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    Dalla Magia delle ATP Finals di Torino alla Passione della Coppa Davis a Malaga. Domani si parte con i quarti di finale. Italia in campo giovedì alle ore 10

    La squadra italiana di Davis Cup

    Dopo le emozioni vissute a Torino, con la finale tra Jannik Sinner e Novak Djokovic al Pala Alpitour, il mondo del tennis si sposta ora in Spagna, per la Final 8 dell’edizione numero 111 della Coppa Davis. La prestigiosa competizione si svolgerà dal 21 al 26 novembre e sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW oltre che su SuperTennis e Rai.Tutti gli occhi saranno puntati sull’Italia, guidata da Filippo Volandri, che cercherà di ripetere l’impresa del 1976, anno in cui conquistò per la prima e unica volta l’ambita insalatiera. Gli azzurri affronteranno la sfida contro l’Olanda di Van De Zandschulp e Griekspoor, giovedì alle ore 10. Sullo sfondo, si profila la possibilità di una semifinale contro la Serbia di Djokovic.
    Dall’altro lato del tabellone, i campioni in carica del Canada si confronteranno con la Finlandia. L’ultimo quarto di finale vedrà sfidarsi la Repubblica Ceca contro l’Australia.
    Calendario delle Finals della Coppa Davis
    QUARTI DI FINALE– Canada 🇨🇦 – Finlandia 🇫🇮Martedì 21 novembre, ore 16
    – Repubblica Ceca 🇨🇿 – Australia 🇦🇺Mercoledì 22 novembre, ore 16
    – ITALIA 🇮🇹 – Olanda 🇳🇱Giovedì 23 novembre, ore 10
    – Serbia 🇷🇸 – Gran Bretagna 🇬🇧Giovedì 23 novembre, ore 16
    SEMIFINALI– Canada o Finlandia 🇨🇦🇫🇮 vs Repubblica Ceca o Australia 🇨🇿🇦🇺Venerdì 24 novembre, ore 16
    – ITALIA o Olanda 🇮🇹🇳🇱 vs Serbia o Gran Bretagna 🇷🇸🇬🇧Sabato 25 novembre, ore 16
    FINALE– Vincitore Semifinale 1 vs Vincitore Semifinale 2Domenica 26 novembre, ore 16 LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, quante chance di trionfo ha l’Italia?

    La squadra italiana di Davis Cup

    Dopo il 6-4 6-3 rifilato a Leo Borg da Matteo Arnaldi e grazie al concomitante successo di Sonego su Ymer, le possibilità dell’Italia di arrivare in fondo alla massima competizione mondiale per nazionali di tennis maschile passano innanzitutto per la sfida contro l’Olanda. Appuntamento all’indoor del Martin Carpena, a Malaga, dal 23 al 26 novembre 2023. Gli azzurri arrivano alle Finals con determinazione, grazie anche al rientro di Sinner e alle nuove leve come Arnaldi. In forse Matteo Berrettini. L’Italia spera di proseguire l’ottimo cammino verso la finalissima, come confermato anche dai pronostici tennis sulla Coppa Davis, che puntano sul successo azzurro.
    Nel girone all’italiana gli azzurri si sono inchinati al Canada (totale 3-0), recuperando nei match contro Cile (3-0) e Svezia (2-1). Fondamentale il match contro gli scandinavi che è valso la qualificazione ai quarti. Ininfluente la sconfitta nel doppio di Musetti – Bolelli (6-4 6-7 8-10), prezioso invece il doppio successo nei singoli di Arnaldi (6-4 6-3) e Sonego (6-4 6-4). “Non cambierei nulla, abbiamo fatto più che il massimo” ha dichiarato Volandri subito dopo la qualificazione di settembre alle Finals. “Il click mentale è arrivato dopo il doppio perso con i canadesi, quel 3-0 ci è servito. Ci stiamo abituando a passare dalle difficoltà, a riacciuffare i match dai capelli. Il merito è della disponibilità dei ragazzi. Sono contento al 99%, il 100% lo raggiungeremo nelle prossime sfide”.
    Adesso testa a Malaga contro gli Orange. Volandri ha scelto chi giocherà i quarti: confermati Musetti, Arnaldi, Sonego e Bolelli. Out Berrettini e Fognini. Ma nulla è escluso. “Matteo? Monitoreremo i progressi nelle prossime settimane” ha dichiarato il CT della nazionale. “Sta lavorando duramente per recuperare al 100%: per lui, come per tutti gli altri, vale appunto il criterio generale di selezione, basato sulle garanzie fisiche e tecniche che si possono fornire”. Rientra ovviamente anche Sinner, che aveva saltato la fase a gironi a Bologna. Gli azzurri si presentano in Andalusia con quattro “singolaristi” e un doppista (Bolelli). “Questa è la squadra che al momento dà maggiori certezze”, ha detto Volandri.
    Occhi puntati su Jannik Sinner, in crescita esponenziale negli ultimi mesi e fresco vincitore dell’ATP 500 di Vienna “Non abbiamo mai avuto nella storia un giocatore che a 22 anni è stato n° 4 della Race. L’obiettivo di Jannik è quello di arrivare nel medio termine tra i primi tre del mondo, e il nostro obiettivo è di avere un giocatore che possa vincere tutti i tornei più importanti del mondo”, ha dichiarato il presidente della Federazione Tennis italiana, Angelo Binaghi. Parole di elogio per l’altoatesino anche dal CT azzurro. “Chi è superiore a Sinner in questo momento? Solo Novak Djokovic. Perché lui ha un’esperienza talmente grande che sa gestire qualsiasi tipo di situazione. Jannik però si sta costruendo delle certezze, frutto dei risultati e di un fisico diverso dall’anno scorso. Un progresso in tutti i fondamentali”. Adesso, dopo la seconda vittoria consecutiva contro Medvedev, Sinner punta al Masters 1000 di Parigi-Bercy, alle ATP Finals e alla Coppa Davis, confermando il suo momento d’oro.
    Adesso in Coppa Davis tutto dipende dai tre match contro gli olandesi, che nel girone all’italiana hanno battuto Finlandia (2-1) e Stati Uniti (2-1); unica sconfitta quella con la Croazia (2-1). Per gli azzurri sarebbe fondamentale vincere i due singoli in apertura per evitare una pericolosissima sfida decisiva nel doppio contro Koolhof e Middelkoop. Insomma, meglio farlo subito con gli Orange, perchè se c’è un punto di forza nella nazionale di Paul Haarhuis, quello è proprio il doppio, con il numero 4 al mondo, campione quest’anno a Wimbledon, Wesley Koolhof, e un compagno affidabile come Matwé Middelkoop, 40enne e 34° del ranking. La via più sicura è battere i singolaristi Tallon Griekspoor e Botic Van de Zandschulp. L’operazione è alla portata dei nostri. Ma è meglio non sottovalutare gli Orange.
    Dopo le eliminazioni della Spagna e degli Stati Uniti, orfane di Carlos Alcaraz e di Taylor Fritz, a completare il tabellone delle Finals ci sono altre sei formazioni concentrate in tre gare: Canada – Finlandia, Repubblica Ceca – Australia e Serbia- Gran Bretagna. Il successo contro l’Olanda consentirebbe agli azzurri di affrontare, nell’eventuale semifinale, proprio una tra la Gran Bretagna di Andy Murray e la Serbia di Novak Djokovic, una sfida che si annuncia tra le più attese dei quarti. “Finita la stagione dei tornei del Grande Slam, la Coppa Davis è una mia priorità”, ha dichiarato Nole alla stampa internazionale. “Per me è un onore giocare in rappresentanza del mio Paese e quindi per me le motivazioni sono molto alte”. Novak fa sul serio e la Serbia resta un pericolo per tutte le nazionali che giocheranno le Finals. Le possibilità che gli azzurri possano giocarsela proprio contro l’ex detentore di Wimbledon sono altissime. Per i bookie Italia e Serbia sono le favorite: entrambe a 4.00, assieme anche all’Australia. Gran Bretagna a 6.00, Australia a 33.00. LEGGI TUTTO

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    Tsonga: “Capitano in Davis della Francia? Mi piacerebbe”

    Jo Wilfried Tsonga

    Dopo le dimissioni di Sebastian Grosjean come capitano del team francese di Coppa Davis per seguire la carriera di Arthur Fils, impazza il “toto-capitano” in Francia. Il presidente della FFT Gilles Moretton ha avviato il processo di scelta del nuovo capitano da qualche giorno, con l’obiettivo di annunciare il nome entro la fine del Rolex Paris Masters di Bercy. Tra le personalità contattate figurano Jo-Wilfried Tsonga, quello che sembra in pole position, seguito da Marion Bartoli, Mary Pierce, Henri Leconte, Michael Llodra e Fabrice Santoro.
    Tsonga, ex top10 da poco ritirato dal tennis Pro, si è detto assolutamente interessato a ricoprire il prestigioso ruolo di capitano. “Oggi, considerando tutto quello che ho fatto per rappresentare al meglio il mio Paese, è qualcosa che mi motiva”, ha detto in un’intervista al quotidiano L’Equipe. “Vorrei farlo! La squadra sta progredendo. Voglio portare il mio stato d’animo e trasmetterlo”, aggiunge Tsonga. “Ho avuto tempo per capire il gioco quando ero in attività. Ciò che mi interessa oggi è poter aiutare i giovani a progredire. Sono convinto che con il gruppo che si sta costruendo potremo realizzare grandi cose”.
    In Francia, viste le belle prestazioni dell’esperto Monfils, si parla del riportarlo anche in Davis. Tuttavia Tsonga non sembra della stessa idea. “Farei fatica a convincerlo e lo capisco perfettamente. Poi, se sarà con noi, sarà sicuramente un vantaggio”, assicura Tsonga. “Ma ha un altro obiettivo, molto importante. Vuole giocare alle Olimpiadi di Parigi. Se vogliamo averlo per le Olimpiadi, prima o poi dovremo anche preservarlo”.
    Anche Gilles Simon potrebbe essere in corsa per il posto di capitano, ma l’idea del presidente della FFT è trovare un candidato che possa tenere unito il gruppo e aiutare la crescita dei giovani talenti nazionali, quindi una persona di grande carisma e ben voluto da tutti. Per questo l’identikit porta direttamente a Tsonga. Vedremo se la federazione francese sceglierà davvero il finalista degli Australian Open 2008 come nuovo capitano. LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Il mio più grande desiderio per il finale di stagione è vincere la Davis”

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    Novak Djokovic parlando alla stampa nazionale ha rivelato quale sia il suo vero obiettivo per la parte finale del 2023. Non le ATP Finals, o concludere da n.1 nel ranking per l’ennesima volta in carriera, ma riportare in Serbia la Coppa Davis.
    “Il mio desiderio più grande per il resto della stagione, anche se ho le aspettative alte per tutti e tre i tornei a cui parteciperò, è vincere la Coppa Davis. Spero di arrivare al massimo, come gli altri ragazzi della Nazionale” afferma il 24 volte campione Slam. Proprio da New York, fresco del titolo di US Open, Novak è volato in Europa per giocare con la sua squadra nazionale in Davis, giocando un solo match.
    Per Djokovic, la Gran Bretagna, prossimo avversario nella Final 8 di Malaga, è un team di tutto rispetto: “Sono una squadra completa, hanno quattro ottimi giocatori in singolare, mentre uno di loro, Evans, è estremamente bravo anche in doppio”, continua Novak. “Ho visto che giocava con continuità e che era la scelta del loro allenatore insieme a Skupski. Sono molto difficili da affrontare, spero che riusciremo a batterli dopo il singolare. Sarà una sfida complicata, se Evans giocherà l’altro singolare sarà un giocatore molto scomodo contro tutti. Credo comunque nei nostri ragazzi. E abbiamo anche molta scelta, magari non per il doppio, ma per il singolare sì, e spero che siano tutti in forma e in salute, così da poter pensare a chi giocherà”.
    Djokovic ha vinto con la squadra serba l’edizione 2010 della Coppa Davis. LEGGI TUTTO

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    Sinner, il più presente in Davis negli ultimi 3 anni

    Jannik Sinner in Coppa Davis

    L’assenza di Jannik Sinner alla fase a gironi di Coppa Davis a Bologna ha scatenato molte reazioni nel mondo della racchetta, con severe critiche piovute sull’altoatesino e alimentate dal “classico” tam tam social. Senza voler entrare nel merito delle polemiche, ci limitiamo a riportare un fatto statistico che banalmente è possibile rilevare andando a vedere quante volte Jannik ha giocato con la maglia azzurra dal suo esordio (2021) ad oggi. I numeri dicono che Sinner è il giocatore italiano che ha disputato più incontri in Coppa Davis, 10 tra singolo e doppio, quindi è stato di fatto il più presente negli ultimi 3 anni.
    Infatti Jannik dalla sua prima convocazione ha disputato 7 match in singolare (6 vittorie e 1 sconfitta) e 3 in doppio (sempre sconfitto, due volte in coppia con Fognini, una con Bolelli).
    Grazie alle partite disputate a Bologna a metà settembre, anche Lorenzo Sonego è salito a quota 10 incontri giocati (sempre conteggiando dal 2021, l’anno di esordio di Sinner in Davis), con nove presenze in singolare (bilancio 6 vittorie e tre sconfitte) e una in doppio.
    Lorenzo Musetti è a quota 8 match: 5 singolari (bilancio due vittorie e tre sconfitte) e 3 doppi; Matteo Berrettini ha giocato 4 partite (3 singolari, tutti vinti, e un doppio, perso), Matteo Arnaldi 3 match (fresco d’esordio a Bologna), con 2 vittorie in singolare e una sconfitta in doppio. Il veterano Fabio Fognini dal 2021 ha disputato 7 incontri, tutti in doppio, come Simone Bolelli impiegato in Davis solo in coppia con vari compagni.
    Tutti ci auguriamo che Jannik sia presente alle Final 8 di Malaga, dove un team italiano al completo, si spera anche con un Matteo Berrettini recuperato, può essere davvero competitivo e puntare alla vittoria finale.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Haggerty confermato presidente dell’ITF

    David Haggerty

    La tanto sperata “spallata” non c’è stata. David Haggerty, discusso presidente dell’ITF per colpa della faccenda Coppa Davis-Kosmos, è stato rieletto presidente dall’Assemblea generale annuale della Federazione Internazionale svoltasi ieri a Cancun, in Messico. Lo statunitense ha ricevuto il 72,94% dei voti e quindi resterà in carica per altri quattro anni, dal 2023 al 2027. Sono stati espressi 436 voti, per una maggioranza richiesta di 219 voti. Haggerty ha ricevuto 318 voti. Una vittoria chiara, netta, contraria alle speranze del suo più grande oppositore, il tedesco Dietloff Von Arnim.
    Haggerty ha dichiarato: “Vorrei ringraziare i membri dell’ITF per aver riposto la loro fiducia in me per un ulteriore mandato. La nostra strategia di crescita sostenibile a lungo termine, ITF 2024, ha portato i finanziamenti dell’ITF per lo sviluppo del tennis quasi a raddoppiare in pochi anni dalla sua introduzione. Non vedo l’ora di lavorare a fianco del nostro esecutivo e del nostro consiglio di amministrazione per rivedere e aggiornare la nostra strategia per la prossima fase. Ci assicureremo di porre le competizioni dell’ITF su basi solide e continueremo ad alimentare gli investimenti nello sviluppo globale del nostro gioco per realizzare la missione del tennis dell’ITF per le generazioni future”.
    La procedura di voto per le elezioni presidenziali e del consiglio è stata approvata e supervisionata dal pannello elettorale (un sottogruppo della commissione etica indipendente), con procedure di voto elettronico implementate per la prima volta e fornite da Lumi Global (un fornitore esperto di soluzioni elettroniche sistemi di voto per multinazionali e organizzazioni sportive internazionali).
    Nonostante molte federazioni si fossero dette assolutamente contrarie alle politiche attuate da Haggerty in merito ai rinnovamenti di Coppa Davis e Billie Jean King Cup, con procedure a loro dire “poco trasparenti”, lo statunitense continuerà la guida dell’organo che amministra il tennis giovanile, dei veterani, il circuito di Futures e soprattutto le due più importanti manifestazioni a squadre nazionali, Coppa Davis e BJK Cup. Sarà curioso vedere che ne sarà della Davis dall’anno prossimo, quando alcuni accordi (esempio Malaga come sede delle finali) scadranno. C’è già chi vocifera di una conferma in toto del format attuale – visti i pochissimi spazi nel calendario ATP e la totale assenza di una volontà di fare ulteriori concessioni all’evento – e di finali di Davis 2024 in Arabia Saudita. Inoltre è in corso una battaglia legale con Kosmos, che si sente addirittura parte lesa per la rottura del contratto avvenuta ad inizio 2023 per la gestione della Davis, il cui esito potrebbe portare un ulteriore terremoto in seno alla federazione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Italia pesca l’Olanda nella Final 8 di Malaga

    Il team azzurro di Coppa Davis a Bologna

    Italia vs. Olanda. Questo l’esito del sorteggio effettuato stamattina a Londra per la Final 8 di Coppa Davis, che si svolgerà al Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga, dal 21 al 26 novembre. In caso di vittoria il team azzurro capitanato da Filippo Volandri in semifinale troverà la vincente della sfida tra Serbia e Gran Bretagna.
    Dall’altra parte del draw, i campioni in carica del Canada hanno pescato la Finlandia, vera sorpresa della fase a gironi (decisiva per l’eliminazione degli Stati Uniti), e l’Australia affronterà la Repubblica Ceca, che nei tre incontri della fase a gironi ha vinto ogni match.
    Il Quarto completo dei Quarti di FinaleCanada VS FinlandiaRepubblica Ceca VS Australia
    ITALIA VS OlandaSerbia VS Gran Bretagna

    8 teams. 1 goal 🏆
    The Final 8 in November should be fun!#DavisCup #DavisCupFinals pic.twitter.com/tyAY19CDG2
    — Davis Cup (@DavisCup) September 19, 2023

    La storia dei confronti diretti tra azzurri e “Orange” è nettamente a nostro favore: 7 incontri in Davis, altrettante vittorie (la prima targata 1926, l’ultima nel 2010, 4-1 fuori casa nel Gruppo I). Tallon Griekspoor e Botic Van de Zandschulp sono le punte di diamante del tennis olandese, con l’aggiunta – fondamentale in Davis con questo formato – dell’ottima coppia di doppio formata da Wesley Koolhof e Jean-Julien Rojer, oltre a Matwe Middlekoop, altro doppista di grande valore.
    Filippo Volandri, Capitano della Nazionale Italiana di Coppa Davis“Siamo orgogliosi di aver centrato anche quest’anno la qualificazione alle Final 8 di Malaga. La nostra corsa verso il titolo partirà dall’Olanda che benissimo ha fatto nella fase a gironi, vincendo il suo gruppo con merito: sono una squadra molto compatta, con un grandissimo doppio e si adattano molto bene alle superfici rapide, come quella viste nei giorni di Davis. Per quel che ci riguarda, a Bologna abbiamo dimostrato di avere una squadra estremamente competitiva e combattiva. Soprattutto nei momenti più difficili, i ragazzi hanno dato tutto. Siamo stati in grado sul campo – con orgoglio, determinazione e tanta qualità – di ribaltare le prospettive. Ora arriva il difficile ma anche il più bello. A prescindere da chi ci sarà a Malaga, sono certo che la squadra darà un’ulteriore dimostrazione di compattezza. Ci faremo trovare pronti e come sempre daremo il massimo, con l’obiettivo di riportare in Italia un trofeo che manca ormai da troppo tempo”. LEGGI TUTTO

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    Hewitt tuona contro i vertici dell’ITF in difesa della Davis: “Dobbiamo sbarazzarci di chi comanda”

    Lleyton Hewitt in Davis a Manchester

    “Ho detto da sempre che le due cose più belle della Coppa Davis erano i set al meglio dei cinque e il formato casa e trasferta, perché era l’apice del nostro sport. Tutto questo non c’è più, è ridicolo. Dobbiamo sbarazzarci di chi comanda”. Così ha tuonato alla stampa a Manchester Lleyton Hewitt, capitano del team australiano di Davis ed ex n.1 del mondo, da sempre paladino – fin da quando era giocatore – della più antica competizione nazionale sportiva a squadre, nata nel 1900.
    Fin dall’approvazione della tanto contestata riforma della Davis targata Kosmos-ITF, Hewitt è diventato uno dei più duri oppositori della nuova formula, tanto che subito dopo aver passato la fase a gironi in Inghilterra lo scorso weekend Lleyton è tornato con veemenza a sostenere la necessità di cancellare prima possibile lo status quo, che ritene “ridicolo”, per riavere i pilastri di un torneo a suo dire unico e amatissimo dal pubblico.
    “Giocare davanti a 500 o 1000 persone è inaccettabile, non è la stessa cosa del passato. Ma come ho sempre detto alla mia squadra, l’orgoglio che viene nel vestire la maglia “green and gold” resta immutato, quindi per noi, qualunque sia il formato, resta immutato l’impegno di andare comunque là fuori e lasciare in campo tutto quello che abbiamo per il nostro paese” continua Hewitt. “Ma sono d’accordo che questo formato sia buono? No, neanche per un minuto. Dobbiamo sbarazzarci delle persone che oggi sono al vertice… abbiamo visto cosa è successo. Questo disastro doveva durare 25 anni e si è trasformato in un disastro di quattro anni. Sono già troppi. È inaccettabile. Finché non verranno apportate modifiche, affronteremo esattamente le stesse cose ogni anno, ma non resteremo certo qua fermi ad aspettare”.
    Hewitt dichiara battaglia, ma molto dipenderà dalle elezioni del nuovo Presidente dell’ITF che si svolgeranno il prossimo 24 settembre a Cancun (Messico). Oltre all’attuale presidente Haggerty, che ha deciso di ricandidarsi, il suo principale rivale sarà Dietloff Von Armin, della federazione tedesca. Proprio il nodo-Davis potrebbe essere decisivo: l’attuale presidente ha scommesso sulla riforma della Davis come principale obiettivo del suo mandato, e tutti abbiamo visto com’è andata a finire; il tedesco al contrario si è sempre detto assai perplesso su questo tipo di rinnovamento.
    Haggerty nei giorni scorsi ha confermato che a suo dire il cambiamento è stato positivo da molti punti di vista e quindi la sua idea è di proseguire su questa strada. Pure l’attuale direttore dell’evento, Feliciano Lopez, he confermato che una novità così grossa necessita di anni per esser digerita ed assorbita da giocatori e pubblico. In realtà, proprio la scarsissima affluenza del pubblico negli incontri della fase a gironi nei quali non è presente la nazione ospitante è uno dei più visibili problemi di questa formula. Ma non è l’unico. Uno dei capisaldi della riforma doveva essere la maggior presenza dei big, attirati da match meno duri (due su tre). Lo scorso weekend nella fase a gironi l’unico top10 a giocare è stato Djokovic, una toccata e fuga di una sola partita.
    Dall’altro lato Von Armin ha criticato la situazione attuale della Davis e promesso cambiamenti, ma non ha pubblicamente proposto niente in particolare. Ci saranno sicuramente altri aspetti che peseranno tanto a livello elettorale – ITF gestisce tutto il tennis di base, giovanile, i Future e tanto altro ancora – e sicure “convenienze politiche” che potrebbero spostare voti decisivi da una delle due parti, ma è certo che la questione Davis è sul tavolo e avrà un peso non indifferente. Vedremo anche quanto peseranno le parole di Hewitt e altri duri oppositori della “nuova” Davis.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO