prime gare. Qualcuno li cloni.
    VOTO 7 A SAINZ, BRAVO E SFORTUNATO
    Il dodicesimo posto finale, drogato da una penalità su cui si può discutere ampiamente, tradisce la gara coriacea di Carlos Sainz. Paradossalmente resa tale proprio dalla sfortuna: già, quella che dopo il cambio anticipato di gomme al nono giro, lo blocca all’11°posto per via della bandiera rossa. Da lì inizia una sequenza di sorpassi impressionante, su tutti quello meraviglioso su Gasly per il quarto posto. Alla fine è vittima della follia della FIA, anche se una percentuale di responsabilità nel contatto con Alonso dopo la seconda ripartenza resta. Però, per spirito e (finalmente) ritmo, la gara resta molto positiva.

    VOTO 6 ALLA FERRARI, A SECCO DI PUNTI MA CON TIMIDI SEGNALI POSITIVI
    Il paradosso è lo 0 alla voce punti raccolti nel week-end migliore della stagione, almeno in termini di prestazione. La Ferrari, fondamentalmente, ritrova risposte incoraggianti in Australia, come testimonia la gara solida di Sainz (al netto della penalità finale). Resta intatta, ovviamente, l’opinione di macchina nata malissimo e, ad oggi, desolatamente quarta forza del mondiale. Ma per tentare una risalita che appare complicatissima, serve trovare qualche spiraglio di positività. Certo, se poi si evitassero certe topiche come in qualifica (la pioggia quando arriva?), che compromettono tutto il lavoro del team, tutto sarebbe migliore…
    VOTO 5 ALLA SFORTUNA DI RUSSELL
    Poteva essere un week-end da sogno, chissà… Di sicuro, alla fine si è rivelato un incubo. Il riassunto della domenica di George Russell è degno delle montagne russe. Partenza bruciante a mettere le ruote davanti a Verstappen, buttata via dalla scelta (discutibile) della Mercedes di richiamarlo ai box dopo l’incidente di Albon, sacrificando in un certo senso anche la gara di Hamilton. Da lì, poi, il climax della sfortuna tocca i picchi più alti: prima la bandiera rossa che lo fa crollare al settimo posto, poi la rottura del motore che chiude una gara dal sapore di “ciò che poteva essere, ma che non è stato”.
    VOTO 4 A LECLERC, TROPPO AZIENDALISTA E POCO PILOTA
    Dalle stelle alle stalle. Un anno fa un dominio da rievocare memorie schumacheriane, ora una gara durata appena tre curve. E forse, il week-end australiano di Charles Leclerc non poteva che chiudersi in questo modo. Figlio di una mancanza di feeling con il tracciato esplosa al sabato, quando in qualifica si consuma l’ennesimo patatrac fratricida con l’ingegnere di pista Marcos e Carlos Sainz. Una nuova occasione per mettere in evidenza la scarsa vena istintiva propria di un campione del monegasco che può aiutare in situazioni da 50-50, su cui prende la paga anche dal compagno di squadra. Il resto, poi, è tutto una conseguenza: la foga di recuperare, lo scontro con Stroll, l’epilogo nella ghiaia.
    VOTO 3 AL SUICIDIO ALPINE TARGATO GASLY-OCON
    Fino al 56° giro, si è vista l’Alpine in formato 2022. Il team francese, soprattutto con Pierre Gasly, si è reso protagonista di una corsa di assoluto livello, elevata dal corpo a corpo con Carlos Sainz per il quarto posto. A stupire, in particolare, è stato il ritmo della macchina, davvero ben bilanciata e in grado di ambire a posizioni interessanti. Tutto, però, è stato buttato alle ortiche dal suicidio dopo la seconda ripartenza: uno scontro in famiglia con Ocon che costa punti preziosissimi, gettando nello sconforto tutto il team.
    VOTO 2 A XAVI MARCOS, UNO DEI PROBLEMI DELLA FERRARI
    Tanti indizi fanno indiscutibilmente una prova: Xavi Marcos è uno dei problemi della Ferrari. Sia chiaro, non il più grave, o quello a cui dare assoluta priorità, ma uno di quelli che contribuisce a rendere più complessa la situazione. Nel rapporto tra pilota e ingegnere di pista la base dovrebbe essere una chiarezza nella comunicazione: ecco, con Charles Leclerc sembra esserci tutto fuorché questo. Manca chiarezza, manca (forse) anche fiducia del pilota nei confronti del suo primo riferimento. Tutto ben sintetizzato nei concitati team radio nei minuti finali delle qualifiche. Che fanno il palio con quello (imbarazzante) di Jeddah. Proprio perché è un problema piccolo (rispetto agli altri), l’impegno richiesto per risolverlo non dovrebbe essere elevato. A buon intenditor…
    VOTO 1 ALLA FIA, ABILE A OLTREPASSARE SEMPRE I LIMITI DEL RIDICOLO
    La deriva mainstream a cui sta andando incontro la Formula 1 ha fatto perdere completamente la bussola alla FIA. Che, evidentemente, ha dimenticato l’ABC del regolamento del Circus, che deve mettere in cima la sicurezza dei piloti. Ecco, come si pretende di farlo se pensi di riproporre la stessa procedura di ripartenza del 9° giro al 56°? Per indole i piloti sono portati a rischiare, così ne amplifichi inevitabilmente le possibili conseguenze. Stride particolarmente, poi, la volontà di chiudere la gara con la bandiera a scacchi, seppur con un solo giro da compiere: come mai a Monza nel 2022 tutta questa voglia non c’era? In tutto questo, le tempistiche della penalità per Sainz sembrano quasi quisquilie. LEGGI TUTTO

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    F1, Gran Premio d’Australia 2023: numeri e curiosità

    Come lo scorso anno, il Mondiale di Formula 1 disputa la sua terza tappa stagionale in Australia, sul circuito di Albert Park, a Melbourne.

    Gran Premio d’Australia F1 2023: numeri e curiosità4. Le edizioni del Gran Premio d’Australia disputate a Melbourne in cui c’è stato un unico leader della corsa. L’ultimo caso è stato quello di Charles lo scorso anno, quando il monegasco ottenne anche il suo primo “grand chelem”, ovvero vittoria, pole position e giro veloce comandando dal primo all’ultimo giro. In precedenza a essere capaci di un’impresa simile erano stati Nico Rosberg (2014), Jenson Button (2009) e Michael Schumacher (2004). Tenendo conto anche delle edizioni disputate ad Adelaide hanno comandato dall’inizio alla fine anche Ayrton Senna nel 1991 – in una gara che tuttavia durò solo 14 giri a causa della pioggia battente – e Gerhard Berger con la Ferrari F1-87.
    6. Melbourne è la capitale mondiale delle volpi. Nella regione urbana della città, secondo gli ultimi dati dello stato di Victoria (2020), ci sono sei volpi per ogni chilometro quadrato. Nonostante questi numeri, vederne una è ancora relativamente difficile perché sono animali estremamente diffidenti, prudenti e nottambuli.

    46,4. La temperatura più alta mai toccata a Melbourne nella storia. È stata registrata durante l’ondata di caldo record verificatasi tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio del 2009. La temperatura più alta registrata in assoluto fu di 48,8° a Hopetoun, nell’entroterra dello stato del Victoria. A lungo l’Australia è stata la zona sopra la quale si è trovato il tristemente celebre “buco nell’ozono”, che si è finalmente richiuso nel corso del 2021.
    1835. L’anno di fondazione della città di Melbourne. Il villaggio era stato chiamato Batmania, non perché i primi colonizzatori avessero una smodata passione per l’uomo pipistrello di Gotham City – peraltro inventato nel 1939 – ma in onore di John Batman, l’esploratore che stabilì che quel luogo sulle rive del fiume Yarra, nella sacra terra degli aborigeni Wurundjeri, sarebbe stato adatto alla costruzione di una città. Alla fine il centro abitato prese il nome dal primo ministro britannico dell’epoca: Lord William Lamb, visconte di Melbourne..
    1970. L’anno in cui lo Stato di Victoria rese obbligatorie le cinture di sicurezza per i sedili anteriori delle automobili. Furono inventate a metà del XIX secolo dall’aviatore inglese George Cayley. Al 1885 risale il primo brevetto usato nell’industria automobilistica, da parte del newyorkese Edward J. Claghorn. La prima automobile ad essere progettata con cinture di sicurezza di serie fu la Tucker Torpedo del 1948. Subito dopo lo stato di Victoria fu la Cecoslovacchia a rendere obbligatorio il dispositivo, sempre nel 1970. Due anni più tardi apriva in Italia la Sabelt, fondata da Piero e Giorgio Marsiaj, che è Technical Partner delle cinture di sicurezza della Scuderia Ferrari in Formula 1. LEGGI TUTTO