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    Nba, LeBron James tiene in ansia i Lakers: i tempi di recupero

    LeBron James potrebbe pagare a caro prezzo lo sforzo profuso nel match contro Dallas. Il numero 6 gialloviola, infatti, ha riportano un infortunio al piede destro alla fine del terzo quarto: durante una penetrazione è crollato a terra dopo che la caviglia ha ceduto sotto il suo stesso peso. Per qualche istante il pubblico dell’American Airlines Center di Dallas trattiene il respiro, poi LeBron si rialza e nell’ultimo quarto mette a referto altri 11 dei suoi 26 punti trascinando i Lakers a una clamorosa rimonta. Aveva finito il match zoppicando, raccontando di aver calpestato il piede del suo avversario, Dwight Powell. Le immagini, però, hanno documentato di un infortunio subito senza alcun contatto. Il campione ha gettato il cuore oltre l’ostacolo stringendo i denti e dimostrando tutto il proprio attaccamento alla causa. LEGGI TUTTO

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    Nba, Embiid da urlo: 59 punti e Utah ko. I Lakers tornano a vincere

    È un Joel Embiid da antologia quello visto stanotte sul parquet del Wells Fargo Center di Philadelphia. Il 28enne camerunese mette infatti a referto ben 59 punti in 37 minuti di impiego e trascina i 76ers alla vittoria contro Utah (105-98). Per i Jazz, ancora privi dell’italiano Simone Fontecchio, si tratta della seconda sconfitta consecutiva dopo quella contro i Washington Wizards, la quinta della regular season. Continua il momento no dei Cleveland Cavaliers che, nonostante i 51 punti messi a segno da Garland, perdono 129-124 contro i Minnesota Timberwolves, incassando così la quarta sconfitta consecutiva. A trascinare gli ospiti al successo i 30 punti di Russell e i 29 di Towns.
    I Lakers tornano a sorridere dopo 5 ko di fila
    Dopo cinque sconfitte consecutive, invece, tornano a sorridere i Los Angeles Lakers che si sbarazzano dei Brooklyn Nets per 116-103 grazie ai 37 punti di Davis, top-scorer dell’incontro, e ai 25 di Walker. Tra gli ospiti il migliore è Kevin Durant che chiude i suoi 37′ in campo con 31 punti, 9 rimbalzi e 7 assist. I gialloviola, ancora privi dell’infortunato LeBron James, conquistano così la terza vittoria stagionale.
    Nba, tutti i risultati
    New York Knicks-Oklahoma City Thunder 135-145
    Cleveland Cavaliers-Minnesota Timberwolves 124-129
    Washington Wizards-Memphis Grizzlies 102-92
    Philadelphia 76ers-Utah Jazz 105-98
    Chicago Bulls-Denver Nuggets 103-126
    Sacramento Kings-Golden State Warriors 122-115
    Los Angeles Lakers-Brooklyn Nets 116-103

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    ESPN: “Los Angeles Lakers, Vogel ai saluti: manca solo l'ufficialità”

    Quella contro Denver, vinta in rimonta all’overtime, potrebbe essere stata l’ultima partita di Frank Vogel sulla panchina dei Los Angeles Lakers. Il tecnico americano, che ha guidato i gialloviola al titolo nel 2020, è ormai a un passo dall’addio secondo quanto racconta ESPN. Una notizia che in realtà era ormai nell’aria da diverso tempo e della quale si attende solo l’ufficialità. I Los Angeles Lakers si sarebbero già mossi per trovare un sostituto ma al momento nessun profilo sembra prevalere sugli altri. 
    Los Angeles Lakers-Vogel: divorzio vicino
    Al timone della franchigia da tre stagioni, Vogel aveva esteso il contratto per un altro anno rimanendo così legato ai gialloviola fino al 2023. Ora, però, il divorzio tra le parti sembra impossibile da evitare. Il diretto interessato, al termine della sfida contro Denver, ultima partita della regular season, non si è sbilanciato: “Non ho mai ascoltato tutte le c*****e dette su di noi e questa sera mi sono divertito ad allenare la squadra nell’ultima partite della nostra stagione. Siamo qui per celebrare questi giovani talenti che abbiamo a disposizione e che sono voluti andare a caccia di una vittoria anche in una serata in cui non contava più nulla. A tutto il resto dei problemi inizieremo a pensare da domani”.  LEGGI TUTTO

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    “Vogel a un passo dall'addio ai Los Angeles Lakers: si cerca il sostituto”

    L’avventura di Frank Vogel sulla panchina dei Los Angeles Lakers è ormai giunta al capolinea. La notizia era nell’aria ormai da tempo ma nella ultime ore ESPN ha trovato ulteriori conferme. Si attende dunque solo l’ufficialità e poi sarà divorzio tra la franchigia e il tecnico americano, che ha guidato i gialloviola alla vittoria del titolo nel 2020. L’inutile vittoria all’overtime contro Denver, dunque, potrebbe davvero essere l’ultima partita di Vogel alla guida della squadra che ha condotto per tre stagioni. I Lakers, sempre secondo quanto raccontato da ESPN, sarebbero già a lavoro per cercare una sostituto, anche se al momento non ci sarebbe ancora un favorito. 
    Le parole di Vogel
    Vogel, che dopo l’accordo triennale firmato nel 2019 aveva ricevuto un’estensione per un ulteriore anno che lo avrebbe accompagnato fino al 2023, ha commentato: “Non ho mai ascoltato tutte le c*****e dette su di noi e questa sera mi sono divertito ad allenare la squadra nell’ultima partite della nostra stagione. Siamo qui per celebrare questi giovani talenti che abbiamo a disposizione e che sono voluti andare a caccia di una vittoria anche in una serata in cui non contava più nulla. A tutto il resto dei problemi inizieremo a pensare da domani”.  LEGGI TUTTO

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    Nba, Lakers ko contro i 76ers. Gli Hawks cadono senza Gallinari

    ATLANTA (Stati Uniti) – Di fronte agli oltre 16mila spettatori della Little Caesars Arena di Detroit, Atlanta va al tappeto contro i Pistons per 122-101. Finisce in parità – con 21 punti a testa realizzati – l’atteso duello tra Grant e Young. Tra le file degli ospiti assente l’azzurro Danilo Gallinari per problemi al tendine d’Achille. Cadono in casa anche i Los Angeles Lakers, che privi di LeBron James, vanno ko per 126-121 contro i Philadelphia 76ers, trascinati dai 30 punti del solito Embiid, top-scorer della serata. I Miami Heat, capolisti della Eastern Conference, vengono sconfitti da Golden State Warriors, vincenti per 118-104 con 22 punti sia per Lee che per Kuminga. Nervosismo in panchina per il quintetto della Florida, con tanto di rissa. Si interrompe invece la striscia di cinque vittorie di fila degli Hornets, sconfitti in casa dai Knicks, che ormai non hanno più nulla da chiedere a questa stagione di Nba: protagonista della vittoria dei newyorkesi è ancora una volta RJ Barrett: 30 punti, per lui, l’undicesima in questa regular season. Damian Jones realizza ad appena due decimi dalla sirena il canestro che consegna la vittoria ai Kings contro i Pacers, in un sfida vinta dagli ospiti grazie ai sette giocatori in doppia cifra, tra cui spiccano Davion Mitchell con 25 punti e Chimezie Metu con 22. I Celtics invece confermano l’ottimo momento di forma, si sbarazzano facilmente di Utah e ora sono la terza forza della Eastern Conference. Memphis domina per tutta la durata del primo quarto, poi si fa riprendere nel terzo (42-27), ma alla fine riesce a vincere nonostante l’assenza dell’infortunato Ja Morant. Bastano i 23 punti di Desmond Bane, i 23 dalla panchina di De’Anthony Melton e i 21 realizzati da Dillon Brooks, fondamentale anche sui possessi difensivi. A Brooklyn non basta lo stato di forma incredibile di Kyrie Irving, autore di 43 punti dopo i 60 messi a referto contro Orlando. Altro successo fondamentale per i Suns che battono a domicilio i Timberwolves. Alla sirena finale, 19 punti per Anthony Edwards, mentre Karl-Anthony Towns ne aggiunge altri 15 con 11 rimbalzi: 35 punti – massimo in carriera – per Deandre Ayton, mentre Devin Booker si “ferma” a quota 28. Oklahoma batte Orlando con il punteggio di 118-102 e interrompe una striscia di dieci ko consecutivi: 21 punti per Tre Mann e Isaiah Roby, mentre Maledon segna addirittura 17 dei suoi 25 totali solo nel quarto e ultimo periodo. Dallas, anche dovendo fare a meno di Luka Doncic, travolge i Rockets 110-91 con 28 punti di Brunson e 26 punti di Spencer Dinwiddie. I Mavericks agganciano quindi i Jazz al quarto posto, mentre Houston è sempre più ultima nella Western Conference. In chiusura, i Blazers crollano sul parquet casalingo contro i San Antonio Spurs (133-96), che rilanciano le proprie ambizioni in vista dei play-off anche e soprattutto grazie all’ottima prestazione di Keldon Johnson, autore di 26 punti. LEGGI TUTTO

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    Nba, i Lakers cadono contro Philadelphia. Atlanta ko senza Gallinari

    ATLANTA (Stati Uniti) – Atlanta va al tappeto nella notte italiana della regular season dell’Nba: gli Hawks, di fronte agli oltre 16mila spettatori della Little Caesars Arena di Detroit, cadono contro i Pistons per 122-101. Finisce in parità – con 21 punti a testa messi a referto – il duello tra i bomber Grant e Young. Tra le file degli ospiti assente l’azzurro Danilo Gallinari per problemi al tendine d’Achille. Stop casalingo per i Los Angeles Lakers, che privi di LeBron James, vanno ko con il punteggio di 126-121 contro i Philadelphia 76ers, trascinati dai 30 punti del solito Embiid, top-scorer della serata. I Miami Heat, capolisti della Eastern Conference, vengono sconfitti dai Golden State Warriors, vincenti per 118-104 con 22 punti sia per Lee che per Kuminga. Nervosismo in panchina per il quintetto della Florida, con tanto di rissa. Si interrompe bruscamente invece la striscia di cinque vittorie di fila degli Hornets, sconfitti in casa dai Knicks, che ormai non hanno più nulla da chiedere a questa stagione: protagonista della vittoria dei newyorkesi è ancora una volta RJ Barrett: 30 punti, per lui (11esima volta in regular season). Damian Jones realizza ad appena due decimi dalla sirena il canestro che consegna il successo ai Kings contro Indiana, in un sfida vinta dagli ospiti grazie ai sette giocatori in doppia cifra guidati dai 25 punti di Davion Mitchell e dai 22 di Chimezie Metu. I Celtics invece continuano il loro ottimo momento di forma, si sbarazzano facilmente di Utah e ora sono la terza forza della Eastern Conference. Memphis domina tutto il primo quarto, poi si fa riprendere nel terzo (42-27), ma alla fine riesce a vincere ancora nonostante l’assenza dell’infortunato Ja Morant. Bastano i 23 punti di Desmond Bane, i 23 dalla panchina di De’Anthony Melton e i 21 realizzati da Dillon Brooks, fondamentale anche sui possessi in fase difensiva. A Brooklyn non basta lo stato di forma incredibile di Kyrie Irving, autore di 43 punti dopo i 60 contro Orlando. Altro successo fondamentale per i Suns che battono a domicilio i Timberwolves. Alla sirena finale sono 19 punti per Anthony Edwards, mentre Karl-Anthony Towns ne aggiunge altri 15 (e 11 rimbalzi): 35 punti – massimo in carriera – per Deandre Ayton, mentre Devin Booker si “ferma” a 28. Oklahoma batte Orlando 118-102 e interrompe una striscia di dieci ko consecutivi: 21 punti per Tre Mann e Isaiah Roby, mentre Maledon segna addirittura 17 dei suoi 25 totali esclusivamente nel quarto e ultimo periodo. Dallas, anche senza Luka Doncic, travolge i Rockets 110-91 con 28 punti di Brunson e 26 punti di Spencer Dinwiddie. I Mavericks agganciano dunque i Jazz, al quarto posto, mentre Houston è sempre più ultima nella Western Conference. In chiusura, i Blazers sprofondano sul parquet casalingo contro i San Antonio Spurs (133-96), che rilanciano le proprie ambizioni playoff anche e soprattutto grazie alla buona prestazione di Keldon Johnson, autore di 26 punti. LEGGI TUTTO

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    Guai per LeBron James: multato per “gesto osceno”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – È di 15mila dollari la multa comminata a LeBron James per un “gesto osceno”. Il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers è stato inoltre ammonito dai funzionari disciplinari dell’Nba per aver giurato durante una conferenza stampa. Lo ha riferito il portavoce della lega Byron Spruell in un comunicato. Questa è la seconda volta questa settimana che la lega punisce James per un incidente in campo. James è stato squalificato per una partita a causa di un violento alterco con Isaiah Stewart dei Detroit Pistons durante una partita di domenica scorsa. È stata la prima sospensione della sua carriera.
    Il gesto osceno di LeBron James
    La squalifica ha fatto saltare a LeBron la sconfitta per 106-100 dei Lakers contro i New York Knicks martedì scorso. È tornato mercoledì per affrontare gli Indianapolis Pacers e ha segnato 39 punti in una vittoria per 124-116 ai supplementari. Verso la fine del quarto tempo, James ha attirato l’ira dei funzionari di Lega per aver fatto un gesto osceno dopo aver affondato un canestro da tre punti, che ha esteso il vantaggio dei Lakers a sei punti. Ora è stata l’NBA a emettere un avvertimento a James contro “l’uso di un linguaggio profano durante una conferenza stampa”. James ha anche fatto espellere un paio di fan dalla partita dei Pacers durante gli straordinari, dopo che lo hanno disturbato dai loro posti a bordo campo. In nove partite in questa stagione, James ha una media di 24,6 punti, cinque rimbalzi e 4,6 assist. LEGGI TUTTO