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    F1, dalla Francia: pronto contratto da 400 milioni per Hamilton in Mercedes

    ROMA – Ci sono ancora tanti dubbi sul futuro di Lewis Hamilton in Formula 1. Il pilota britannico ha affermato di voler continuare ancora per alcune stagioni, ma a 38 anni le voci su un suo ritiro si fanno sempre più insistenti. Il sito “Sportune” ha però svelato una bozza di accordo con Mercedes che avrebbe dell’incredibile, e che soprattutto si estenderebbe oltre il suo ritiro dal Circus. Intanto, però, l’eventuale contratto prevedrebbe due anni ancora in pista con 45 milioni di euro a stagione, più 25 milioni di bonus in caso di altri titoli mondiali.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    L’accordo
    Dopo il ritiro di Hamilton, però, il pluricampione britannico rimarrebbe legato a Mercedes per circa dieci anni come ambasciatore, ricoprendo un ruolo che gli garantirebbe 25 milioni di euro all’anno, per un totale di 250 milioni. Alle cifre già elencate si aggiungerebbe anche l’impegno di Mercedes nella fondazione “Mission 44” di Hamilton. L’accordo, insomma, arriverebbe a toccare i 400 milioni di euro complessivi. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton e il maxi contratto con Mercedes: accordo da 400 milioni?

    ROMA – Il futuro di Lewis Hamilton in Formula 1 è ancora un’incognita. Il pilota britannico ha affermato di voler continuare ancora per alcune stagioni, ma a 38 anni le voci su un suo ritiro si fanno sempre più insistenti. Il sito “Sportune” ha però svelato una bozza di accordo con Mercedes che avrebbe dell’incredibile, e che soprattutto si estenderebbe oltre il suo ritiro dal Circus. Intanto, però, l’eventuale contratto prevedrebbe due anni ancora in pista con 45 milioni di euro a stagione, più 25 milioni di bonus in caso di altri titoli mondiali.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Accordo decennale
    Dopo il ritiro di Hamilton, però, il pluricampione britannico rimarrebbe legato a Mercedes per circa dieci anni come ambasciatore, ricoprendo un ruolo che gli garantirebbe 25 milioni di euro all’anno, per un totale di 250 milioni. Alle cifre già elencate si aggiungerebbe anche l’impegno di Mercedes nella fondazione “Mission 44” di Hamilton. L’accordo, insomma, arriverebbe a toccare i 400 milioni di euro complessivi.
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    MotoGP, Bagnaia: “A Ducati avevo promesso il titolo mondiale”

    ROMA – Francesco Bagnaia, dopo il titolo mondiale conquistato con la Ducati in MotoGP, torna a parlare della sua impresa. Ospite del programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio, il pilota italiano ha ripercorso le tappe dalla firma con la scuderia emiliana fino al trionfo dell’ultima stagione: “Ogni tanto penso al fatto di essere campione del mondo, ma più che altro mi emoziona pensare di essere il più veloce del mondo in moto. Avevo fatto una promessa alla Ducati il giorno della firma sul contratto.Avevo detto che saremmo diventati campioni del mondo insieme. Sapevo che mettendo insieme tutte le cose, saremmo riusciti ad ottenere un grande risultato. La moto del 2023 sarà diversa: sarà un’evoluzione, non una rivoluzione. Mentre la Ducati 2022 spero venga a casa mia”, ha raccontato il pilota della Ducati che da quest’anno dividerà il box con Enea Bastianini.
    La patente presa l’estate scorsa
    Bagnaia ha poi raccontato di aver preso la patente soltanto di recente: “Ho preso la patente per la moto la scorsa estate, è meglio così per tutti i piloti. Pensavo che sarei stato in difficoltà con la pratica, avevo una grande paranoia, temevo di non ricordare alcune cose. Mi ripetevo: ‘Devi stare sempre con due mani sul manubrio’, poi per fortuna è andata bene”, ha scherzato il torinese. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il retroscena di Bagnaia: “A Ducati avevo promesso…”

    ROMA – “Ogni tanto penso al fatto di essere campione del mondo, ma più che altro mi emoziona pensare di essere il più veloce del mondo in moto”. Pecco Bagnaia ha raccontato così il titolo conquistato in MotoGP nel 2022. Ospite del programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio, il pilota della Ducati ha ripercorso le tappe dalla firma con la scuderia emiliana fino al trionfo dell’ultima stagione: “Avevo fatto una promessa alla Ducati il giorno della firma sul contratto. Avevo detto che saremmo diventati campioni del mondo insieme. Sapevo che mettendo insieme tutte le cose, saremmo riusciti ad ottenere un grande risultato. La moto del 2023 sarà diversa: sarà un’evoluzione, non una rivoluzione. Mentre la Ducati 2022 spero venga a casa mia”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La patente in ritardo
    Bagnaia ha poi raccontato di aver preso la patente soltanto di recente: “Ho preso la patente per la moto la scorsa estate, è meglio così per tutti i piloti. Pensavo che sarei stato in difficoltà con la pratica, avevo una grande paranoia, temevo di non ricordare alcune cose. Mi ripetevo: ‘Devi stare sempre con due mani sul manubrio’, poi per fortuna è andata bene”. LEGGI TUTTO

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    F1, l’avvincente richiamo di Andretti e dei piloti iridati che diventano costruttori

    Il nuovo accostamento alla F1 di un vero e proprio nome-brand iconico del motorsport a quattro ruote come quello di Andretti emana fascino ed emozioni succulente. Ma non solo. Fa risuonare nelle corde di una memoria mai sopita tutti i tentativi compiuti dalle supreme glorie del circus di mettere in piedi un team di F1 di successo. Dal 1950 ad oggi i piloti campioni del mondo che hanno tentato l’avventura di mettersi in proprio come costruttore passando dall’abitacolo al muretto sono stati in 6: Jack Brabham, Graham Hill, John Surtees, Jackie Stewart, Emerson Fittipaldi ed Alain Prost.
    Tra i membri di questo club molto esclusivo, il più vincente/consistente è stato proprio il primo ad averci provato: “Black Jack” Brabham. La sua omonima scuderia, fondata nel 1962, non solo è stata la più longeva (trent’anni di vita agonistica dal 1962 al 1992) in questo esclusivo scenario. Ma ha vinto la bellezza di 35 Gran Premi nel Mondiale di F1 issandosi sul tetto del mondo ben 6 volte con le vittorie di 4 titoli Piloti nel ’66, ’67, ’81 e ’83 e di 2 campionati Costruttori nel 1966 e 1967. Risultati che hanno fatto della Brabham un nome leggendario di questo sport.
    Inoltre, Jack Brabham è stato l’unico ad essersi finora aggiudicato l’iride a bordo di una vettura tutta sua nelle insolite vesti di pilota-costruttore. Ed ancora, caso più unico che raro in questo contesto del tutto speciale, il marchio Brabham ha trionfato con proprietà diverse spiccando per l’eccezionale versatilità di adattamento ai tempi. Alle affermazioni negli anni Sessanta con lo storico patron Jack sono susseguite infatti le imprese dei primi anni ’80 con Bernie Ecclestone a capo della squadra.

    Molto più ridimensionati, invece, i risultati degli altri colleghi campioni del mondo cimentatisi in questo progetto avvincente. Solo la Stewart di Jackie e del figlio Paul è riuscita a vincere un gara del Campionato del Mondo di F1. Gli altri non ce l’hanno fatta nonostante la buona volontà e gli sforzi compiuti. In alcuni casi, poi, la storia avrebbe potuto prendere una piega diversa se non fosse accaduta la tragedia. Ci si riferisce al fatale incidente aereo del 1975 che pose fine dramaticamente alla vite di Graham Hill, del pilota Tony Brise, di altri membri del team e che, di fatto, decretò la fine della stessa squadra. LEGGI TUTTO

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    F1, il GP di Silverstone punta ai quattro giorni: prove libere al giovedì

    ROMA – Il Gran Premio della Gran Bretagna di Formula 1 esteso a quattro giorni. E’ l’idea di Stuart Pringle, Ceo del circuito di Silverstone, che ha affermato di voler anticipare l’inizio della tappa del già al giovedì, quando si disputerebbero i primi giorni di prove. In un’intervista ad “Autosport International”, Pringle ha illustrato la sua idea: “Stiamo cercando di estendere il weekend– ha confermato in un’intervista adAutosport International–sto lavorando sodo sulla Formula 1, e credo che debbano cambiare il formato del weekend”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Pringle
    “Mettiamo in pista qualcosa giovedì. Ci sono molte persone che vogliono venire a vedere le cose e tre giorni non sono sufficienti – ha aggiunto Pringle -. Rendiamolo una parte importante di un festival di una settimana. La gente si presenta a Silverstone il martedì, monta la tenda ed è fatta, è dentro”. Poi, sull’edizione del 2023: “Sono rimasti una manciata di biglietti, ma sono quelli a prezzo più alto, è un problema molto bello da risolvere, e si sta manifestando molto rapidamente. Con il Covid sembra che tutti noi ci siamo resi conto che quando abbiamo smesso di andare a vedere le cose, abbiamo avuto il tempo di pensare a quanto ci mancava vivere le cose che amiamo fare. Questo, unito alla maggiore popolarità mai avuta dalla Formula 1, ha fatto sì che i biglietti siano andati esauriti nel giro di una settimana”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “Vasseur? Ferrari ha fatto la scelta giusta”

    ROMA – Quello di Frederic Vasseur in Ferrari è stato un arrivo accolto positivamente in Formula 1. Dopo le parole di stima di Flavio Briatore, anche Mohammed Ben Sulayem ha parlato positivamente del cambio di team principal a Maranello. Il presidente della FIA, come riportato da “Motorsport-total”, ha parlato così dell’approdo di Vasseur in rosso: “È stata una scelta basata sulle prestazioni, credo. Penso che abbiano fatto la cosa giusta”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Ben Sulayem
    Ben Sulayem si è poi detto ottimista riguardo a un ritorno alla vittoria della Ferrari, ormai da tempo a digiuno di successi nelle classifiche piloti e costruttori: “Vincere e conquistare un campionato del mondo non è una novità per la Ferrari. È solo questione di tempo prima che vincano di nuovo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Silverstone vuole cominciare al giovedì: “Tre giorni non sono sufficienti”

    ROMA – Un Gran Premio di Formula 1 su quattro giorni? E’ l’idea di Stuart Pringle, Ceo del circuito di Silverstone, che ha affermato di voler estendere il Gran Premio della Gran Bretagna già al giovedì, quando si disputerebbero i primi giorni di prove. In un’intervista ad “Autosport International”, Pringle ha illustrato la sua idea: “Stiamo cercando di estendere il weekend– ha confermato in un’intervista adAutosport International–sto lavorando sodo sulla Formula 1, e credo che debbano cambiare il formato del weekend”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    L’idea di Pringle
    “Mettiamo in pista qualcosa giovedì. Ci sono molte persone che vogliono venire a vedere le cose e tre giorni non sono sufficienti – ha aggiunto Pringle -. Rendiamolo una parte importante di un festival di una settimana. La gente si presenta a Silverstone il martedì, monta la tenda ed è fatta, è dentro”. Poi, sull’edizione del 2023: “Sono rimasti una manciata di biglietti, ma sono quelli a prezzo più alto, è un problema molto bello da risolvere, e si sta manifestando molto rapidamente. Con il Covid sembra che tutti noi ci siamo resi conto che quando abbiamo smesso di andare a vedere le cose, abbiamo avuto il tempo di pensare a quanto ci mancava vivere le cose che amiamo fare. Questo, unito alla maggiore popolarità mai avuta dalla Formula 1, ha fatto sì che i biglietti siano andati esauriti nel giro di una settimana”.
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