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    Zak Brown tenta la F1: “Sosta obbligatoria nelle sprint race, vi spiego”

    ROMA – Il format delle sprint race è stato introdotto da qualche stagione in Formula 1, ma c’è ancora qualcuno che storce il naso in merito a questo tipo di gara. Una prima modifica potrebbe arrivare nella prossima stagione, spostando la sprint al sabato mattina, anziché al pomeriggio, ma per ora non c’è ancora nulla di ufficiale. Le proposte non mancano e, tra le varie idee lanciate dagli addetti ai lavori, c’è anche quella del CEO della McLaren Zak Brown, che vorrebbe rendere le soste obbligatorie.
    Brown: “Niente strategie nelle sprint”
    “A mio avviso servirebbe qualche modifica nel format delle sprint race, magari rendendo le soste obbligatorie. Questa soluzione creerebbe maggiore incertezza, bisognerebbe utilizzare delle gomme morbide che si consumano più rapidamente, in modo tale da obbligare i piloti a rientrare ai box. Al momento non ci sono strategie nelle sprint, si corre e basta”. Queste le dichiarazioni del CEO della McLaren, Zak Brown, che durante un’intervista rilasciata al podcast Track Limits ha lanciato la propria proposta per rivoluzionare le sprint race. LEGGI TUTTO

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    McLaren F1, la coppia del futuro è qui

    NORTHAMPTON, ENGLAND – JULY 08: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing, Second placed qualifier Lando Norris of Great Britain and McLaren and Third placed qualifier Oscar Piastri of Australia and McLaren pose for a photo in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 08, 2023 in Northampton, England. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202307080239 // Usage for editorial use only //La stagione 2023 è stata senza dubbio un crocevia fondamentale per il team McLaren e per i suoi due piloti, Lando Norris e Oscar Piastri. La squadra magistralmente diretta da Andrea Stella nella seconda parte di stagione ha mostrato di avere il potenziale per stare almeno con Mercedes e Ferrari, considerando Red Bull fuori dai giochi. L’egregio lavoro dei tecnici di Woking da Silverstone in poi ha dato i suoi frutti, consegnando ai due giovani piloti una vettura in grado di lottare abbastanza stabilmente per le posizioni del podio. Una cosa è certa: Norris e Piastri sono una delle coppie con il futuro più luminoso davanti, ma potrebbero esserci delle sorprese.
    Norris: la velocità c’è, manca il guizzo
    Lando Norris, McLaren, 3rd position, arrives on the podiumDando una tanto rapida quanto superficiale occhiata alla classifica Piloti del 2023 sembrerebbe non esserci stata partita in casa McLaren. I 205 punti finali di Lando Norris, contro i 97 di Piastri ci danno certamente la misura delle capacità e delle potenzialità del pilota di Bristol, che risulta sempre tra i più veloci in pista, soprattutto nei tracciati dove le curve veloci la fanno da padrone.
    Sono sette i podi conquistati da Norris in questo 2023, tutti nella seconda parte di stagione, quella in cui la sua MCL60 è stata in grado di giocarsela costantemente. Numeri importanti, certo, ma che lasciano un po’ di amaro in bocca al giovane driver. Per quale motivo?
    In parole povere, spesso sembra mancargli quel guizzo, quel tocco in più che potrebbe finalmente consentirgli di centrare il bersaglio grosso. Lui stesso ne è consapevole: in più di un’occasione ha commesso sbavature o imprecisioni che gli hanno precluso risultati migliori. Esempio ne è il weekend di Abu Dhabi, con quel contatto evitabile con Perez dopo una qualifica pasticciata. Attenzione: non è un dettaglio da poco, considerando anche chi si trova nel box accanto.

    Oscar, un investimento sicuro
    Dopo il grande clamore suscitato dal suo trasferimento la scorsa estate da Alpine a McLaren, possiamo dire che Zak Brown ci ha visto giusto ancora una volta. L’anno di debutto nel Circus del giovanissimo australiano dopo un anno di panchina può essere senza dubbio considerato positivo, nonostante il distacco pesante in campionato accusato dal team mate Norris.
    La perla stagionale è stata senza ombra di dubbio la vittoria della Sprint Race in Qatar, a cui vanno sommati i podi nella gara breve di Spa e gli altri due raccolti nella seconda parte di un 2023 pieno di soddisfazioni per lui. Inoltre, Oscar si è spesso tolto lo sfizio di stare davanti al team mate in qualifica in diverse occasioni, cosa certamente da non sottovalutare.
    Andrea Stella, dunque, si trova nel garage due piloti di razza, destinati a grandi cose. Attenzione, però, perché il 2024 sarà decisivo sotto molti punti di vista, e Lando Norris è già stato avvisato: se si presenterà l’occasione per il colpo grosso, Oscar Piastri non si farà certo pregare. L’inglese, sempre sorridente e molto social, deve iniziare in qualche modo a pensare ad eventuali contromisure. LEGGI TUTTO

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    Herta e i suoi fratelli, i giovani americani e un posto in Formula 1

    TORINO – Il test di Colton Herta con la McLaren viene definito molto serio. «Non selezioneremo mai un pilota per ragioni commerciali o per il suo passaporto – spiega Zak Brown – sulla tolda di comando della scuderia inglese. Ma chiunque salga sulle nostre monoposto per un test verrà trattato con la massima serietà». Nel futuro immediato (parliamo del 2023) della scuderia “papaya” c’è sicuramente Lando Norris (non ci sarebbe alcuna ragione per cambiare) e dovrebbe esserci anche Daniel Ricciardo (anche se i contratti in Formula 1 non sono mai blindati, nemmeno quelli… blindatissimi). Però Zak Brown è americano, la Formula 1 è in mano americane, l’area di più recente espansione è in America. E americano è anche Michael Andretti, a capo di di un gruppo imprenditoriale sportivo molto forte, che preme per entrare in Formula 1 con una squadra nuova (per ora senza trovare appoggi sufficienti).
    O’WARD – Il test di Colton Herta, uno dei gioiellini dell’automobilismo americano, non è una mossa causale. Altri potrebbero testare la McLaren nel prossimo futuro. Pato O’Ward e Alex Palou, americanissimi (sportivamente parlando) a dispetto del passaporto (O’Ward è messicano e Palou spagnolo) e – nel caso dell’iberico – sono europee anche la formazione e la crescita. Insomma, pare essersi messo in moto un meccanismo che senza fretta, ma con chiari intenti, vuole portare un pilota americano in Formula 1. Un modo per sostenere la crescita della Formula 1 tra il pubblico d’Oltreoceano, che ha già mostrato di gradire come non mai in passato le gare di una categoria ritenuta sino a poco tempo fa troppo distante dai gusti degli appassionati a stelle e strisce. A questo punto, pare essere solo una questione di tempo. LEGGI TUTTO

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    Nba, lo show di Brown non basta a Boston: Adebayo trascina Miami

    BOSTON (Stati Uniti) – Perso Butler nel corso del secondo tempo per un’infiammazione al ginocchio, sono i 31 punti di Adebayo (cui aggiunge 10 rimbalzi, 6 assist, 4 recuperi e una stoppata) a trascinare i Miami Heat nel 109-103 a Boston, che vale il 2-1 nella serie dei play-off di Nba, oltre a regalare ai suoi il fattore campo. I Celtics, cui non basta lo show di Brown, autore di 40 punti, pagano la prestazione opaca di Tatum (10), rientrato anzitempo negli spogliatoi (al pari di Smart). La franchigia della Florida parte fortissimo e dopo 3′ è già in doppia cifra, chiude il primo quarto sul +21 e si spinge fino al +26 nel secondo, lasciando via via spazio alla rimonta dei padroni di casa, che chiudono a -15 all’intervallo e sognano sul -1 a 2’40” dalla sirena finale. Nei successivi 2′, però, il parziale da 10-2 regala agli Heat la soffertissima vittoria. LEGGI TUTTO

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    Nba, Adebayo trascina Miami. Un super Brown non basta a Boston

    BOSTON (Stati Uniti) – Con Butler ko nel secondo tempo per un’infiammazione al ginocchio, ma trascinati dai 31 punti di Adebayo (più 10 rimbalzi, 6 assist, 4 recuperi e una stoppata), i Miami Heat si impongono 109-103 a Boston, si portano sul 2-1 nella serie dei play-off di Nba e si riprendono il fattore campo. I Celtics, cui non basta lo show di Brown, autore di 40 punti, pagano la prestazione opaca di Tatum (10), rientrato anzitempo negli spogliatoi (al pari di Smart). La franchigia della Florida parte fortissimo e dopo 3′ è già in doppia cifra, chiude il primo quarto sul +21 e si spinge fino al +26 nel secondo, lasciando via via spazio alla rimonta dei padroni di casa, che chiudono a -15 all’intervallo e sognano sul -1 a 2’40” dalla sirena finale. Nei successivi 2′, però, il parziale da 10-2 regala agli Heat la soffertissima vittoria. LEGGI TUTTO

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    F1, Zak Brown carica Miami: “Sembra il Super Bowl”

    ROMA – E’ quasi tutto pronto per il Gran Premio di Miami. La Formula 1 si prepara ad accogliere la tappa americana in programma settimana prossima, quando Charles Leclerc vorrà rialzare la testa dopo l’appuntamento di Imola. Sorride invece la McLaren con un convincente terzo posto di Lando Norris. Proprio la scuderia inglese potrebbe riconfermarsi ai vertici in un ambiente che si preannuncia caldissimo: “Avendo bazzicato l’ambiente del Super Bowl, nel quale c’è la partita di football e poi tutt’intorno ci sono le celebrità e gli spettacoli dell’intervallo, questo sembra il Super Bowl”, ha dichiarato il CEO Zak Brown. 
    Le parole di Brown
    “Sarà fantastico – prosegue Brown in vista del Gp al sito Reuters – Sono qui da sei anni e non ho mai visto una richiesta o un fermento simile per un Gran Premio come lo sto vedendo per Miami,possiamo facilmente raddoppiare la nostra hospitality e abbiamo già l’hospitality più grande di tutte a Miami. Sono stato nel giro della F1 per 20 anni e sono abituato ad andare ai GP, ma non ho mai visto niente di simile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown sul calendario: “Penso a 18 Gp fissi, poi 7-8 tappe alternate”

    ROMA – Il calendario della Formula 1 resta un tema scottante all’interno dei tavoli decisionali del Circus. Il presidente Stefano Domenicali aveva poche settimane fa ipotizzato una stagione con 30 tappe, possibilità che non piace a molti per la troppa frenesia che ci sarebbe tra un Gran Premio e l’altro. Zak Brown, CEO di McLaren, prova così a mediare dalle colonne dell’agenzia Reuters: “L’idea è avere 30 Gran Premi su base regolare, ma correrne solo 21 o 22 all’anno. La mia ipotesi è quella di avere 17 o 18 tappe regolari e 7-8 che si alternano sul calendario”.
    F1: tra passato e futuro
    La Formula 1 è uno sport che si sta ritagliando una fetta di interessi commerciali importante. L’espansione verso i paesi emergenti sulla scena finanziaria e politica è evidente, ma il rischio – sempre dietro l’angolo – è di esagerare. I viaggi transcontinentali mettono a dura prova team e piloti, mentre la logistica è sempre più sotto stress, soprattutto per quanto riguarda le tappe ravvicinate e in posti geograficamente molto lontani. Dopo la conferma ufficiale del Gran Premio di Las Vegas, la Formula 1 guarda anche ai suoi circuiti storici, molti dei quali devono rinnovare i propri accordi con la FIA. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown: “Ecco la mia proposta per il nuovo calendario”

    ROMA – La Formula 1 continua ad interrogarsi su quale sarà il calendario delle prossime stagioni. Stefano Domenicali aveva poche settimane fa ipotizzato una stagione con 30 tappe, possibilità che accende l’entusiasmo di molti per la troppa frenesia che ci sarebbe tra un Gran Premio e l’altro. Zak Brown, CEO di McLaren, prova così a mediare dalle colonne dell’agenzia Reuters: “L’idea è avere 30 Gran Premi su base regolare, ma correrne solo 21 o 22 all’anno. La mia ipotesi è quella di avere 17 o 18 tappe regolari e 7-8 che si alternano sul calendario”.
    Alla ricerca di un equilibrio
    La Formula 1 è uno sport che si sta ritagliando una fetta di interessi commerciali importante. L’espansione verso i paesi emergenti sulla scena finanziaria e politica è evidente, ma il rischio – sempre dietro l’angolo – è di esagerare. I viaggi transcontinentali mettono a dura prova team e piloti, mentre la logistica è sempre più sotto stress, soprattutto per quanto riguarda le tappe ravvicinate e in posti geograficamente molto lontani. Dopo l’ingresso del Gran Premio di Las Vegas, è tempo di rinnovo per i circuiti storici della Formula 1: molti sono infatti in scadenza e cercano dalla FIA un prezzo di favore per essere riconfermati. LEGGI TUTTO